Un siluro da Atene affossa i mercati europei. Torna l’incubo del Grexit, amplificato dal taglio delle stime della Commissione Europea sulla Grecia. Wolfgang Schaeuble, pur smentendo l’ultimatum del Fmi riportato dal Financial Times, ha ripetuto di “credere poco” ad un’intesa con Atene. Anche il ministro delle Fianze greco, Yanis Varoufakis, ha detto che non ci sarà alcun accordo prima dell’Eurogruppo dell’11 maggio.
Un’altra tegola arriva dagli Usa: la bilancia commerciale segnala il dato peggiore degli ultimi sei anni e gli economisti temono che i dati rivisti del Pil del primo trimestre possano segnalare che la locomotiva Usa è tornata in terreno negativo.
La Borsa americana ha aperto in lieve ribasso: indice S&P500 -0,1%, indice Dow Jones -0,1%, indice NASDAQ -0,2%.
La tempesta greca ha provocato una chiusura in forte ribasso a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib arretra del 2,76%, a quota 22.576 punti. Di poco inferiore la discesa di Madrid (-2,74%) e di Francoforte (-2,51%). Parigi -2,12%. Londra, ormai alla vigilia del voto, perde lo 0,84%.
Drammatica la pioggia di vendite sul mercato del debito. Il rendimento del Btp a 10 anni è salito a 1,78% da 1,55% di questa mattina, lo spread si è allargato a 127 (+20 punti base). Valori allineati a quelli dei Bonos spagnoli. Il titolo di Stato decennale greco rende il 10,95% dal 10,34% di ieri.
Il cambio euro/dollaro è indicato a 1,117, da 1,111 di questa mattina.
Chiudono in terreno negativo i bancari: Unicredit perde il 3,70% e Intesa scende del 3,21%. In controtendenza Monte Paschi (+4,59 a 0,58 euro), su volumi molto elevati.
Giornata negativa per Generali (-3,32%), downgradata da Barclays a Equal Weight da Overweight. UnipolSai (-4,89%) non se la passa meglio.
Drammatica anche la discesa di Luxottica (-4,2%), che ieri sera ha annunciato risultati del primo trimestre. Nel lusso scendono anche Moncler (-2,5%) e Tod’s (-2,2%).
Pesante arretramento di Telecom Italia (-4,41%) e Mediaset (-4,68%). StM guida la discesa dei titoli industriali con un ribasso del 3,6%.
Tiene FiatChrysler (-0,45%), aiutata dalla forte crescita delle vendite di auto in Italia ad aprile.