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La Juve cerca col Chievo il primato di una notte

Eidon Press

Vincere e tornare in testa al campionato, seppur solo per una notte. La Juventus va a Verona (ore 20.45) con l’obiettivo di riprendersi il primato in classifica, nella speranza che il Bologna possa poi fermare il Napoli e completare la missione. Perché l’opera vada a buon fine è necessario però compiere prima il proprio dovere, dunque battere il Chievo di Maran per poi passare una domenica davanti alla tv. Sulla carta, come quasi sempre del resto, la Juve non dovrebbe avere grossi problemi: troppo superiore la sua qualità rispetto a quella dei veneti, che peraltro non vincono dal 2-1 sulla Spal del 25 novembre scorso. Ma la squadra stanca e imballata vista contro il Genoa non autorizza a dare nulla per scontato, tanto più con la semifinale di Coppa Italia alle porte (martedì a Bergamo) che richiederà un grande dispendio di energie.

“Dobbiamo stare attenti, al Chievo ultimamente sono mancati i risultati ma non le prestazioni – ha ammonito Allegri. – E’ una squadra che è prima nei duelli aerei del nostro campionato, sa sfruttare bene le palle inattive e quando prende tanti gol come contro la Lazio di solito sa reagire al meglio. Servirà una buona partita a livello mentale, abbiamo un solo risultato a disposizione per rimanere in scia al Napoli”. Un successo al Bentegodi in realtà, come detto in precedenza, varrebbe addirittura il momentaneo sorpasso, qualsiasi altro risultato invece avrebbe il sapore amaro del passo falso. Serve la testa giusta insomma, non a caso Allegri ne ha parlato in conferenza stampa, come per mandare un avviso ai naviganti. Del resto in casa Juve s’è parlato di tutto meno che del Chievo: a tenere banco sono state le dichiarazioni di Buffon, che hanno riportato la memoria ai tempi dell’ultimo Del Piero. “Mi piacerebbe giocare ancora ma la soluzione andrà trovata con la società – ha fatto sapere il capitano bianconero. – Le forzature non mi sono mai piaciute, presto incontrerò il presidente Agnelli e parleremo serenamente”. 

Nessun ritiro volontario insomma, nemmeno con il compleanno dei 40 alle porte (domani) e l’ennesima partita dalla tribuna per via di un polpaccio ancora ballerino. E’ ancora presto per parlare di caso, ci mancherebbe, certo però che le parole di Buffon hanno tenuto banco e si sono prese tutta la scena. “L’unica cosa a cui deve pensare adesso è rientrare in campo – il commento di Allegri. – A Bergamo tornerà a fare il titolare, poi è normale che stia facendo delle riflessioni ma fino a giugno dovrà concentrarsi solo sul campo”. In attesa di commenti dalle alte sfere societarie è tempo dunque di pensare alla partita di Verona, che il tecnico dovrà affrontare senza i soliti DybalaCuadrado, Marchisio e Howedes. Anche al Bentegodi sarà 4-3-3 con Szczesny in porta, De Sciglio, Benatia, Chiellini e Asamoah in difesa, KhediraPjanic e Matuidi a centrocampo, Douglas Costa, Higuain e Mandzukic in attacco. Dal canto suo il Chievo, reduce dalla batosta contro la Lazio di domenica scorsa, tenterà l’impresa con il solito 4-3-1-2 con Sorrentino tra i pali, Cacciatore, Gamberini, Tomovic e Gobbi nel reparto arretrato, BastienRadovanovic e Hetemaj in mediana, Birsa alle spalle della coppia offensiva Pellissier-Pucciarelli.  

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