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La Juve espugna anche Firenze e mette le mani sullo scudetto

Adesso ci siamo davvero! La Juventus espugna anche Firenze e si prepara a festeggiare il 32esimo scudetto, il quinto consecutivo della gestione Agnelli. Lo Champagne potrebbe essere stappato già oggi in caso di mancata vittoria del Napoli contro la Roma, scenario che, paradossalmente, non infiamma i tifosi bianconeri: la maggioranza, infatti, preferirebbe rimandare il tutto alla prossima settimana, quando uno Stadium vestito a festa riceverà il Carpi.

“Noi però speriamo che i giallorossi ci aiutino subito – ha scherzato Allegri. – Questa vittoria a Firenze è molto importante, se il Napoli non farà i 3 punti sarà scudetto altrimenti ce lo prenderemo domenica prossima”. Ormai nascondersi non ha più senso e perfino il tecnico bianconero, sin qui molto abbottonato nelle previsioni, ha deciso di uscire allo scoperto. D’altronde non farlo significherebbe nascondere l’evidenza: la Juventus ha messo da tempo le mani sul titolo, sin da quando ha cominciato la straordinaria rimonta che le ha permesso di totalizzare 24 vittorie e un pareggio nelle ultime 25 partite, uno score straordinario che ha fruttato 73 punti sui 75 a disposizione.

“Abbiamo fatto una stagione memorabile e dobbiamo coronarla al meglio – ha proseguito Allegri. – Tutti ci davano per spacciati, l’allenatore andava cacciato… Invece ci vuole sempre molta calma nei giudizi, abbiamo iniziato il campionato in maniera troppo allegra ma siamo stati bravi a rialzarci. Era quasi impossibile fare una cosa del genere”. I bianconeri ci sono riusciti al termine di una cavalcata clamorosa, culminata con la vittoria di ieri a Firenze.

Partita pazza quella del Franchi, in perfetta sintonia con la storia di Fiorentina-Juventus. Tutto era cominciato con un gol (regolare) annullato a Bernardeschi per un fuorigioco inesistente, era proseguito con il vantaggio di Mandzukic (39’, al termine di una spettacolare azione che ha visto coinvolti Khedira e Pogba), sembrava aver trovato fine con il pareggio di Kalinic (81’, destro a giro dopo una clamorosa palla persa da Bonucci). Invece no, il film aveva ancora molto da dire, proprio come nei migliori thriller del settore.

Due minuti dopo la rete viola la Juve, affamata come non mai, trovava il nuovo vantaggio con Morata (83’, tap-in vincente sugli sviluppi di un corner), ipotecando gioco, partita e incontro. Ma il match aveva in serbo ancora un paio di colpi di scena: al 90’ Tagliavento concede un rigore generosissimo alla Fiorentina per un contatto tra Cuadrado e Kalinic: lo stesso attaccante croato andava sul dischetto ma Buffon ipnotizzava sia lui che Bernardeschi sulla ribattuta, mettendo il punto esclamativo sul tricolore bianconero.

Anzi no, quello lo metteva ancora l’ex attaccante del Dnipro colpendo una traversa in pieno recupero, l’ultima emozione di una partita bellissima, degno epilogo di una cavalcata semplicemente incredibile.

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