Cercasi posto in Champions. La Serie A riparte dopo la sosta per non fermarsi più fino al traguardo, dando così il via alla volata finale. Domani toccherà alla corsa scudetto, mentre oggi è il momento di pensare a Europa e salvezza: Como-Empoli e Venezia-Bologna (ore 15), ma soprattutto Juventus-Genoa (18) e Lecce-Roma (20.45). I riflettori sono puntati principalmente su Torino, dove andrà in scena la prima di Tudor sulla panchina bianconera, ma i punti scottano dappertutto, com’è normale che sia a nove giornate dal traguardo.
Juventus – Genoa (ore 18, Dazn)
Il debutto di Tudor somiglia tanto a un pronto intervento, nel senso che il tecnico dovrà trovare rapidamente le giuste soluzioni per curare la Juventus in difficoltà. La prima, calendario alla mano, dev’essere il fattore campo, visto che la Stadium in questa stagione è stato più un ostacolo che un vantaggio (7 vittorie, 7 pareggi, una sconfitta). I bianconeri non possono prescindere dai successi interni contro Genoa, Lecce, Monza e Udinese; le trasferte a Parma e Venezia devono altresì portare punti, perché quelle a Roma (due volte) e Bologna sono decisamente insidiose. Ma, al di là degli avversari, ciò che davvero conta è quale Juventus vedremo in campo, perché quella vista nelle ultime settimane non avrebbe alcuna chance di qualificarsi per la Champions League. Un anno fa, di questi tempi, Tudor celebrava il suo esordio sulla panchina della Lazio battendo 1-0 proprio la Juventus. Oggi il nuovo allenatore della Signora proverà a ripetersi, mettendo all’angolo un ex come Patrick Vieira, chiamato in soccorso (con successo) del Genoa per evitare la retrocessione. Il croato ripartirà dalle basi, come spiegato nella conferenza stampa di presentazione: pochi concetti ma chiari, per restituire certezze e fiducia. L’equilibrio, totalmente mancato negli ultimi due disastrosi match contro Atalanta e Fiorentina (0 gol fatti e 7 subiti) sarà la priorità. Tudor cercherà stabilità tornando alla difesa a tre, pur non essendo un fanatico di un sistema di gioco rispetto a un altro. Dalle sue parole e dalle indicazioni che arrivano dalla Continassa, inoltre, sembra ormai certo che Vlahovic tornerà a essere il punto di riferimento dell’attacco. Le due soluzioni principali su cui il tecnico sta lavorando sono il 3-4-2-1 e il 3-4-1-2: una punta con due trequartisti, oppure il doppio attaccante. L’obiettivo è rilanciare il centravanti serbo, che il croato apprezza per fisicità e feeling con il gol, schierandolo accanto al francese, oppure con due fantasisti alle spalle come Koopmeiners e Yildiz, entrambi da rilanciare a tutti i costi.
Tudor: “Darò tutto per giocarmi al meglio questa opportunità”
“Farò di tutto per giocarmi questa opportunità, facendo le cose per bene – aveva spiegato Tudor nella conferenza stampa di presentazione di giovedì -. Ovviamente le emozioni ci sono perché allenare la Juventus è qualcosa che vorrebbero fare tutti. Ho grande voglia di raggiungere l’obiettivo quarto posto, so di avere una squadra forte e dobbiamo lavorare. Faremo una bella gara, che sarà difficile contro una squadra di qualità e con un allenatore capace: rispettiamo il Genoa, ma con la consapevolezza dei nostri mezzi. Vlahovic? È fortissimo, ha tutte le doti che un giocatore di prima classe deve avere. Sa fare gol, è veloce ed è un trascinatore. Sappiamo che arriva da un periodo difficile, ne abbiamo parlato, ha grande voglia di ripartire. Lui può giocare con Kolo Muani, ma anche da solo. Ho trovato una rosa forte e giovane, è stimolante per me. Yildiz e Koopmeiners? Quando i giocatori sono forti è anche facile trovare il ruolo. Ho visto i ragazzi dispiaciuti, quando un allenatore va via è anche responsabilità loro. Ho visto tutti con grande voglia di ripartire, Koop e Yildiz hanno caratteristiche rare e possono fare gol, con la capacità di fare la differenza davanti alla porta. Il mio obiettivo è trovare il modo di farli rendere, mettendoli a proprio agio”.
Juventus – Genoa, le probabili formazioni
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Kalulu, Kelly; Nico Gonzalez, Locatelli, Thuram, McKennie; Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic
In panchina: Perin, Pinsoglio, Costa, Veiga, Rouhi, Savona, Weah, Conceiçao, Adzic, Mbangula, Kolo Muani
Allenatore: Tudor
Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Douglas Luiz, Cambiaso
Squalificati: Nessuno
Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli, De Winter, Vasquez, Matturro; Frendrup, Masini; Zanoli, Malinovskyi, Miretti; Pinamonti
In panchina: Siegrist, Sommariva, Nuredini, Barbini, Carbone, Papastylianou, Norton-Cuffy, Venturino, Onana, Otoa, Badelj, Ekhator, Thorsby, Vitinha, Ekuban
Allenatore: Vieira
Indisponibili: Ahanor, Bani, Messias, Cornet, Cuenca, Kassa
Squalificati: Martin
Lecce – Roma (ore 20.45, Dazn e Sky)
Vietato fermarsi. Ranieri ha compiuto un autentico miracolo facendo volare la Roma a ritmi da scudetto, ma ora arriva il calendario si fa duro: Juve, Lazio, Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan saranno le prossime avversarie da qui a fine campionato. Insomma, dopo un periodo di grandi successi negli ultimi quattro mesi, i giallorossi si trovano ora davanti a una sfida ben più ardua. La squadra riparte all’assalto del Lecce e della settima vittoria consecutiva, per la prima delle nove “finali” che porteranno al traguardo. Il viaggio in Puglia, quindi, oltre a portarsi dietro il segreto di Ranieri sul futuro allenatore (dopo il no pubblico a Gasperini, restano le candidature di Pioli, Sarri, Italiano e Mancini), vale tantissimo in chiave futura, tanto più che domenica prossima ci sarà la scontro diretto con la Juventus e arrivarci con altri 3 punti, evidentemente, lo renderebbe ancor più piccante. Questa Roma, del resto, continua a sorprendere. La gara d’andata segnò la prima vittoria del Ranieri-tris: da allora, in campionato, la squadra si è fermata solo contro il Como. La serie di risultati positivi ha permesso a Sir Claudio di eguagliare il record di Luciano Spalletti del 2016. Una rimonta straordinaria (nell’anno solare 2025 la Roma sarebbe prima in classifica con 29 punti) culminata con la vittoria sul Cagliari prima della sosta, portando la squadra a -2 dalla Lazio e a -4 dal Bologna, dunque dalla zona Champions. Parola quasi impronunciabile fino a qualche settimana fa, trasformatasi in obiettivo grazie a un grande cammino, che nessuno vuole interrompere.
Ranieri: “Ci aspetta una gara difficilissima. Il prossimo allenatore? Non sarà Gasperini”
“Sarà una partita difficilissima – ha sottolineato Ranieri -. Il Lecce dopo le soste ha fato 5 punti e noi pochi, questo ci deve allertare. Troveremo una squadra garibaldina che pressa e non ci farà respirare, dovremo farci trovare pronti. Il prossimo allenatore? Questa settimana si è parlato di Gasperini, la prossima toccherà a un altro. La cosa che mi fa felice è che avete tirato fuori tanti nomi e di quelli con cui ho parlato invece non ne avete dato notizia. La scadenza è quando il presidente lo vorrà dire. Io ho risposto: se vi dico di no non ci credete e se vi dico di si, impazzite, quindi vedete voi. La piazza è importante ma sappiamo che la piazza ama chi fa bene alla Roma. Se all’inizio non verrà apprezzato poi conteranno comunque i fatti, ma credo comunque di sì, che il nome piaccia. Ad ogni modo ripeto che potete escludere tutti i nomi che avete detto, Gasperini non sarà l’allenatore”.
Lecce – Roma, le probabili formazioni
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Coulibaly, Pierret, Helgason; Pierotti, Krstovic, Karlsson
In panchina: Fruchtl, Samooja, Veiga, Sala, Tiago Gabriel, Gaspar, Kaba, Berisha, Rafia, Ramadani, N’Dry, Rebic, Burnete, Banda, Morente
Allenatore: Giampaolo
Indisponibili: Marchwinski
Squalificati: Nessuno
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Pellegrini; Dovbyk
In panchina: Gollini, De Marzi, Nelsson, Baldanzi, El Shaarawy, Pisilli, Paredes, Sangaré, Gourna-Douath, Shomurodov
Allenatore: Ranieri
Indisponibili: Abdulhamid, Dybala, Rensch, Celik, Salah-Eddine
Squalificati: Nessuno