Tre giorni fantastici dall’11 al 13 giugno per la grande cucina italiana, quella dei più importanti chef stellati del nostro paese che hanno portato la cultura gastronomica italiana nel mondo e quella delle giovani promesse, degli chef talentuosi che stellati ancora non lo sono ma che su quella strada sono indirizzati. Ritorna, dopo tre anni forzata chiusura causa pandemia, “Festa a Vico” la più importante manifestazione gastronomica italiana che Gennaro Esposito chef due stelle Michelin di fama internazionale volle 20 anni, fa quando la grande cucina italiana non aveva ancora invaso tutti i canali televisivi, radiofonici, e le pagine dei media e il mondo del web, per promuovere il concetto di una autenticità della cucina italiana di alto livello. La chiamò giustamente “Festa” perché in realtà quello che si è realizzato in questi venti anni a Vico Equense ridente paese natale di Gennaro Esposito chef e patron del celebrato ristorante Torre del saracino, non è una competizione e non è sfida fra giganti della cucina. E’ un qualcosa di assolutamente innovativo: i grandi chef italiani stellati e non, arrivano da tutto il paese nella cittadina della costiera sorrentina per incontrare il pubblico, per parlare delle proprie ricette, per spiegare piccoli e grandi segreti dei fornelli al pubblico di appassionati di alta gastronomia organizzando cucine mobili per le strade del paese dando la possibilità alla gente che non può permettersi in alcuni casi di varcare la soglia di un ristorante stellato di conoscere da vicino, di farmi familiarizzare con i loro grandi miti di assaggiare le loro specialità.
Per il pubblico la grande occasione di conoscere da vicino e vedere all’opera i più grandi e celebrati chef stellati d’Italia
Una festa vera e propria festa della cucina – e mai titolo fu più appropriato – in un mix unico di cultura gastronomica, storia di ricette, esaltazione dei prodotti del territorio della materia prima con un plus che non ha riscontro in nessuna altra manifestazione di questo tipo: tutto il ricavato delle vendite dei tagliandi per partecipare agli eventi esclusivi ad alto livello, il Cammino di Seiano, chef stellati che si esprimono in street food “a tema” in una location mozzafiato come quella della Marina di Seiano e la Cena delle Stelle, presso il ristorante Pizza a Metro, con il top degli chef stellati italiani, va in beneficenza. E per avere un’idea della solidarietà che questa Festa ha saputo sviluppare basta ricordare che finora la manifestazione di Gennaro Esposito nata nel 2003 come atto di omaggio dello chef alla sua terra natia sposando una causa benefica unendo amatori cultori appassionati del gusto e dello stare insieme per stringere legami autentici e duraturi, ha raccolto un milione di euro destinati per lo più a finanziare apparecchiature sanitarie per ospedali dei bambini.
La novità di quest’anno oltre agli chef anche produttori e artigiani con prodotti pregiati del territorio
Il ritorno della manifestazione è stato preannunciato dallo chef campano al Mercato agroalimentare di Milano, una scelta non casuale perché quest’anno il tema caratterizzante della manifestazione sarà quello della Rinascita intesa anche come ritorno alle origini alla materia prima da cui nasce tutto. L’importanza della salvaguardia della filiera alimentare italiana verrà esaltata dando spazio particolare ai produttori e agli artigiani. Il programma di quest’anno prevede infatti tre nuovi appuntamenti: domenica mattina vedrà la presenza lungo il percorso dei negozi nel centro storico del paese di oltre 50 artigiani con la possibilità di assaggiare i prodotti del territorio. Lunedì mattina chef giornalisti e produttori si ritroveranno al cinema teatro per una serie di incontri con il pubblico. Martedì la festa si trasferisce a Vivara isoletta pressoché disabitata al largo di Procida dove 8 giovani chef prepareranno il pranzo in uno scenario mozzafiato. Restano immutati i grandi eventi di beneficenza,
Food di alto livello ma anche solidarietà: in venti anni raccolti un milione di euro per beneficenza
“La nostra è una Festa insolente, perché spontanea – ha spiegato lo chef nella conferenza stampa di presentazione al Mercato Agroalimentare di Milano – per questo siamo qui, perché serve più autenticità nella nostra narrazione. Non siamo in salotto istituzionale perché dobbiamo riavvicinarci alla sostanza. Per me il mercato è da sempre fonte di grande ispirazione: da qui nascono le idee che poi finiscono nel piatto. Anche la nostra Festa a Vico è così: un momento di cultura e di incontro. Che parla delle nostre eccellenze, delle nostre tradizioni. La città si trasforma per tre giorni un enorme ristorante con chef da tutta Italia e con i negozi trasformati in botteghe del sapore“. E Giancarlo Morelli, enfant prodige, chef pluripremiato, imprenditore della ristorazione, stella Michelin aggiunge: “Questa è l’unica manifestazione che unisce e non divide. Nata da una tavolata di amici. Oggi è un riconoscimento alla gastronomia italiana. È il momento in cui si stringono amicizie e si trovano forze per continuare a fare”.