La scure di Donald Trump si abbatte sugli scambi dell’econmia globale. Dopo la nuova stretta sulla Cina, stasera toccherà all’Europa nel mirino degli Usa per le importazioni di automobili, cibo e alcool e chissà che altro. Dopo il forte calo dei mercati asiatici, ad esserne colpito sono i listini del Vecchio Continente. Piazza Affari, poco sopra quota 22.200, arretra dell’1,65% a metà giornata, fanno peggio Parigi e Francoforte. Anche a Londra, il giorno dopo la sconfitta di Boris Johnson in Galles (la maggioranza pro-Brexit ai Comuni si riduce a due voti) l’indice scivola dell’1,9%. Si apprezza leggermente l’euro, a 1,109 su dollaro. Lievi guadagni anche sulla sterlina: +0,15% a 0,914.
Il rendimento del Bund tedesco tocca nuovi minimi storici a -0,48%, da -0,46% di ieri. Il Btp invece si indebolisce a1,59%, da 1,57% di ieri. Lo spread sale a 210 punti. Il Treasury Note a 10 anni, scommettendo su un nuovo taglio dei tassi, si apprezza all’1,84% di rendimento, da 2,03% di ieri.
Non sono incoraggianti i dati sull’economia italiana pubblicati oggi. Dopo il rimbalzo di maggio, la produzione industriale segna un nuovo calo a giugno, -0,2% mese su mese, dal +1% di maggio.
Il petrolio Wti rimbalza, dal -7% di ieri, a 54,8 dollari il barile, in rialzo dell’1,6%. Rallentano gli energetici: Saipem -3,5%, è entrata in un consorzio di imprese impegnate nella realizzazione di lavori nell’Artico, la società ha ricevuto una commessa da 2,2 miliardi di dollari. Eni -2%. Frena l’oro, salito ieri di oltre il 2%: 0,4% a 1.437 dollari.
La prospettiva di nuovi dazi sull’automotive colpisce al cuore il settore a quattro ruote:
- Pirelli -4%. Ieri sera il produttore di tyres ha tagliato le previsioni sui ricavi del 2019. Mediobanca taglia il rating da outperform a neutral: target price in discesa a 6 euro da 6,6
- Fiat Chrysler -4%. Le immatricolazioni in Italia ed in Francia sono state davvero deludenti.
- Cnh Industrial -5%, ha pubblicato i dati del trimestre, a livello operativo nessuna sorpresa.
- Ferrari -4,45%, pubblica oggi i dati del trimestre; confermati ma non alzati i target. Come si attendevano i mercati.
- Perde colpi anche Piaggio -3%, in luglio c’è stato un forte incremento delle immatricolazioni di mezzi a due ruote in Italia ed in Spagna.
Le sanzioni Usa alla Cina colpiscono anche Stm -5,5%. Giù pure Tim -2%: dai dati del trimestre emerge che il debito scende più del previsto.
Rallenta Salini -1,8% dopo che l’assemblea di CDP ha dato il via libera al Progetto Italia, partecipando all’aumento di capitale di 600 milioni di euro di Salini per 250 milioni di euro. La prossima settimana il Tribunale di Roma dovrebbe omologare il concordato su Astaldi , mentre l’approvazione dell’aumento di capitale in Salini potrebbe essere approvato dall’assemblea degli azionisti in autunno.
In forte calo Mediaset -2,3%: va a picco la raccolta pubblicitaria nel secondo trimestre.