La fiducia dei consumatori Usa migliore del previsto allenta la presione sui listini. A Wall Street, dopo una partenza in rosso, il Dow Jones riduce le perdite e viaggia in calo dello 0,15% mentre il Nasdaq gira in positivo a +0,26%. Crolla JP Morgan (-8%) e tutte le altre banche attive nel trading. Pesanti i bancari anche in Europa. Qui i listini avevano ampliato le perdite in attesa dell’apertura di Wall Street e dopo i dati Usa sui prezzi alla produzione ma ora gli indici tentano la risalita e oscillano contrastati attorno alla parità: Milano +0,08, Parigi -0,62%, Francoforte +0,27%, Londra +0,23%.
Nel frattempo il governo spagnolo, come nelle attese, ha annunciato il nuovo aumento degli accantonamenti richiesti al settore bancario del paese al fine di proteggere la loro esposizione al settore immobiliare per circa 30 miliardi di euro e gli accantonamenti saranno concentrati soprattutto sugli asset attualmente considerati come “non a rischio” ma che minacciano di diventarlo.
Ma troppe sono le incertezze sul tavolo. In primo piano l’evoluzione della crisi politica greca: sotto la pressione Ue, che chiede il rispetto degli impegni per l’erogazione degli aiuti e assicura che l’Europa in caso contrario saprà gestire senza problemi un’uscita dall’euro della Grecia (eventualità che sempre più osservatori ritengono probabile), le forze politiche greche stanno cercando di trovare l’intesa per un governo di unità nazionale. L’incontro tra del Pasok, Evanghelos Venizelos, e il leader della coalizione delle Sinistre (Syriza), Alexis Tsipras, è slittato questa sera alle 19. Il timore di nuove elezioni potrebbe spingere partiti, riporta la stampa greca, a un risultato positivo durante la riunione dei leader dei partiti sotto la presidenza del capo dello Stato Karolos Papoulias che potrebbe svolgersi fra domenica 13 e lunedì 14.
C’è di più: la Cina ha diffuso dati sulla produzione industriale peggiori delle attese e ai minimi dal 2009, in India la produzione industriale ha rallentato del 3,4% a mazro rispetto allo stesso mese del 2011 confermando il rallentamento anche dell’economia indiana, infine l’ue ha tagliato le stime sul pil per l’Italia e per l’Eurozona in generale mentre L’Ocse ha segnalato che l’Italia è fanalino di cpda per l’occupazione solo davanti solo a Grecia e Turchia e al livello di Spagna e Ungheria.
Un cocktail di tensioni che giustifica l’incertezza e la volatilità delle Borse nell’ultima seduta di una settimana particolarmente volatile.