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La fine degli stop automatici nelle Borse cinesi e il recupero del petrolio rianimano i mercati

La riscossa è scattata nel pomeriggio, quando le Borse europee sembravano destinate ad un altro finale drammatico.  Alla fine Piazza Affari archivia la seduta in calo dell’1,14%, in forte recupero dal passivo -3,5% accusato in avvio.  

Il Dax di Francoforte perde il 2,29%, Parigi -1,72% e Madrid -1,5%. Durante la seduta gli indici europei sono arrivati a toccare perdite doppie.

Il rendimento del BTP 10 anni è sceso all’1,5%, sul livello più basso da inizio dicembre, con lo spread a 100 punti base.

Recupera dai minimi anche Wall Street grazie alla notizia che le autorità cinesi hanno deciso di sospendere le nuove regole che prevedono lo stop degli scambi quando il ribasso tocca il 7%. L’indice S&P500 è ora in calo dell’1% circa.

Migliorano le quotazioni del petrolio, caduto in giornata ai prezzi di 17 anni fa.  Fortissima la volatilità del petrolio con Brent e Wti che hanno toccato perdite del 5% (32,16 il Brent) per poi risalire a 34 dollari il barile. 

L’euro recupera bruscamente sul dollaro portandosi a 1,085 da 1,078 di ieri.

L’oro è al quarto rialzo di seguito e si spinge a sfiorare quota 1.105 dollari per la prima volta da metà novembre. Da inizio 2016 guadagna il 4%.

Il rimbalzo di Piazza Affari ha interessato soprattutto i titoli del lusso, i più bersagliati nelle ultime sedute, e le utilities, il comparto più solido, che chiude la giornata con il segno più: Snam +0,08%, grazie alla promozione di Golman Sachs. A2A guadagna l’1,06%, Terna lo 0,25%, Enel+0,4% e Enel Green Power +0,7%.

Per quanto riguarda il lusso, recupera Ferragamo che chiude in netto rialzo, guadagnando nel finale il 2,53%. Molto bene Yoox + 1,95% e Moncler +0,49% dopo le forti perdite della mattinata. 

La “resurrezione” pomeridiana non ha coinvolto Montepaschi -3,28%, tra i peggiori titoli del listino con un ennesimo nuovo minimo storico. Recupera invece Unicredit partito con -8% per poi chiudere a -2,5%. Perdite anche per Azimut (-2,8%), e Anima (-3,98%) che hanno ampliato il movimento in calo del mercato. Recupera il rosso nel finale Generali che, a seduca conclusa, cede lo 0,19%. In rosso anche Fiat Chrysler -3,3%, zavorrata dai dati del Brasile. 

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