L’ottimismo di Wall Street non contagia i listini europei, che si mantengono fiacchi nella seconda parte della seduta e chiudono poco mossi. Piazza Affari consolida i guadagni dei giorni scorsi, +0,06%, 22.187 punti; bene il settore auto, deboli le utility, contrastate le banche, benché lo spread resti sotto la soglia dei 200 punti base. In attesa che questa sera Dbrs si pronunci sul rating del Belpaese (attualmente BBB con trend stabile) e chiuda la prima tornata di giudizi, il decennale italiano ha un tasso dell’1,73% e il differenziale con il Bund sale leggermente a 198,1 punti base.
Sulla carta tricolore tornano gli acquisti dall’estero, rivela Bankitalia: “Nei primi quattro mesi dell’anno gli investitori esteri hanno effettuato acquisti netti di titoli italiani (29,2 miliardi), soprattutto di quelli emessi dal settore pubblico (22,3 miliardi), assorbendo oltre il 40 per cento delle emissioni nette del Tesoro nello stesso periodo”. Le previsioni macro però si confermano fredde: +0,1% il Pil 2019. Si dovrebbe progressivamente migliorare con +0,8% per il 2020 e +1% per il 2021, ma bisogna stare attenti all’incertezza politica.
Nel resto d’Europa: Francoforte -0,08%, con il settore auto a due facce. Daimler, che controlla Mercedes, perde l’1,16%, dopo aver abbassato nuovamente le previsioni sui conti di fine anno. Bene il resto, in particolare Volkswagen, +1%, che espanderà l’alleanza con Ford al settore delle auto elettriche e delle auto a guida autonoma. Parigi sale dello 0,38%; Madrid +0,15%; Londra -0,06%.
L’opening bell è intonata a Wall Street, che viaggia sempre su livelli record, ringalluzzita dalla prospettiva di un taglio dei tassi a fine mese da parte della Fed. L’euro-dollaro non fa un piega e resta a 1,125. Fra le materie prime il petrolio tipo Brent guadagna lo 0,32% e sale 66,73 dollari al barile. Ben comprato l’oro, oltre 1410,5 dollari l’oncia.
Sul listino principale di Borsa Italiana risultano tonici, come nel resto del continente, i titoli del settore auto, in particolare Pirelli +2,94% e Fiat +1,91%. La Juventus, 2,54%, recupera le recenti perdite e in seduta tocca i massimi da metà giugno, quando si scommetteva sull’arrivo Guardiola in panchina. Bene Leonardo +1,92%. Fra le banche svetta Ubi +1,84%, mentre Unicredit cede lo 0,48%. Fra i petroliferi è Saipem +1,52% a vestire l maglia rosa, mentre Tenaris cede lo 0,45%.
Atlantia, +1,52%, resta sulla cresta del dossier Alitalia. Le vendite penalizzano le utility: Terna -1%; Snam -0,67%. Anche Enel perde lo 0,91%, dopo essersi spinta ieri su livelli record, classificandosi prima sul Ftse Mib per capitalizzazione, con un valore di 66 miliardi di euro. Fineconank cede lo 0,68%, dopo che è emerso Blackrock ha incrementato al 10,2% la posizione complessiva nell’azionariato.
Fuori dal paniere delle blue chip, Monte Paschi cede lo 0,41%, dopo la recente corsa. MF scrive che il Tesoro avrebbe avviato interlocuzioni con Bruxelles per preparare l’uscita dal capitale dell’istituto. Avio rimbalza del 2,79%, dopo lo scivolone a doppia cifra di ieri. Male Salini Impregilo, -3,08%, prima della chiusura, lunedì, di Progetto Italia con Astaldi, +0,42%. Vola Cairo, +4,95%, che nei giorni scorsi ha presentato i palinsesti.