Riapertura all’insegna del Toro per i listini asiatici, in scia a Wall Street. Si registrano rialzi di poco inferiori al punto percentuale a Tokyo e Shanghai. Brilla a Seul Samsung +0,8% grazie ai buoni dati di vendita degli smartphone. Salgono anche Sidney e Mumbai in attesa delle decisioni delle banche centrali sui tassi.
Wall Street ha già assorbito la delusione per i dati inferiori alle previsioni dei nuovi posti di lavoro creati a marzo: dopo un avvio negativo, l’S&P 500 e il Dow Jones hanno chiuso a +0,7%, il Nasdaq + 0,6%.
La performance più brillante l’ha realizzata Tesla (+7%): nel primo trimestre sono state vendite 10,050 vetture elettriche, nuovo record assoluto. Il settore più vivace è quello delle utilities, il meno sensibile alle oscillazioni del dollaro, seguito dal settore energia. Il peggiore è quello dei titoli del trasporto aereo.
Forte ripresa delle quotazioni del petrolio: Brent oltre i 57 dollari, Wti a 51,71% con balzi superiori al 5%. L’affetto dell’accordo con Teheran è stato di breve durata. Il cross euro/dollaro è a quota 1,1035.
I mercati scommettono che il trend al rialzo del dollaro sia destinato a continuare: a fine marzo i contratti long sul dollaro erano 226.500, al massimo storico. Un report di Goldman Sachs dà per scontato che i tassi non saliranno a giugno e nemmeno ad ottobre. Anche Bill Dudley, un veterano della Fed, ha di nuovo ribadito il monito che, prima di alzare i tassi, la Fed valuterà ogni dettaglio. Altre indicazioni arriveranno domani sera, con la pubblicazione dei verbali della Fed.
LE TRIMESTRALI USA STAVOLTA FANNO PAURA
Ma da domani l’attenzione degli operatori si sposterà sulla campagna delle trimestrali Usa, che prenderà il via con i conti di Alcoa, il colosso dell’alluminio che per tradizione inaugura la sfilata delle Corporation. C’è molta attesa per verificare l’impatto del dollaro forte sui profitti delle società Usa.
Quattro società su cinque hanno preannunciato utili in calo, per effetto soprattutto dei minori profitti dalle attività estere dovuti al cambio. A compensare il pessimismo, dicono gli ottimisti, c‘è la considerazione che i prezzi di Wall Street già incorporano le notizie negative.
ATENE DA’ GARANZIE AL FMI. MA BUSSA A MOSCA
In Europa, archiviato un eccellente primo trimestre per i mercati azionari e del debito, entra nella sua fase cruciale la questione greca. La diplomazia di Atene è in pieno movimento. Il ministro delle Finanze Yannis Varoufakis, in missione a Washington, ha garantito a Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario, che Il Paese farà onore al debito di 456 milioni che il Paese deve restituire al Fmi. Ma se venerdì la Grecia salderà il suo debito, nelle casse pubbliche non resteranno più di 300 milioni (contro 20 miliardi da rimborsare entro il 2015), insufficienti a pagare gli stipendi degli statali.
In questa cornice stamane Alexis Tsipras farà visita a Vladimir Putin, tanto per sottolineare che Atene può rivolgersi a Mosca per ottenere i quattrini necessari, nel caso di un no della Ue. Sempre domani a Bruxelles continueranno i lavori dell’Euro working group, cui partecipano i vice ministri delle Finanze della zona euro. Il meeting servirà a preparare l’incontro dei ministri delle Finanze chiamati a decidere se i piani presentati dal governo Tsipras offriranno sufficienti garanzie per nuovi prestiti ad Atene, che sta ormai esaurendo la liquidità.
ITALIA, AL VIA LA MANOVRA. OGGI L’OFFERTA BOT
Entra nel vivo la manovra economica. Oggi all’esame del consiglio dei ministri ci sarà il documento di economia e finanza 2015 ch aggiorna tra l’altro il quadro di finanza pubblica. Sul fronte macro, l’appuntamento più importante è la pubblicazione dell’indice Pmi servizi nell’area euro. Stasera il Tesoro comunicherà l’ammontare dell’asta Bot di venerdì.
ANSALDO “GIAPPONESE” NEL PANIERE FTSE-MIB. TAMBURI TRA LE MEDIUM CAP
Staffetta nel paniere Ftse-Mib. Scompare Gtech che da stamane, dopo la fusione con l’americana Igt, sarà trattata a Wall Street. Gli azionisti della newco che ha preso il nome di International Game Technology riceveranno una azione della nuova società in cambio di un titolo Gtech. Prende il suo posto Ansaldo Sts, ormai avviata a lasciare la scuderia Finmeccanica dopo l’acquisto da parte dei giapponesi di Hitachi. Al posto della società genovese entra nel paniere delle medium cap la Tip di Gianni Tamburi.
BANCHE, IN VISTA REQUISITI PIU’ STRETTI SUL CAPITALE
Secondo il Financial Times la Comunità europea si accinge a render più stretti i parametri di valutazione del core capital. In particolare, potrebbero non essere più giudicati idonei i crediti fiscali degli istituti, una voce importante anche per le banche italiane.
Test in Piazza Affari per le banche dopo le pagelle di Fitch. L’esame più impegnativo tocca a Ubi: l’agenzia ha abbassato i rating a lungo termine da BBB+ a BBB ma ha alzato l’outlook da negativo a stabile. La ragione del taglio è legata ai crediti deteriorati che hanno superato la soglia di guardia. L’agenzia però riconosce “la solida capitalizzazione, la stabile posizione di liquidità e il contenuto profilo di rischio dell’istituto.
Invariato sempre secondo Fitch invece il rating di Intesa a BBB+. L’istituto ha incassato anche la conferma del rating A, outlook stabile (da negative) a lungo termine da parte dell’agenzia Dbrs. Voto BBB+ anche per Unicredit che ha annunciato un aumento di capitale per 250 per la controllata Ucraina. Voto tripla B, con outlook negativo, per Banca Monte Paschi.
VIVENDI , IN ATTESA DI TELECOM, COMPRA DAILYMOTION
In attesa dello sbarco nel capitale di Telecom Italia da parte di Vivendi, Vincent Bolloré presidente del colosso francese dei media, continua a rafforzare la sua quota in quello che diventerà uno dei maggiori azionisti del gruppo italiano delle tlc. Il finanziere bretone è salito in un mese dal 5 al 12,01% nella holding che presto, incassati i quattrini per la cessione di Sfr e di Gvt, disporrà di 10 milioni cash. Vivendi ha già cominciato a fare shopping: la prima operazione, maturata a Pasquetta, riguarda l’acquisto della piattaforma di video sharing Dailymotion, di proprietà di Orange.
Sul fronte di Telecom, in attesa dell’arrivo tra i soci del colosso multimediale, le attenzioni di Marco Patuano e Giuseppe Recchi sono rivolte al prossimo via libera al piano governativo per la banda ultralarga. Telecom Italia punta a portare direttamente la fibra fino alle case nelle 40 città che potrebbero rendere di più in termini di redditività. Vodafone al contrario ha scelto la strada di un accordo con Metroweb Sviluppo (società controllata dai fondi F2i e Fondo strategico italiano). La stessa Metroweb, controllante di Metroweb Sviluppo, ha appena presentato al ministero dello Sviluppo il piano non vincolante per cablare l’Italia con un investimento nell’ordine di 4,5 miliardi. Secondo il presidente della Cdp Franco Bassanini i 500 milioni previsti dal piano Telecom non sono a sufficienti a garantire la copertura delle 40 grandi città.
Sotto i riflettori anche Ei Towers, dopo lo stop della Consob all’Opas che non può essere approvata alla luce della decisione del governo di mantenere Rai Way sotto il controllo pubblico. La controllata di Mediaset ha dieci giorni di tempo per rivedere i termini della sua offerta.
DIVIDENDI SUPER: ENI LA PIU’ GENEROSA DAVANTI A UNIPOLSAI
L’attenzione del mercato sarà rivolta anche alla galassia Benetton dopo la cessione della maggioranza di Wdf. “Edizione holding – ha dichiarato il vicepresidente Gianni Mion – non ha ancora deciso come utilizzare le risorse ricavate dalla cessione”. Lo steso Mion ha aggiunto che “non ci saranno operazioni straordinarie su Autogrill prima del 2016”.
Nonostante il prossimo taglio del dividendo, Eni può contare ancora sulla cedola più generosa: il cane a sei zampe, infatti, ai prezzi pre-pasquali garantisce uno yield estremamente attraente, pari al 6,97% (comprensivo dell’acconto già versato nello scorso ottobre).
Di tutto rispetto anche il dividendo di UnipolSai, pari al 6,5%. Cedola eccellente anche per Terna, tra il 5 ed il 5,5% se si considera l’acconto.