Giornata di cedole a Piazza Affari. Oggi le società quotate a Milano distribuiranno dividendi per complessivi sette miliardi di euro, una cifra che da sola vale un ribasso dell’1,45% per la Borsa italiana.
A chi si chiedeva se quei soldi sarebbero rientrati subito nel listino, gli investitori hanno dato una risposta chiara: a circa un’ora e mezza dall’apertura, il Ftse Mib crolla già di circa tre punti percentuali. Diversi i big in caduta libera: Mediolanum (-4,01%), Generali (-3,40%), Snam (-3,38%), Intesa Sanpaolo (-3,18%), Unicredit (-3,53%), Eni (-3,11%).
Lo stacco delle cedole riguarda quasi la metà del paniere principale (19 società su 40), mentre sull’intero listino sono coinvolte in tutto 47 quotate. Le 19 blue chip distribuiranno stamane 6,4 miliardi ai soci, cifra cui vanno aggiunti la cedola di Tenaris (non conteggiata perché società estera) e il dividendo scrip di Unicredit pagato in azioni. Il monte dividendi complessivo arriva a superare i sette miliardi se si tiene conto anche delle cedole staccate dalle small e medium caps.
Ecco la lista delle principali società quotate con i relativi dividendi in pagamento:
– Atlantia (che paga un saldo di 0,391 euro, su un totale dividendo relativo all’esercizio 2013 di 0,746 euro per azione)
– Azimut (0,7 euro)
– Buzzi Unicem (0,05 euro su ordinarie e risparmio)
– Campari (0,08 euro)
– Eni (0,55 euro su 1,1)
– Enel green power (0,032 euro)
– Generali (0,45 euro)
– Gtech (0,75 euro)
– Intesa Sanpaolo (0,05 euro)
– Luxottica (0,65 euro)
– Mediolanum (0,15 euro su 0,25)
– Salvatore Ferragamo (0,4 euro)
– Saipem (0,05 euro sulle risparmio)
– Snam (0,15 euro su 0,25)
– Tenaris (0,218 dollari su 0,43 dollari)
– Tod’s (2,7 euro)
– Ubi Banca (0,06 euro)
– Unicredit (0,1 euro)
– UnipolSai (0,19559 euro).
