Condividi

La Grecia non affonda le Borse: Piazza Affari limita i danni (-0,5%) e i petroliferi risorgono

Borse deboli ma la Grecia non fa disastri – Su Piazza Affari (-0,5%) pesano di più le perdite di Telecom Italia, legate alle vendite di Fossati e alla ricerca di nuovi soci, e dell’Enel, colpita dai conti 2014 e dalle voci sulla prossima cessione del 5% – Riprendono quota Eni, Saipem e Tenaris ma anche Finmeccanica

La Grecia non affonda le Borse: Piazza Affari limita i danni (-0,5%) e i petroliferi risorgono

Chiusura in rosso ma in recupero per le Borse europee, nonostante le tensioni sulla Grecia. Giovano sia il rimbalzo del greggio che le stime sulla ripresa europea: nel 2015, per la prima volta da otto anni, tutti i Paesi dell’eurozona registreranno un pil positivo. L’indice Ftse Mib accusa un ribasso dello 0,59%. Peggio Madrid -0,80%. Quasi invariate Parigi +0,02% e Londra +0,03%. Francoforte perde lo 0,18%. Nuova frana della borsa di Atene -3,37%.

Il rendimento dei titoli di Stato ellenici a due anni è salito al 18%.  I mercati hanno reagito al ribasso alla decisione della Bce di non accettare più titoli di Stato di Atene a garanzia per i finanziamenti delle banche del Paese. E non ha giovato la chiusura secca di Wolfgang Schaeuble dopo l’incontro con il ministro greco (“su una cosa siamo d’accordo: non siamo d’accordo su nulla”). Ma a consentire un recupero nel finale ci ha pensato una notizia di Die Welt: la Bce consentirà alla Banca Nazionale di agire fino a 60 milioni di prestiti di emergenza agli istituti, nell’ambito dell’Ela.

 I Btp chiudono in lieve calo: spread a 119 pb, rendimento del decennale 1,553%. Riscossa dell’euro che risale sopra quota 1,14 nei confronti del dollaro. Continua l’altalena del petrolio: il Wti oggi accelera al rialzo a 50,6 dollari al barile (+5%) favorendo l’ascesa di Wall Street. L’indice S&P500 guadagna lo 0,7%, stessa variazione per il Dow Jones, mentre il Nasdaq è in rialzo dello 0,6%. Si mettono in luce Chevron ed Exxon Mobil con un rialzo superiore all’1%. Halliburton +2%.

Anche a Piazza Affari i titoli energetici hanno permesso al listino di contenere i danni: Tenaris +1,91%, Saipem +2,28%.
Avanza Eni +1,7% favorita dalle indiscrezioni sul progetto, elaborato con la consulenza di Goldman Sachs, di scorporare le attività Gas & Power per poi procedere ad una quotazione separata. Giornata negativa invece per Enel -3% dopo la pubblicazione dei conti e le voci sulla prossima cessione del 5%. Il gruppo, comunque, ha presentato conti in linea con le previsioni in materia di ebitda e ricavi. L’indebitamento (38 miliardi) è sceso più del previsto. Arretra anche Enel Green Power -2,9%. Male Telecom Italia -3,54% contro un calo assai più modesto dell’indice di settore europeo (-0,39%): pesa la discesa della Findim di Fossati  in un settore europeo .

Negativi anche i bancari sotto pressione per i conti negativi di Bnp Paribas. Tra le Popolari lieve ribasso per Bpm e Banco Popolare. Fa peggio Ubi -1,39% per nuove indiscrezioni su possibile merger con Mps -1,6%. 

 Arretra Yoox -2,1% dopo i conti preliminari del 2014 per i timori sulle conseguenze del calo del rublo sui ricavi: JP Morgan ha tagliato il target price a 23 euro da 24 con giudizio ‘overweight’.  Di rilievo, infine, la performance positiva di Finmeccanica +1,7%.

Commenta