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La Fiorentina stende l’Inter (3-0) e conquista il quarto posto: sorride il Napoli ma non la Juve che oggi deve rispondere a Como

Colpo grosso della Fiorentina che rivoluziona i vertici della classifica regalando il primato solitario al Napoli ma sconvolgendo la corsa alla Champions dove la Juve si trova scavalcata dalla Lazio e dai viola ed è chiamata a rispondere subito stasera a Como

La Fiorentina stende l’Inter (3-0) e conquista il quarto posto: sorride il Napoli ma non la Juve che oggi deve rispondere a Como

Uragano viola sull’Inter. E sul campionato, visto che ora la classifica assume contorni molto diversi, sia in chiave scudetto che Champions. Il 3-0 della Fiorentina sull’Inter certifica il primato del Napoli, ora reale a tutti gli effetti: Conte non dovrà più guardare l’asterisco, ma solo godersi il +3 in classifica. Ma il tonfo degli uomini di Inzaghi ha effetti anche sulla corsa al quarto posto, con Palladino che aggancia Baroni e costringe le rivali a rispondere presente. La prima, in ordine di tempo, sarà la Juventus, di scena stasera (ore 20:45) nell’anticipo della 24° giornata sul campo del Como. Thiago Motta, reduce dal 4-1 sull’Empoli, dovrà vincere a tutti i costi, pena rischiare di allontanarsi pericolosamente dalla zona Champions.

Fiorentina – Inter 3-0: Ranieri e “super Kean” trionfano su un’Inter irriconoscibile

Il recupero tra Fiorentina e Inter, prosecuzione della sfida interrotta il 1 dicembre per il malore di Bove, si è rivelato un capolavoro viola, ma allo stesso tempo un vero e proprio disastro nerazzurro. Prestazione magistrale per gli uomini di Palladino, trascinati da un Kean in una forma strepitosa, mentre l’Inter, campione in carica, è affondata senza riuscire a risalire in superficie. I nerazzurri, che avrebbero dovuto vincere per agganciare il Napoli in vetta, sono usciti dal Franchi con le ossa rotte, oltre che con la preoccupazione di dover rigiocare contro gli stessi avversari già lunedì prossimo, seppur nel catino amico di San Siro. Inzaghi, dopo il pareggio nel derby, deve fare i conti con un’altra frenata, questa volta molto più preoccupante: perdere 3-0, per giunta senza lottare, non fa bene né alla classifica né all’umore dell’ambiente. Rispetto al derby l’Inter è scesa in campo con alcune modifiche, affidandosi a Bisseck e Carlos Augusto, con Dimarco e Barella in panchina. La Fiorentina, priva dei nuovi acquisti per questioni regolamentari (potevano giocare solo quelli che erano già sotto contratto il 1 dicembre) e con Gudmundsson limitato dall’influenza, ha optato per un 5-3-1-1, con Beltran a supporto di Kean. Inizialmente, l’Inter sembrava prendere il controllo del gioco, con Lautaro e Bastoni che provavano a minacciare la difesa viola, trovando però un attentissimo De Gea. Man mano che la partita proseguiva, la Fiorentina riusciva a trovare il giusto assetto difensivo, aumentando l’autostima e dando vita a pericolose ripartenze. Nel primo tempo, le occasioni più pericolose erano tutte per la Fiorentina, con Kean che colpiva il palo e Dodo a sprecare un’ottima occasione in contropiede. La musica non è cambiata neanche nella ripresa, con l’Inter lenta e prevedibile, incapace di reagire: e così la Fiorentina colpiva due volte in pochi minuti, prima con Ranieri (59’), poi con Kean (68’). Inzaghi tentava il tutto per tutto inserendo Arnautovic, Dimarco e Barella, ma i suoi non riuscivano mai a trovare la scintilla giusta, conditio sine qua non per riaprire la contesa. Anzi era la Fiorentina a trovare nuovamente il gol con Kean che siglava la doppietta personale (89’), infliggendo un danno pesantissimo alla corazzata-Inzaghi. Che da ieri, numeri alla mano, non è più padrona del proprio destino, avendo lasciato al Napoli lo scettro del potere, quasi senza capire perché.

Inzaghi: “Sconfitta meritata, mi assumo tutte le responsabilità”

“La sconfitta è meritata e io sono il primo responsabile – ha ammesso Inzaghi senza mezzi termini -. Nel primo tempo abbiamo fatto male, nella ripresa anche peggio. Non abbiamo messo in campo nulla di corsa, aggressività e determinazione. La Fiorentina è stata molto brava e noi torniamo a casa arrabbiati. Questo gruppo era quattro mesi e mezzo che non perdeva, ma ora è arrivato questo Ko che analizzeremo. Ripartiremo nuovamente lunedì con la Fiorentina, ma non è il momento di fare tabelle, bensì di lavorare per capire e migliorare. Abbiamo affrontato una squadra che arrivava sulla palla prima di noi e ci credeva di più. Nel primo tempo c’erano state avvisaglie, ma nonostante questo nella ripresa abbiamo fatto peggio. Ora cerchiamo di capire perché, questa è una sconfitta che rallenta il nostro percorso”.

Palladino: “Serata magica, è stato tutto perfetto”

“È stata una serata perfetta, magica, sotto tutti i punti di vista – ha esultato Palladino -. Eravamo in emergenza totale, ogni giorno perdevamo un giocatore: Gudmundsson con la febbre, Adli con una distorsione… Nella difficoltà si vede la forza e la determinazione di questo gruppo. È stato tutto perfetto, abbiamo fatto un ottimo piano gara, i ragazzi sono stati esemplari sotto tutti i punti di vista, anche con gente adattata e fuori ruolo. La vittoria non ci deve esaltare troppo, ci dà consapevolezza e ci fa capire che questo è un gruppo di grandi valori umani, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Chiunque va in campo sa cosa fare, hanno autostima e valori, difendevano come animali e attaccavano tutti forte. Siamo un grande gruppo. Dodò dice che possiamo arrivare in Champions? Sono felice che i ragazzi abbiano questa voglia e questa ambizione, ma bisogna continuare a lavorare e recuperare energie, perché lunedì ci aspetta una partita ancora più difficile di questa”.

Como – Juventus (ore 20:45, Dazn e Sky)

Neanche il tempo di archiviare il match di Firenze ed è già 24° giornata: a dare il via alle danze saranno Como e Juventus, impegnate nell’anticipo del Sinigaglia. Per i bianconeri si tratta di un esame importante, sia per la classifica (la zona Champions dista sempre 2 punti, ma oltre alla Lazio c’è pure la Fiorentina) che per il morale, visto che martedì ci sarà la delicata trasferta di Eindhoven. La vittoria sull’Empoli ha riportato un po’ di entusiasmo nell’ambiente, ma ora c’è bisogno di continuità, pena complicarsi la vita nella corsa al quarto posto. Thiago Motta lo sa bene, ragion per cui potrebbe confermare la formazione di domenica scorsa, Kolo Muani in primis. Il francese, arrivato in prestito dal PSG, ha già conquistato tutti a suon di gol (tre nelle prime due gare in maglia bianconera, meglio di chiunque altro prima di lui). Nessuno mai nella storia della Juve, infatti, aveva segnato così tanto arrivando a gennaio: nel 2011 Matri si era fermato a due, mentre nel 2022 Vlahovic ne aveva realizzato uno. In passato, giocatori come Borriello (2012) ed Esnaider (1999) si erano limitati agli assist, mentre a Osvaldo (2014), Anelka (2013), Toni (2011), Paolucci (2010) e Henry (1999) non erano riusciti nemmeno quelli. Se Kolo Muani dovesse segnare anche a Como, potrebbe eguagliare l’impressionante impatto avuto da Piatek al Genoa nel 2018, unico giocatore degli ultimi trent’anni a segnare quattro gol nelle prime tre partite in Serie A. Numeri formidabili, che stanno oscurando ulteriormente la stella di Vlahovic, anche se la discesa nelle gerarchie di Motta era iniziata già prima. Il serbo, complice un problema muscolare, non è mai partito dall’inizio nel 2025 e lo scenario non cambierà nemmeno oggi, nonostante il bel gol segnato con l’Empoli. Molti vorrebbero vederli assieme, ma Thiago predilige un solo centravanti e difficilmente cambierà idea, tanto più se il francese dovesse continuare così.

Thiago Motta: “Kolo Muani e Vlahovic assieme? Prima viene l’equilibrio…”

“Sarà una gara complicata contro una squadra forte, che ha messo in difficoltà tanti avversari di livello – ha avvertito Thiago Motta -. Dovremo giocare una grande partita, Fabregas è stato un grande giocatore e sta dimostrando di essere un allenatore molto bravo e molto preparato, in grado di competere con tutte allenando una neopromossa. I momenti migliori sono sempre quando vinci le partite, i ragazzi stanno dando tutto e hanno grande dedizione, finché vedrò questo sarò contento, anche se alla fine conta sempre il risultato. Le squadre si giudicano sempre da questo e quando arrivano si vive meglio… Kolo Muani e Vlahovic assieme? Non è così semplice, siamo una squadra e la cosa più importante è il collettivo. Serve equilibrio a livello difensivo e offensivo, sono due giocatori di altissimo livello a prescindere dal ruolo. Potranno giocare insieme quando lo riterrò il momento ideale, altrimenti si alterneranno. Potrebbero anche esserci partite in cui non gioca nessuno dei due, ma quel che conta è sempre che funzioni la squadra”.

Como – Juventus, le probabili formazioni

Como (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Goldaniga, Dossena, Valle; Perrone, Da Cunha; Diao, Nico Paz, Strefezza; Cutrone

In panchina: Vigorito, Reina, Iovine, Douvikas, Jack, Lesjak, Ikoné, Engelhardt, Braunoder, Van der Brempt, Caqueret

Allenatore: Fabregas

Indisponibili: Gabrielloni, Vojvoda, Kempf, Moreno, Azon, Sergi Roberto

Squalificati: Fadera

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga, Savona; Koopmeiners, Locatelli; Nico Gonzalez, McKennie, Yildiz; Kolo Muani

In panchina: Perin, Pinsoglio, Costa, Kelly, Rouhi, Thuram, Douglas Luiz, Adzic, Conceiçao, Mbangula, Vlahovic

Allenatore: Thiago Motta

Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Cambiaso, Kalulu

Squalificati: Nessuno

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