Massimo risultato, minimo sforzo. La Juventus ricomincia esattamente come aveva finito, ovvero
battendo 1-0 una squadra con la maglia rossoblu. Nel giorno dell’Epifania era stato il Cagliari ad
arrendersi, ieri invece è toccato al Genoa di Ballardini toccare con mano quanto possa essere
spietata la legge della Signora.
Il successo non passerà certo alla storia per gioco e spettacolo, anzi: la partita è stata piuttosto noiosa e le occasioni da gol (da una parte e dall’altra) si sono contate sulle dita di una mano. Le gambe imballate dal richiamo della preparazione e le assenze di alcuni uomini importantissimi come Dybala e Cuadrado hanno finito per incidere più del dovuto, tanto che la Juve, pur senza subire tiri in porta, ha finito per soffrire il finale del Genoa, solido e coriaceo in difesa ma decisamente poco pungente in attacco.
Ciò che contava più di tutto, comunque, era vincere per non far scappare il Napoli e l’obiettivo, pur con qualche patema in più del previsto, è stato raggiunto: gli azzurri restano primi, i bianconeri inseguono appena dietro.
“Questi 3 punti erano davvero molto importanti – ha confermato Allegri. – Il finale si poteva gestire
meglio ma eravamo stanchi per i carichi settimanali. In ogni caso non abbiamo concesso
praticamente nulla al Genoa, quindi possiamo essere soddisfatti”.
Nessuna risposta invece a Sarri sulla questione calendari (il tecnico partenopeo si è lamentato per gli orari scelti dalla Lega, che nelle prossime 8 giornate vedranno la Juve giocare sempre prima del Napoli), a testimonianza di un ambiente più concentrato sul campo che sulle parole. Del resto i bianconeri sono una vera e propria macchina da guerra, in grado di vincere anche quando non al meglio né dal punto di vista fisico che di uomini.
Per battere il Genoa è bastato un buon inizio che ha portato al gol di Douglas Costa (16’, tap-in ravvicinato su assist di Mandzukic), dopodiché la partita è stata sostanzialmente gestita. Trovare il 2-0 avrebbe chiuso ogni discorso, invece il risultato è rimasto in bilico e nel finale il Genoa, pur senza concludere verso la porta di Szczesny, ha messo i brividi allo Stadium con un paio di palle sporche che avrebbero potuto cambiare il film. Invece non è successo e la Juve si gode la quinta vittoria consecutiva, di cui tre per 1-0. Lo spettacolo può migliorare ma per vincere lo scudetto, si sa, bastano i punti.