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La guerra dei dazi e la caduta del petrolio pesano sulla Borsa

Piazza Affari chiude in rosso – Pesa nte il tonfo di Bper ma arretrano anche Moncler, Cnh , Fineco ed Eni – In controtendenza Pirelli, sulla scia dei conti semestrali, Fca, A2A e Ferragamo.

Cala pesantemente il petrolio, mentre si riaccende la guerra commerciale fra Usa e Cina e si raffreddano i mercati. Pechino risponde ai nuovi dazi di Washington per 16 miliardi di dollari con un’analoga misura sull’import americano, così Wall Street apre debole e la chiusura, per gli eurolistini è in calo. Francoforte – 0,12, Parigi -0,35%, Madrid -0,26%. In controtendenza Londra, +0,71%, con la sterlina ancora debole, che tocca lo 0,9 con l’euro.

Piazza Affari -0,29%, 21.790 punti, è penalizzata dal tonfo di Bper, -5,91%. Bene l’auto, con Pirelli +2,38%, Fiat +0,635 e Ferrari +0,7%. Chiude in rosso il mercato del debito, dopo il buon andamento della mattinata in scia all’intervista al Sole 24 ore del Ministro Giovanni Tria, che ritiene sostenibile la prossima manovra. In attesa del nuovo vertice di bilancio, previsto stasera alle 19, il premier Giuseppe Conte garantisce che “non esiste un piano A, B o C, ma una manovra unica sui cui il governo sta lavorando, nessun deragliamento o percorso parallelo”. Il rendimento del decennale italiano resta però poco lontano dalla soglia del 3%, al 2,91%, mentre lo spread con il Bund sale a 251.00 punti base, +1,83%.

Dal fronte macro, l’Ocse registra qualche segnale di frenata per l’area nel suo insieme, in particolare l’Eurozona è sulla via del rallentamento, mentre gli Usa restano in crescita. L’euro non riesce a invertire la rotta sul dollaro e il cambio resta in area 1,16.

Si sgonfia il petrolio, dopo due sedute in rialzo, poco incoraggiato anche dal dato settimanale delle scorte Usa, che risultano in calo in misura inferiore alle attese. Il Brent scende del 2,76%, a 72,59 dollari al barile. Il Wti perde il 3,01%, 68,09 dollari. Piatto l’oro in zona 1210 dollari l’oncia.

In Piazza Affari i titoli migliori di oggi, con Pirelli, sono A2a +1,55% e Ferragamo, +0,96%. Rimbalza Banco Bpm,+1,04%, dopo le recenti perdite. I titoli peggiori, dopo Bper, risultano Moncler -2,23%, Cnh -1,53%; Telecom -1,38%; Leonardo -1,27%.

Unicredit, all’indomani di un’ottima performance, cede lo 0,35%, mentre Société Générale abbassa il target price a 16,6 euro. Piatta Mediobanca -0,07%, su cui aleggia l’incognita del futuro comportamento della banca guidata da Jean Pierre Mustier, che solo a fine settembre deciderà se restare o uscire il patto di sindacato.

Fuori dal paniere principale Banca Carige cede il 2,13%, dopo il taglio del rating da parte di Moody’s. Poco mossa Mps, -0,08%, indifferente alle parole del ministro Tria, sul ritorno del controllo al mercato.

Boom di Zucchi +32,66% dopo aver annunciato una modifica dell’accordo di ristrutturazione del debito. Brillante Ima, +3,63%, con la crescita di ricavi e utili nel semestre e le buone previsioni per l’intero anno. Bene Gabetti, +4,25%, grazie all’uscita dalla black list della Consob. In luce Salini Impregilo, +3,94%, che sta negoziando la cessione delle attività negli Usa.

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