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La galassia Agnelli affonda Piazza Affari e lo spread corre

Dopo un giorno di respiro Piazza Affari chiude nuovamente in rosso, -1,33%, 19.455 punti, zavorrata dalla galassia Agnelli, con Fca in fondo al listino -4,19%. Lo spread risale oltre quota 300, al massimo dal 2013, mentre lo Spiegel, citando il commissario Günther Oettinger, scrive che domani o al più tardi venerdì arriverà da Bruxelles una lettera di bocciatura sulla manovra economica 2019. Lo stesso Ottinger modifica le dichiarazioni con un tweet, ma il nervosismo si riflette sul secondario: il rendimento del decennale italiano risale al 3,55% e il differenziale con il Bund s’impenna del 4,54% portandosi a 308.40 punti base.

La volatilità permane anche sugli altri listini del Vecchio Continente, contagiati nel pomeriggio dalle perdite di Wall Street, negativa dopo il toro scatenato di ieri: Francoforte -0,52%; Parigi -0,54%; Madrid -0,8%; Londra -0,08%; Zurigo -0,4%. I listini americani si muovono fra il rally di Netflix, dopo l’ottima trimestrale e un numero di nuovi abbonati nettamente superiore alle previsioni, e il pesante calo di Ibm in seguito ai conti. L’attenzione degli investitori è rivolta anche ai verbali della riunione di settembre della Fed, che verranno pubblicati alle 20 (ora italiana). Per Donald Trump la banca centrale è la minaccia più grave per l’economia Usa. Si ricorda che nell’ultima riunione la Federal Reserve alzò i tassi di 25 punti base al 2-2,25% e segnalò un’altra stretta a dicembre e tre nel 2019.

Pesa sui mercati la debolezza del petrolio, dopo il dato sulle scorte settimanali Usa, molto superiori alle attese. Il Brent perde il 2,16% e scende a 79,29 dollari al barile; il Wti arretra del 2% e si porta a 69,95 dollari al barile. Stabile l’oro, intorno ai 1227 dollari l’oncia.

L’euro s’indebolisce sul dollaro e il cambio si muove in area 1,154.

In Piazza Affari la galassia Agnelli registra importanti perdite: Fca, Cnh, -4,1%; Exor -3,6%; Ferrari -3,36%. Il settore risulta sotto pressione in tutta Europa dopo una nota di Goldman Sachs, che vede un terzo trimestre debole e possibili revisioni al ribasso delle stime da parte dei fornitori. Si fa sentire anche il dato negativo sulle immatricolazioni a settembre.

Male Finecobank, -3,53%. I titoli migliori del Ftse Mib sono Campari, +1,61%; Brembo +1,07%; Stm +0,81%; Moncler +0,48%: Unicredit +0,32%.

Fuori dal listino principale Astaldi, -5,59%, vive una seduta sull’ottovolante, nel giorno del via libera al concordato da parte del tribunale di Roma.

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