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La Juve punta Rabiot e il Napoli risponde con James Rodriguez

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In Spagna ne sono certi: Adrien Rabiot sarà presto un nuovo giocatore della Juventus. Operazione a parametro zero, almeno a livello ipotetico: se è vero, infatti, che il centrocampista ha deciso da tempo di non rinnovare con il Psg (e per questo è finito fuori rosa), lo è anche che il suo acquisto, tra ingaggio (7 milioni netti per 5 anni) e commissione alla mamma-procuratore Veronique (10), non sarebbe esattamente economico. Si tratterebbe (condizionale d’obbligo) comunque di un esborso calcolato, di molto inferiore rispetto a Pogba e Milinkovic-Savic, gli altri big della mediana sul taccuino di Paratici.

Su Paul inoltre si è buttato a capofitto il Real Madrid dello scatenato Florentino Perez, impegnato in un testa a testa multimilionario con il Barcellona. I blancos, dopo aver preso Hazard, Jovic, Mendy e Rodrigo, vorrebbero anche Mbappé (ma il Psg ha già detto che non se ne parla) e, appunto, Pogba, i blaugrana, dal canto loro, rispondono con De Jong, Griezmann e, probabilmente, Neymar, per cui invece da Parigi non ci saranno barricate, previo maxi bonifico da 100 milioni più Dembelé, Umtiti e Rakitic.

Tanta abbondanza va anche finanziata, ecco perché Florentino dovrà vendere qualcuno: il primo in ordine di tempo potrebbe essere James Rodriguez, sempre più vicino al Napoli. De Laurentiis ha deciso di accontentare Ancelotti, suo sponsor sin dai tempi di Madrid, peccato però che il Real chieda 50 milioni. Tanti per gli azzurri ma non troppi: l’accordo infatti si può trovare con la formula del prestito oneroso (10 milioni) con obbligo di riscatto (40).

Colpo in vista anche per l’Inter, seppur a cifre più contenute. Il primo acquisto dell’estate (Godin è arrivato già a febbraio) sarà Lazaro, in arrivo dall’Hertha Berlino per una cifra vicina ai 25 milioni. L’esterno austriaco, segnalato da Conte in persona, ha già trovato da tempo l’accordo con Marotta, ora non resta che aspettare la fumata bianca dalla Germania. Un po’ come per Barella e Dzeko, bloccati in una fase di stallo che dura ormai da diverse settimane. Per entrambi, è bene sottolinearlo, si tratta solo di aspettare l’ultimo tassello, dopodiché diventeranno giocatori dell’Inter a tutti gli effetti.

Più complicata invece la vicenda Lukaku, finita in stand by per via di Icardi. La conditio sine qua non del suo acquisto, infatti, è la cessione dell’argentino che però sembra avere altri piani, almeno per il momento. Wanda ha fatto sapere di essere pronta a tutto pur di restare a Milano, anche a una causa per mobbing che, se vinta, varrebbe addirittura uno svincolo gratuito. Solo voci, per ora, ma la tensione è alta: i nerazzurri sperano che Icardi, alla fine, propenda per una cessione (in Italia potrebbe accettare solo la Juve), viceversa Conte avrà una bella gatta da pelare già dall’8 luglio, giorno del ritiro.

Giorni di grandi manovre anche per il Milan, seppur per motivi più inclini alla politica che al mercato. Ma la prima, si sa, ha enormi riflessi sul secondo, ecco perché la trattativa con l’Uefa, ad oggi, è più importante dei giocatori. Le ultime indiscrezioni parlano di un’esclusione dall’Europa League che, tutto sommato, andrebbe bene anche a via Aldo Rossi: la suddetta sanzione, infatti, ripulirebbe la fedina del Milan, che potrebbe così investire con maggior libertà.

Ne beneficerebbe la Roma, a quel punto qualificata direttamente alla fase a gironi (i preliminari toccherebbero al Torino), anche se la notizia non infiamma (eufemismo) i suoi tifosi, completamente assorbiti dall’addio di Totti. Il mercato inoltre non aiuta a stemperare le tensioni visto che, come d’abitudine, la sponda giallorossa della Capitale pensa soprattutto a vendere. Sulla lista dei partenti ci sono Dzeko, Manolas, Under e Pellegrini ma occhio a Zaniolo: Pallotta non vorrebbe privarsene ma la Juve, indipendentemente dai discorsi precedenti, gli ha messo gli occhi addosso. E l’asse Boston-Londra, si sa, è piuttosto sensibile all’argomento denaro…

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