Condividi

La Juve dei record stende anche il Milan e torna a +6

Battendo per 2 a 0 il Milan la Juve colleziona il nuovo record: mai nessuno in 100 anni di serie A aveva raccolto 34 punti in 12 partite – Di Mandzukic e Cristiano Ronaldo i gol bianconeri che tornano a +6 sul Napoli – Crisi di nervi di Higuain che fallisce un rigore e si fa espellere – Polemiche sul fallo di mano di Benatia

La Juve dei record stende anche il Milan e torna a +6

La Juve dei record torna in fuga. Il 2-0 di San Siro regala ad Allegri 3 punti importantissimi che, aggiunti ai 31 conquistati in precedenza, portano la Signora a quota 34 in classifica, il tutto in sole 12 giornate. Numeri pazzeschi, mai raggiunti prima da nessun altro in oltre 100 anni di Serie A, a dimostrazione che questa Juve è davvero qualcosa di straordinario. Dal canto suo il Milan torna a casa con una sconfitta probabilmente prevista ma anche con la consapevolezza di avere un’anima: il risultato è ciò che conta di più, d’accordo, ma la squadra ha dato tutto ciò che aveva e questo, forse, alla lunga servirà a qualcosa.

La nota negativa della serata rossonera, più che il ko contro l’armata bianconera, è la prestazione di Higuain, talmente negativa da lasciare quasi basiti. Il Pipita doveva essere l’arma di Gattuso per provare a fermare la Juve, invece s’è rivelato la sua maggiore zavorra: quando ha sbagliato il rigore del potenziale pareggio rossonero, quando s’è fatto espellere per proteste, quando è uscito in lacrime rincuorato dagli ex compagni bianconeri.

Un crollo nervoso prima ancora che tecnico che riapre vecchie ferite e dà voce ai detrattori, sempre pronti a sottolineare come Gonzalo, nonostante mezzi tecnici straordinari, non riesca mai a essere decisivo nelle partite più delicate. Quel rigore, in effetti, avrebbe potuto cambiare la storia del match: la Juve infatti, nonostante il vantaggio-flash con un colpo di testa di Mandzukic (8’), non era riuscita a blindare il risultato e il fallo di mano di Benatia (già ammonito, grave errore di Mazzoleni nel non tirare fuori il secondo giallo) sembrava poter riaprire tutto.

Ma il Pipita s’è fatto ipnotizzare da Szczesny e la grande occasione è evaporata così com’era venuta, lasciando il San Siro rossonero attonito e Gonzalo frastornato. Uno choc da cui non si è mai davvero ripreso, tanto che dopo il 2-0 di Ronaldo (81’) ha perso la testa per un fallo su Benatia, rimediando prima il giallo e poi il rosso per reiterate proteste contro Mazzoleni. Uno “scherzetto” che gli costerà la presenza nello scontro diretto contro la Lazio ma non la ramanzina di Gattuso: le sue lacrime, infatti, bastano e avanzano per rendersi conto che il primo a essere furioso con sé stesso è proprio lui.

“Spero si scusi con l’arbitro, uno con la sua esperienza non può permettersi errori di questo tipo – il commento di Gattuso – Sul rigore invece non c’è niente da dire, se l’è sentita e ha calciato, Szczesny è stato bravo a pararglielo, punto e basta. Ora però dovrà essere bravo a reagire, evitando di farsi prendere dal nervosismo”.

Problemi che non riguardano Allegri, uscito vincitore da San Siro grazie all’ennesima prova di forza di una squadra straordinaria, capace di fare punti sempre e comunque. La sua Juve doveva riscattare la beffa di mercoledì, rispondere al Napoli e approfittare del passo falso dell’Inter: è riuscita a fare tutto, dando l’ennesima dimostrazione di forza al campionato.

“Abbiamo reagito bene alla sconfitta col Manchester United, vincere era l’unico modo per mettere da parte ciò che era successo in quei 5’ – l’analisi di Allegri – Questo col Milan era un passaggio importante, proprio come riguadagnare 6 punti sul Napoli”.

La terza sosta del campionato appare dunque uguale alla seconda: Juve prima a +6 sul Napoli, il resto è noia. Il massimo per chi, come Allegri, conosce alla perfezione la ricetta per vincere i campionati.

Commenta