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La Germania raffredda gli entusiasmi in Borsa: Piazza Affari in rosso. Male anche Wall Street

Schauble ammette che al vertice europeo del 23 ottobre non si arriverà a una decisione finale sulla crisi del debito nell’Eurozona – Anche la Merkel mette le mani avanti – E così i listini europei affondano e l’apertura in rosso di Wall Street non aiuta – Male i bancari e Bpm pesante – Diasorin paga revisione delle stime

La Germania raffredda gli entusiasmi in Borsa: Piazza Affari in rosso. Male anche Wall Street

LA GERMANIA RAFFREDA ATTESE PER IL PIANO DEL 23 OTTOBRE
GRECIA, SI LAVORA SU UN TAGLIO DEL 50% SUI CREDITI DELLE BANCHE

Le Borse europee tornano nervose: prima riducono i rialzi (arrivati al 2% nella mattinata) e poi passano in territorio negativo oscillando intorno alla parità. Il Ftse Mib scende dello 0,19%, il Cac dello 0,06% e il Dax dello 0,67% mentre il Ftse 100 resiste in rialzo dello 0,27%. La reazione è legata alle dichiarazioni del ministro delle Finanza della Germania, Wolfgang Schäuble: il 23 ottobre non arriverà una decisione finale sul programma di salvataggio dell’Eurozona. Anche la Cancelliera Angela Merkel ci ha messo del suo definendo un “sogno impossibile” sperare che il prossimo meeting europeo possa portare a un accordo che risolta tutti i problemi della crisi del debito.

Risale anche lo spread tra Btp e bund a quota 360 da 350. In mattinata gli umori dei listini sono stati sostenuti dalle attese che l’Europa riesca a mettere a punto velocemente un piano concreto per affrontare la crisi dopo l’ultimatum arrivato dal G20. Non è più ammesso alcun rinvio, hanno ripetuto i rappresentanti di Usa, Gran Bretagna e Canada: i piani per il rafforzamento del sistema bancario e per il risanamento del debito sovrano dovranno essere pronti per il vertice europeo di domenica 23 ottobre per poi passare al vaglio del G 20 del 3-4 novembre a Cannes.

Sul tavolo la ricapitalizzazione delle banche (50 sono quelle di rilevanza sistemica individuate dal G20), l’ampliamento e il ruolo del fondo salva Stati Efsf (che al momento ha una potenza di circa 440 miliardi) e il piano per evitare il default della Grecia. Su questo fronte l’orientamento emerso da Francia e Germania è quello di aumentare la quota a carico dei privati, ossia le banche, il famoso haircut (taglio) sui crediti che potrebbe arrivare al 50% dal 21% iniziale. Per convincere le banche ad accettare un taglio di tale entità il governo tedesco si starebbe servendo della mediazione dell’amministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann, secondo quanto riferisce il tabloid Bild.

BUNDESBANK, PEGGIORANO LE PROSPETTIVE DI CRESCITA
CORRE PHILIPS DOPO L’ANNUNCIO DEI TAGLI

L’euro, dopo essere salito venerdì a ridosso di 1,39 sul dollaro, si indebolisce a 1,384 Il petrolio è in rialzo sul mercato elettronico di New York a 87,71 dollari al barile. Arrivano però nuovi timori sul fronte della ripresa economica: nel suo bollettino mensile la Bundesbank afferma ”Le prospettive di crescita della Germania sono peggiorate con le imprese che tagliano le proprie stime e con gli ordini dall’estero in calo”. Dagli Stati Uniti sono attesi nel primo pomeriggio i seguenti dati macroeconomci: alle 14.30 il dato della Fed di New York sul settore manifatturiero per ottobre e alle 15.15 la produzione industriale mese su mese relativa a settembre. In evidenza è oggi Philips che corre dopo risultati trimestrali sopra le attese e l’annuncio di tagli per 4.500 posti a causa di margini scesi del 50% rispetto a un anno fa. Bene anche le Borse asiatiche (Tokyo + 1,5%, ma precipita il produttore di macchine fotografiche Olympus) e anche i futures Usa sono in positivo.

PER SAIPEM CONTRATTI PER 1,5 MILIARDI DI DOLLARI
BANKITALIA IMPONE MODIFICHE ALLA GOVERNANCE DELLA BPM

A Piazza Affari corre Saipem (4,89%) che ha portato a casa nuovi contratti per 1,5 miliardi di dollari e Tenaris (+3,68%). Decisi rialzi anche per Buzzi Unicem (+3,14%) e Pirelli (+2,81%). Bene Mediaset (+2%) sugli sviluppi della vicenda Endemol. In verde anche le banche con Banco Popolare che sale del 2,2% mentre Unicredit ha ridotto il rialzo del 3% e viaggia attorno a +1,16%. Intesa sale dell’1,2% mentre Banca Popolare di Milano si muove in controtendenza con un calo del 2,12% dopo che Bankitalia ha approvato il nuovo statuto ma ha imposto alcune modifiche alla governance tra cui l’aumento delle deleghe di voto da tre a cinque e l’eliminazione per il consiglio di gestione dell’obbligo di attenersi ai pareri vincolanti del consiglio di sorveglianza su alcune materie.

Ha chiesto anche il “diritto di veto” per i rappresentanti degli investitori istituzionali nella nomina dei membri del consiglio di gestione. Piazza Meda entra nella settimana calda prima dell’assemblea di sabato 22 ottobre per la nomina del nuovo consiglio di Sorveglianza: domani si svolge il cda dedicato al dossier “carriere facili”, in particolare sulla documentazione che Bpm deve presentare su richiesta della Consob riguardo alle nomine avvenute negli ultimi 5 anni.

DIASORIN PAGA LA REVISIONE DELLE STIME
MAFFEI SOSPESE IN ATTESA DI COMUNICATO

Crolla Diasorin del 7,7% dopo la revisione al ribasso delle stime sul 2011. Tra i maggiori cali anche Lottomatica (-1,08%) Prysmian (-0,97%) e Campari (-0, 72%). Borsa Italiana ha poi comunicato che le azioni ordinarie Gruppo Minerali Maffei sono sospese dalle negoziazioni per la seduta odierna in attesa di comunicato.

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