Il risveglio della Juve. Nella domenica che ha visto l’Atalanta battere la Fiorentina e agguantare il Napoli in vetta, ma anche la Lazio far un sol boccone del malcapitato Spezia e raggiungere il Milan, ecco che la squadra di Allegri ritrova gol e punti, per una volta senza soffrire. Il Bologna di Thiago Motta infatti si è rivelato troppo fragile per contrastare i bianconeri, apparsi molto più affamati e cattivi: l’astinenza da vittoria, del resto, durava da più di un mese, tanto per chiunque ma addirittura inaccettabile per la Signora. La classifica resta ben al di sotto delle aspettative, intanto però la Juve scavalca l’Inter e si prepara con un po’ di ottimismo in più per i prossimi 10 giorni, decisivi sia in Champions (nel doppio confronto col Maccabi servono 6 punti, pena dire addio alla competizione) che in campionato (sabato a San Siro ci sarà la sfida col Milan).
Juventus-Bologna 3-0, Kostic, Vlahovic e Milik fanno sorridere Allegri
Calcoli che nascono solo dopo il successo sul Bologna, altrimenti staremmo a parlare di una squadra in profonda crisi, incapace di reagire a qualsiasi tipo di stimolo. Invece la Juve, proprio come chiesto dal suo allenatore alla vigilia, è scesa in campo con il piglio di chi aveva un solo risultato a disposizione, a differenza di un avversario molle e spaesato, ben lontano da quello spirito guerriero invocato da Thiago Motta. I bianconeri comunque ci hanno messo molto del loro, partendo in sordina e crescendo alla distanza: il contrario di quanto fatto nelle precedenti partite, dove i buoni approcci (non sempre, ma spesso) avevano lasciato spazio, col passare dei minuti, a dei cali sconfortanti. Ieri invece è successo l’opposto, perché la Juve ha preso in mano la partita soprattutto dopo il gol di Kostic (24’), per poi dilagare in un secondo tempo che non ha avuto storia. Vlahovic ha trovato la tanto attesa rete su azione con un colpo di testa al 59’, Milik ha raddoppiato 3’ dopo con un tiro al volo da applausi, dopodiché il palo di Bonucci e gli errori di mira di Alex Sandro e Cuadrado hanno fatto sì che il punteggio restasse “dignitoso” (per il Bologna, ça va sans dire). Intendiamoci, la vittoria sul Bologna non basta per decretare la fine dello stato di crisi, ma è sicuramente un primo passo che dà coraggio e morale in vista del Maccabi, per un’altra sfida da vincere a tutti i costi.
Allegri respira: “Vittoria importante, ma ora manteniamo un profilo basso”
“E’ stata una vittoria netta e importante, mi sono piaciuti sia lo spirito che la compattezza del gruppo – il commento soddisfatto di Allegri -. Non vincevamo da un mese, ora però dobbiamo mantenere un profilo basso perché siamo lontani in classifica e dobbiamo sistemare le cose in Champions. La classifica dice che abbiamo 13 punti e che dobbiamo fare una rincorsa importante, ma possiamo avvicinarci un passettino alla volta”.
L’Atalanta raggiunge il Napoli al primo posto, la Lazio vince e convince
Il resto della domenica calcistica ha visto le belle vittorie di Atalanta e Lazio, seppur con modalità differenti. Se la Dea, infatti, ha avuto la meglio sulla Fiorentina solo di misura, i biancocelesti hanno letteralmente asfaltato lo Spezia, regalandosi un pomeriggio di gol e serenità. Entrambe comunque volano in classifica, con Gasperini addirittura in testa assieme al Napoli e Sarri staccato di 3 punti, alla pari con i campioni d’Italia del Milan. Un grande inizio di stagione, non c’è che dire, decisamente superiore alle aspettative estive, che vedevano bergamaschi e laziali nelle retrovie della zona nobile. Proprio come il Napoli, del resto, a dimostrazione che i pronostici agostani, per quanto divertenti, vengono spesso smentiti dal campo.