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La Juve difende il quarto posto a Bergamo e la Roma riscopre la vittoria nel derby laziale dando respiro a Mourinho

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Allegri si tiene il quarto posto, Mourinho respira. Il pareggio della Juventus a Bergamo lascia invariate le posizioni di vertice, con i bianconeri che agganciano il Napoli a fronte di un’Atalanta subito dietro, la vittoria della Roma sul Frosinone, invece, porta una bella boccata d’ossigeno a tutto l’ambiente, nonostante una classifica ancora molto deficitaria. La domenica di campionato, insomma, si rivela interlocutoria, in particolare per quanto concerne lo scontro diretto del Gewiss Stadium, catalogabile alla voce “tanto rumore per nulla”.

Atalanta – Juventus 0-0: i bianconeri “spuntati” si accontentano del pari

La partita, com’era decisamente prevedibile conoscendo i due allenatori, l’ha fatta l’Atalanta, senza però riuscire a vincerla. I bergamaschi, nonostante la superiorità nel possesso palla (52% a 48) e nei tiri complessivi (15 a 5), non sono riusciti a bucare la porta di Szczesny, anche grazie allo stesso portiere polacco, davvero superlativo nel deviare sulla traversa una splendida punizione di Muriel. Ad ogni modo le statistiche, come spesso accade, non sono del tutto veritiere: la Dea ha creato di più, d’accordo, ma parlare di assedio sarebbe quantomeno esagerato. La Signora ha voluto fare questo tipo di gara, un po’ per via delle assenze di Vlahovic e Milik, molto per via del suo allenatore, da sempre più a suo agio quando si tratta di presidiare la propria metà campo piuttosto che assaltare quella avversaria. I bianconeri non hanno praticamente avuto occasioni, i nerazzurri si sono limitati alla punizione di Muriel e a un tap-in mancato di Koopmeiners, maldestro nel calciare alto dopo una respinta difettosa di Szczesny. Lo 0-0 finale sta più stretto a Gasperini che ad Allegri, ma tutto sommato fotografa una partita poco spettacolare, tra due squadre molto diverse tra loro che hanno finito per annullarsi a vicenda.

Allegri: “Soddisfatto della prestazione e del punto preso, ora testa al derby”

“Sono soddisfatto della prestazione e del punto fatto, non era semplice – il commento di Allegri -. Abbiamo fatto 60 minuti buoni, anche se abbiamo sbagliato molti passaggi e avremmo potuto verticalizzare di più, ma i ragazzi sono stati bravi. Alla fine abbiamo rischiato su una palla dove Gatti è andato nell’uno contro uno, dovevamo stare più attenti, ma sono momenti di crescita. Ora abbiamo una settimana per preparare il derby e mantenerci lì in classifica. Nel primo tempo potevamo essere più precisi, i ragazzi comunque si sono compattati bene. Ribadisco, la cosa più importante è essere rimasti attaccati alle prime posizioni”.

Roma – Frosinone 2-0, Lukaku e Pellegrini regalano un po’ di ossigeno a Mourinho

Missione compiuta invece per la Roma di Mourinho, tornata alla vittoria dopo la bruttissima sconfitta di Genova. Contro il Frosinone i 3 punti servivano come l’aria e sono arrivati grazie al solito Lukaku, al quarto gol nelle ultime cinque partite tra campionato e coppa, e Pellegrini, al primo centro della sua (sin qui) sfortunata stagione. Il successo, ovviamente, non basta per considerare i giallorossi fuori dalla crisi, sia perché gli 8 punti in classifica (12esimo posto) restano pochissimi, sia per una prestazione ancora lontana dagli standard richiesti. Il Frosinone di Di Francesco ha creato diversi problemi alla difesa romanista e il clean sheet finale, il secondo in sette giornate, è arrivato più per gli errori sotto porta che per effettivi meriti. Qualche nota positiva però c’è: il risultato, ça va sans dire, l’ennesimo gol di Lukaku e l’atteggiamento dell’Olimpico, elogiato anche dallo stesso Mourinho. Che porta a casa il secondo successo in campionato, con la speranza che possa rivelarsi un punto di partenza per iniziare a correre sul serio.

Mourinho: “Lukaku segna tanto? Meno male, altrimenti avrebbero incolpato me”

Lo Special One è apparso sollevato, ma anche molto polemico verso la critica, a suo dire troppo schierata contro di lui. “Romelu continua a segnare: meno male, se avesse smesso di fare gol mi avrebbero dato la colpa anche di questo – ha sottolineato ironicamente Mou -. Tre mesi ero amato, tutti avevano paura del mio addio eccetera e tre mesi dopo, per un avvio di campionato brutto, siamo a parlare di tutt’altro e sarei diventato un problema. Io sono convinto dei miei ragazzi perché siamo molto uniti e sono contento per loro che abbiamo vinto la partita, non era facile dopo l’ultima sconfitta reagire in questo modo, ma io ringrazio anche i tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Continuate voi media a parlare di futuro, io ho un contratto con la Roma fino al 30 giugno e quello conta: non devo sentire la società vicino, non mi serve. Un allenatore deve rispettare la proprietà e non far alcun tipo di commento, sono contento anche per loro che abbiamo vinto”.

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