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La Juve aggancia l’Inter, raggiunta nel finale dalla Fiorentina

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La Juventus ringrazia la Fiorentina. Il pareggio di Vlahovic a tempo quasi scaduto le permette di agganciare l’Inter, dando così un sapore ancora più dolce al 3-1 ottenuto nel pomeriggio contro l’Udinese. Il duello scudetto dunque si accende più che mai e chissà che questa sera non possa anche allargarsi: se la Lazio espugnasse Cagliari (ore 20.45) si porterebbe a 3 punti da entrambe, candidandosi seriamente al ruolo di terzo incomodo.

Torna a casa carico di rimpianti invece Antonio Conte, che si è visto togliere i 3 punti dalle tasche proprio quando pensava di averli messi in banca. La sua Inter resta ampiamente promossa e al di sopra delle aspettative, certo però che se non arriveranno aiuti dal mercato e dall’infermeria sarà davvero dura confermarsi a questi livelli: già sabato contro il Genoa, complici le squalifiche di Brozovic e Lautaro Martinez, ci vorrà un bell’ingegno per mettere in campo un undici competitivo.

Al Franchi poi si è vista tutta la stanchezza post Champions, tanto più che il turnover è stato inevitabilmente ridotto all’osso e i cambi poco incisivi. Anzi, l’ingresso di Godin, unito a una disattenzione di Skriniar, ha finito per provocare l’1-1 di Vlahovic, che poi ci ha messo del suo con un sinistro spettacolare. Era il 92’ e l’Inter ha visto così sfumare una vittoria pesantissima, oltre che il margine di vantaggio sulla Juve.

“Nelle ultime tre partite abbiamo raccolto meno di quello che abbiamo seminato, dispiace perché c’era stata una buona risposta della squadra – il pensiero di Conte. – Bisogna cercare di migliorare in ogni situazione ma il loro portiere è stato strepitoso, anche se nella ripresa potevamo sfruttare meglio altre situazioni. Ma stiamo parlando di ragazzi che stanno giocando continuamente, è ovvio che si paghi qualcosa in termini di stanchezza”.

In effetti il film della partita ha visto l’Inter partire forte e poi calare alla distanza, proprio come una macchina ben assettata ma con poca benzina. Il gol di Borja Valero (8’) aveva fatto pensare a una serata facile, tanto più che la Fiorentina, reduce da quattro sconfitte consecutive, non era certo la squadra più in forma del campionato. Poi però, complice la serata poco brillante di Lukaku e Lautaro, per una volta appannati, i nerazzurri hanno faticato a fare il loro gioco di intensità e ripartenze, finendo per consegnarsi ai viola di Montella.

Le occasioni per chiuderla ci sono state ma Lukaku si è fatto murare due volte da Dragowski: la prima è una grande parata del portiere viola, la seconda invece è soprattutto colpa sua e ha ricordato molto quella di mercoledì contro il Barcellona. Il match è così rimasto aperto fino alla fine e al 92’ Vlahovic, entrato poco prima al posto di uno spento Chiesa, ha pescato il jolly con un sinistro spettacolare, aiutato anche dal mal posizionamento dell’Inter e dalla coppia Godin-Skriniar molto più tenera del solito.

A godere, oltre alla Fiorentina, anche la Juventus, peraltro già soddisfatta di suo per la bella vittoria sull’Udinese. Allo Stadium si è vista una squadra finalmente spettacolare, guarda caso all’insegna del “Dygualdo”. Il tridente pesante Dybala-Higuain-Ronaldo, chiesto a gran voce da critica e tifosi, sembrava essere stato accantonato da Sarri, invece si trattava solo di pretattica: il tecnico bianconero infatti lo ha schierato per la prima in stagione dal primo minuto e il risultato, beh, è stato semplicemente straordinario.

Certo, l’Udinese di Gotti, come si era già visto all’Olimpico contro la Lazio, è poca roba, intanto però i “magnifici 3” hanno dimostrato a tutti di poter convivere assieme, quantomeno in partite così. “È la prima volta che, dopo una partita di Champions, siamo stati capaci di aggredire bene la partita – l’analisi di Sarri. – Il tridente? In questo momento quei tre stanno bene, in più ho pensato che in questo tipo di gara ce lo potevamo permettere. Per giocare così servono le condizioni giuste e contro l’Udinese c’erano, ma non sempre sarà così…”.

Tutto vero, eppure ieri si è vista una delle migliori Juventus della stagione, sotto tutti i punti di vista. Corta, aggressiva, vogliosa, affamata: se qualcuno aveva dei dubbi sulle motivazioni della Signora, ha finito per toglierseli dopo meno di 10’. Tanto infatti ci hanno messo i bianconeri a trovare il gol del vantaggio con Ronaldo, bravissimo a freddare Musso con un bel destro dal limite. Da lì in poi solo spettacolo, a tratti purissimo, con i tre là davanti a divertire e divertirsi proprio come da previsioni. Al 37’, dopo diverse situazioni pericolose, ecco il raddoppio ancora con Ronaldo, questa volta servito da Higuain, mentre al 45’ è stato Bonucci a firmare il 3-0 con il solito colpo di testa.

Lo show è proseguito nella ripresa prima che i cambi e il pensiero alle prossime gare (mercoledì a Genova si ricomincia) avessero il sopravvento, tanto che l’Udinese, nel primo tempo inesistente, si è fatta pericolosa, trovando anche il gol della bandiera in pieno recupero con Pussetto (94’). Poco male, perché ciò che contava davvero, oltre al risultato, era ritrovare quella fame indispensabile per ottenerlo. E la formula magica, forse, può essere la risposta ai tanti dubbi di questo primo scorcio di stagione.

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