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La Juve di Allegri 2.0 debutta a Udine: CR7 in coppia con Dybala

I bianconeri subito costretti a inseguire dopo i successi di Inter, Lazio e Atalanta negli anticipi di ieri – Debutti casalinghi invece per la Roma di Mourinho (contro la Fiorentina) e per il Napoli (contro la matricola Venezia)

La Juve di Allegri 2.0 debutta a Udine: CR7 in coppia con Dybala

Avanti il prossimo. Dopo i risultati degli anticipi di ieri è tempo di tuffarci sulle partite della domenica, ovvero Udinese-Juventus e Bologna-Salernitana nel tardo pomeriggio (ore 18.30), Napoli-Venezia e Roma-Fiorentina in serata (20.45). I riflettori sono puntati anzitutto sulla squadra di Allegri, chiamata a partire bene per dare subito un segnale di forza a tutto il campionato. La società infatti ha puntato sul tecnico toscano proprio per tornare a vincere subito o almeno questo è ciò che ci si aspetta, anche alla luce dell’indebolimento dell’Inter. “Di solito la favorita è la squadra che ha vinto lo scudetto, intanto facciamo un passo alla volta e pensiamo a vincere la prima partita – ha glissato il diretto interessato in conferenza stampa -. Troveremo una squadra forte fisicamente e dovremo farci trovare pronti, per vincere servirà una prestazione solida e tecnica, oltre che avere grande pazienza”.

Ma al di là dell’Udinese, comunque da non prendere sotto gamba, i temi che aleggiano attorno alla Juve sono tanti, a cominciare dalla questione Ronaldo, mai davvero chiarita al 100%. “Lui si è sempre allenato bene, i rumors li ho letti sui giornali – ha replicato Allegri -. Giovedì non ha giocato l’amichevole perché venivamo da una settimana pesante e gli ho dato mezza giornata libera, ora però è a disposizione. Non ci ha mai detto di voler andare via. Anzi, lo dico così chiudiamo il discorso, a me ha detto che vuole restare”. Caso chiuso insomma, anche se forse la parola fine arriverà solo il 31 agosto, alla luce di un mercato che può sempre regalare sorprese. CR7 comunque sarà regolarmente in campo in quel di Udine, pronto a guidare la Juve verso un debutto vincente. Allegri punterà su un 4-3-3 con Szczesny in porta, Danilo, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro in difesa, Bentancur, Ramsey e Bernardeschi a centrocampo, Chiesa, Dybala e, appunto, Ronaldo in attacco. Solo panchina invece per il neo acquisto Locatelli, ancora lontano dalla forma migliore ma comunque pronto a subentrare a gara in corso.

L’Udinese di Gotti risponderà con un 3-5-2 che vedrà Silvestri tra i pali, Becao, Nuytinck e Samir nel reparto arretrato, Molina, Pereyra, Walace, Makengo e Udogie in mediana, Pussetto e Deulofeu coppia offensiva. La curiosità è tanta anche per il debutto di Spalletti sulla panchina del Napoli, specialmente dopo un mercato privo di squilli, che ha lasciato la rosa sostanzialmente invariata, almeno per ora. Il valore aggiunto rispetto alla scorsa stagione, conclusa con un deludente quinto posto dopo il disastro col Verona, dovrebbe essere proprio il tecnico di Certaldo, chiamato per riportare gli azzurri quantomeno in Champions League. La partenza al Maradona contro il neo promosso Venezia sembra soft, a patto di scendere in campo con la mentalità giusta, a differenza di quanto fatto lo scorso 23 maggio.

“Non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti dai miei giocatori, poi vedremo strada facendo la nostra ambizione però andremo sempre a confrontarci per il massimo contro chiunque – ha spiegato Spalletti in conferenza -. Abbiamo avuto questa settimana per completare le cose da esercitare anche con gli ultimi arrivati, conosciamo la strada da percorrere e dove vogliamo andare. Mi aspetto quella convinzione di cui ho già parlato, dobbiamo pensare di essere forti”. In attesa di capire se il mercato potrà regalare qualche rinforzo, il Napoli è pronto a debuttare all’insegna del 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Osimhen e Insigne in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Paolo Zanetti, al debutto nella massima Serie con il suo Venezia, che risponderà con Maenpaa tra i pali, Ebuehi, Caldara, Ceccaroni e Schnegg nel reparto arretrato, Fiordilino, Peretz e Heymans in mediana, Di Mariano, Forte e Johnsen nel tridente offensivo. A proposito di clima elettrico, quello non mancherà di certo all’Olimpico, dove la Roma di Mourinho affronterà la Fiorentina di Italiano.

Match interessantissimo, forse il più bello dell’intera giornata, di sicuro non un debutto leggero per i giallorossi, specialmente dopo le fatiche in terra turca dello scorso giovedì. “Le vittorie aiutano a recuperare le energie, stiamo bene e siamo preparati anche se abbiamo giocato due giorni fa – ha ribattuto lo Special One -. Il mercato? L’unica cosa che mi interessa ora sono i 3 punti, vogliamo vincere. Per il resto posso solo dire che ci serve tempo, questa è una squadra che lo scorso anno è arrivata a 29 punti dal primo posto e a 16 dal quarto. C’è tanto lavoro da fare e molto spesso è invisibile ai più, ma i risultati arriveranno”. Rispetto a giovedì cambierà poco, dunque 4-2-3-1 con Rui Patricio in porta, Karsdorp, Mancini, Ibanez e Vina in difesa, Cristante e Diawara a centrocampo, Zaniolo, Mkhitaryan e El Shaarawy alle spalle di Shomurodov, preferito all’altro neo acquisto Abraham. Italiano si affiderà a un 4-3-3 con Dragowski tra i pali, Venuti, Milenkovic, Igor e Biraghi nel reparto arretrato, Bonaventura, Pulgar e Castrovilli in mediana, Callejon, Vlahovic e Nico Gonzalez nel tridente offensivo.

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