Alla fine lo “scherzetto” al campionato lo fa la Juve. Nella notte di Halloween i bianconeri vedono le streghe fino al 92°, poi Pogba rimette a posto le cose con un colpo di testa da centravanti puro, che vale la sofferta vittoria sul Bologna. Il 2-1 in zona Cesarini non deve però far pensare ad una Juve in difficoltà: la partita è stata dominata in lungo e in largo, ma come spesso succede i bianconeri non l’hanno saputa chiudere. Il problema dei campioni d’Italia sta tutto lì, e non è certo di poco conto. In campionato finora è stato risolto grazie al collettivo, ma in Europa la mancanza di un grande bomber si sente eccome.
Per il resto la squadra funziona come un orologio svizzero, anche nelle serate in cui Conte opta per un massiccio turnover. Rispetto alla partita di Catania, i cambi sono stati ben cinque: fuori Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Asamoah e Vucinic, dentro Caceres, Isla, Giaccherini, De Ceglie e Quagliarella. Una vera e propria rivoluzione, figlia di un calendario che sabato metterà la Juve di fronte all’Inter. Come detto però il turnover non toglie certezze alla Juve, anche perchè in campo c’è un certo Pogba, sempre più padrone del centrocampo. Corsa, potenza, tecnica, visione di gioco e tiro, questo francesino di soli 19 anni è davvero strepitoso, tanto più che i bianconeri lo hanno strappato gratis (sì, avete capito bene!) al Manchester United.
Nel primo tempo colpisce un palo con uno splendido sinistro a giro, poi sfiora il gol con un gran colpo di testa, facendo le prove generali per il gran finale. In mezzo c’è l’apertura-gioiello per Giaccherini, che innesca la rete di Quagliarella; insomma, un Pogba show a tutti gli effetti. Le partite però vanno chiuse subito, pena rischiare di rovinare tutto. Un pericolo che la Juve corre al 26° del secondo tempo, quando uno sciagurato errore di De Ceglie innesca il tiro di Taider per il momentaneo 1-1. Gare così andrebbero risolte con le giocate individuali, e chissà quanti punti avrebbero i bianconeri se avessero in rosa uno come Ibrahimovic. Invece hanno Bendtner, e le vittorie se le devono sudare.
“Mandiamo in rete tantissimi giocatori, sia centrocampisti che attaccanti – ha ribattuto Alessio nel post partita. – Stasera poi ha segnato Quagliarella, quindi in questo senso stiamo proseguendo sulla linea della passata stagione. Ci tenevamo a vincere e ci siamo riusciti, credo che meritassimo i tre punti anche se sono arrivati all’ultimo minuto”. Sabato ci sarà il derby d’Italia contro l’Inter, che ha tutta l’aria di essere già uno spartiacque importante per il campionato. In caso di vittoria la Juve, complice la sconfitta del Napoli a Bergamo, prenderebbe il largo. E poi, chi potrebbe più fermarla?