Il sabato dei saluti. Milan e Juventus si apprestano a chiudere i rispettivi campionati con due partite interlocutorie (anche se quella dei bianconeri, di riflesso, può incidere sulla posizione dell’Atalanta, dunque sulla corsa Champions), ma molto importanti a livello simbolico. San Siro saluterà due pezzi da novanta come Pioli e Giroud, fondamentali nello scudetto vinto nel 2022, lo Stadium chiuderà ufficialmente il breve interregno di Montero, anticamera dell’era Thiago Motta. Salernitana e Monza, avversarie odierne, faranno da spettatrici a due momenti significativi, il tutto (si spera) senza rinunciare a giocarsi le proprie chances.
Milan – Salernitana (ore 20.45, Dazn e Sky): San Siro saluta Pioli e “dice la sua” su Fonseca
Partiamo da San Siro, teatro di un Milan-Salernitana del tutto ininfluente (i rossoneri sono già certi del secondo posto, i campani retrocessi da molte settimane), eppure ad altissimo livello simbolico. L’addio di Pioli, ufficiale da ieri (ma nell’aria da tanto tempo), non può lasciare indifferente il popolo rossonero, nel bene e nel male. Il tecnico è stato parecchio contestato dagli stessi tifosi, tanto che l’hashtag #Pioliout è diventato ormai un caposaldo dei social, ma il suo percorso in quasi 5 anni di Milan è indiscutibilmente positivo e merita un ringraziamento.
La Scala del Calcio avrà buona memoria (lo scudetto 2022, due secondi posti e una semifinale di Champions) o si farà condizionare solo dagli ultimi risultati? Stasera sapremo, per quanto i rumors provenienti dall’universo rossonero vadano tutti verso un saluto degno di nota.
Nessun dubbio invece sull’accoglienza riservata a Giroud e Kjaer, gli altri certi dell’addio: il francese, prossimo a concludere la carriera nella MLS statunitense (ha firmato con il Los Angeles FC), verrà omaggiato come merita e anche il danese, dal futuro ancora incerto, si prenderà i meritati applausi. La grande curiosità, a questo punto, è come si porrà il pubblico nei confronti della società, vero obiettivo della contestazione in atto ormai da diverse settimane. La Curva Sud ha già fatto sapere che limiterà lo sciopero del tifo al primo tempo, per poi scatenarsi nel secondo, ma è evidente cori e striscioni non si riferiranno solo a chi sta per andar via, ma anche a colui che potrebbe arrivare. Paulo Fonseca, candidato numero uno alla panchina del Milan, riscuote pochissimi consensi, un po’ come il suo predecessore (a livello di stampa, s’intende) Lopetegui. Allora il fiume di “no” travolse via Aldo Rossi, ecco perché stasera sarà interessante ascoltare la posizione del popolo rossonero anche in questo senso.
Milan – Salernitana, le probabili formazioni
Milan (4-3-3): Sportiello; Calabria, Gabbia, Kjaer, Theo Hernandez; Bennacer, Adli, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao
Allenatore: Pioli
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Chukwueze, Maignan
Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Pasalidis, Pellegrino; Sambia, Coulibaly, Maggiore, Zanoli; Candreva, Kastanos; Tchaouna
Allenatore: Colantuono
Squalificati: Basic
Indisponibili: Manolas, Pirola, Weissman, Ikwuemesi, Ochoa, Bradaric, Boateng, Dia, Gomis, Martegani
Juventus – Monza (ore 18, Dazn): lo Stadium aspetta Thiago Motta, intanto Di Gregorio si avvicina
Chiude i battenti anche la stagione della Juventus, iniziata sotto i migliori auspici (testa a testa con l’Inter fino a gennaio inoltrato) e conclusa, invece, nel caos, seppur con la vittoria della Coppa Italia e la qualificazione alla prossima Champions. Quella col Monza, nei piani di Giuntoli, doveva essere l’ultima partita di Allegri sulla panchina bianconera, i fatti di Roma hanno poi velocizzato i tempi dell’esonero, impedendo a Max di salutare il suo stadio dopo 8 anni (spezzati) di presidio.
Gli applausi se li prenderà Montero, bandiera del club promosso dalla Primavera per tamponare il buco, dopodiché scatterà l’era Thiago Motta, l’uomo scelto per il nuovo corso. L’italo-brasiliano, ieri sconfitto dal Genoa nell’anticipo (2-0), ha già comunicato ufficialmente l’addio al Bologna e attende solo i comunicati da Torino, attesi tra fine maggio e inizio giugno. Con lui nascerà una Juve molto diversa, almeno nelle idee, anche se poi il pallino passerà a Giuntoli, atteso da un mercato molto più vivace e incisivo dello scorso (a tal proposito è sempre più vicino l’acquisto del portiere Di Gregorio proprio dal Monza, con cui c’è un’intesa sui 20 milioni).
Thiago necessita di giocatori adatti al suo calcio, altrimenti c’è il rischio di ripetere gli equivoci Sarri e Pirlo, prigionieri di due rose poco inclini ai loro diktat e messi alla porta dopo una sola stagione. Vedremo quel che succederà, intanto c’è un’ultima partita da giocare e, possibilmente, vincere: in ballo c’è il terzo posto (basta un pari, vista la sconfitta del Bologna), oltre che il rispetto di una corsa Champions ancora aperta a diversi scenari. Il trionfo dell’Atalanta in Europa League ha aperto le porte alla Roma, ora però “serve” che Juve e Bologna mantengano le rispettive posizioni, oltre che la Dea stessa non faccia tre punti tra Torino e Fiorentina. Problemi degli altri, ci mancherebbe, ma i bianconeri non smaniano certo per fare brutta figura.
Juventus – Monza, le probabili formazioni
Juventus (3-4-3): Perin; Danilo, Rugani, Alex Sandro; Weah, Alcaraz, Fagioli, Iling-Junior; Chiesa, Milik, Yildiz
Allenatore: Montero
Squalificati: Cambiaso, Pogba
Indisponibili: Rabiot, De Sciglio
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Marì, Caldirola; Birindelli, Pessina, Bondo, Zerbin; Colpani, V. Carboni; Mota Carvalho
Allenatore: Palladino
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Ciurria, Gomez, Machin, Maldini