Pratica archiviata. La Juventus supera il Frosinone con un comodo 3-0 e “stacca” come meglio non avrebbe potuto il tagliando in vista della Champions. Quella che, questa sera, si giocheranno anche Atalanta e Milan, seppur in modo diverso: il loro scontro, romane permettendo, mette in palio un posto per la Coppa del futuro, mentre i bianconeri, per ovvi motivi, hanno un pensiero molto più vicino nel tempo. L’Atletico sarà un’altra cosa, su questo non c’è dubbio, ma l’anticipo contro i ciociari ha dato indicazioni comunque molto utili. Perché gli uomini più attesi hanno risposto tutti presente: da Bonucci e Chiellini, tornati in campo dopo i rispettivi infortuni e subito al top, a Dybala, autore di una grande prestazione come non si vedeva da tempo, fino al solito Ronaldo, tirato a lucido in vista dell’appuntamento più importante dell’anno. Insomma, il 3-0 sul Frosinone, più che per l’ennesima vittoria in campionato (+ 14 sul Napoli), fa sorridere soprattutto pensando alla Champions, vero grande obiettivo di tutto il mondo Juve. “A parte quel 3-3 con il Parma siamo in crescita e stiamo meglio rispetto alle prime settimane – il commento soddisfatto di Allegri. – Mercoledì dobbiamo segnare, ho ancora dei dubbi di formazione. Ci vorrà attenzione e lucidità, ci sarà molta fisicità, bisognerà tenere botta”.
Di certo sarà una sfida più difficile di quella di ieri, archiviata in appena 17’: tanti ne sono bastati per vedere i gol di Dybala (6’, splendido sinistro dalla distanza) e Bonucci (17’, tap-in a porta vuota anticipando Khedira) e, di conseguenza, spegnersi le velleità di un Frosinone troppo inferiore per creare problemi. Da lì in poi si è giocato sostanzialmente per far segnare Ronaldo, tanto che al 63’, subito dopo il suo 19esimo gol in campionato, Allegri lo ha tolto dal campo regalandogli la meritata standing ovation e, cosa ancor più importante, qualche minuto di riposo in vista di Madrid. Là sarà tutta un’altra storia, proprio come questa sera a Bergamo, dove Atalanta e Milan si giocheranno un bel pezzo di quarto posto (ore 20.30). Partita che si preannuncia caldissima quella dell’Atleti Azzurri d’Italia, tra due squadre in grande condizione, seppur con caratteristiche diverse. I nerazzurri di Gasperini macinano punti e gol schiacciando gli avversari con ritmo e atletismo fuori dal comune, i rossoneri di Gattuso invece stanno basando la risalita su una difesa sempre più solida, come dimostrano i soli 3 gol subiti nelle ultime 8 partite. “A Bergamo ci vuole l’elmetto – ha spiegato Gattuso in conferenza stampa. – Fisicamente sono incredibili, ma abbinano anche la qualità. Fanno un calcio unico nel mondo, con grande pressione. Dobbiamo fare una grandissima partita, vincere sarebbe importante anche a livello mentale”.
Il discorso però vale pure per l’Atalanta, decisa a giocarsi il sogno Champions nel suo stadio, sin qui vero e proprio fortino “ammazza-grandi”: lì, infatti, sono cadute Inter, Lazio e Juve (quest’ultima fermata sul pareggio anche in campionato) e anche la Roma, pur tornando a casa con un punto, non ha certo vissuto un bel pomeriggio. “Noi dobbiamo prendere questa energia, questa spinta esterna che ci arriva dall’ambiente e portarla in campo: abbiamo bisogno di fare prestazioni importanti da qui alla fine – il pensiero di Gasperini. – La gara col Milan sarà un bell’esame, di quelli tosti, corposi, ma ci arriviamo preparati. Non sono partite decisive, ma importanti sicuramente, che ti possono dare fiducia e convinzione”. Punti di platino dunque in palio, che nessuno vuole perdere. Gattuso confermerà il 4-3-3 tipo con Donnarumma in porta, Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessie, Bakayoko e Paquetà a centrocampo, Suso, Piatek e Calhanoglu in attacco. Classico 3-4-2-1 anche per Gasperini, che risponderà con Berisha tra i pali, Toloi, Palomino e Mancini nel reparto arretrato, Hateboer, De Roon, Freuler e Castagne in mediana, Ilicic e Gomez alle spalle dell’unica punta Zapata.