Si annuncia ad alta tensione l’Eurogruppo straordinario fissato per domani a Bruxelles. I ministri delle Finanze della zona euro dovranno discutere modalità, tempi e cifre del secondo piano di aiuti previsto per la Grecia. Nessuno nega ormai la necessità di un «salvataggio bis» per evitare il default, ma i dettagli restano da decidere. La Germania spinge perché anche i privati (e quindi banche, fondi pensione e assicurativi) partecipino all’operazione. La Bce, invece mette in guardia sui rischi di un coinvolgimento dei privati, per il quale vuole imporre paletti precisi. Intanto il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, non si oppone alla soluzione tedesca, purché non entri in rotta di collisione con la Bce. «La Grecia – ha dichiarato Juncker – ha bisogno di una ristrutturazione del debito soft, volontaria».