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La Fed tiene i mercati sotto scacco. Ma Piazza Affari parte in rialzo

I governatori della Federal Open Market Committee appaiono divisi sulle tempistiche del tapering off, cioè della riduzione degli acquisti di bond. E’ quanto si evince dalle minute dell’ultima riunione del 30-31 luglio del Federal Open Market Committee pubblicate oggi dalla banca centrale americana. Alcuni governatori vorrebbero che la riduzione inizi ‘presto’, forse dunque già in settembre (la riunione del Fomc sarà il 17-18 ottobre) mentre altri consigliano ‘pazienza’ spostando l’arco temporale verso fine anno o inizio 2014.

Dalla lettura, insomma, non emerge la vittoria dei falchi o delle colombe. Semmai emerge la sensazione di un’incertezza diffusa, che non promette nulla di buono. La risposta dei mercati infatti non si è fatta attendere: la Borsa americana chiude con gli indici S&P e Dow Jones in calo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%. Il Nasdaq scende dello 0,3%.

A luglio le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono cresciute del 6,5% sul mese precedente, arrivando a una cifra complessiva di 5,39 milioni di abitazioni su base annua. Il dato è nettamente superiore alle indicazioni degli economisti che puntavano a una crescita dell’1,4%.

I listini europei, che hanno chiuso prima della pubblicazione delle minute hanno registrato la terza seduta consecutiva in ribasso. L’indice FtseMib è sceso dello 0,7%, Londra ha perso lo 0,9%, Parigi -0,3%, Francoforte -0,1%. Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento del Btp a 10 anni è al 4,35%, spread stabile a quota 248.

INSIDE PIAZZA AFFARI

La nota positiva è la forte accelerazione di StM che segna un rialzo dell’1,9%. E’ proseguita invece  la discesa di Finmeccanica -3%. Iil titolo della holding è alla quinta seduta seduta consecutiva di ribasso: a penalizzarlo negli ultimi due giorni sono state le indiscrezioni sull’estromissione del consorzio Eurofighter dalla gara da oltre 5 miliardi di euro indetta dell’aeronautica militare della Corea del Sud.

Italcementi ha perso il 2,9%, sesta seduta consecutiva di ribasso. Credit Suisse ha abbassato il giudizio a “neutral” dal precedente “outperform”, il target price scende a 5,90 euro dal precedente 6,80 euro.

Italcementi ha chiuso in ribasso le ultime sei sedute tornando sui minimi delle ultime 4 settimane. Il titolo è stato penalizzato dal taglio del rating da parte di Moody’s e dalle convulsioni dell’Egitto, il paese dal quale dovrebbero arrivare nel 2013 il 13% dei ricavi e quasi un quarto dell’Ebitda.

A Milano sono tornate a scendere le banche: Unicredit  ha chiuso in ribasso dell’1,2%, Intesa Sanpaolo -0,3%, Banca Popolare di Milano -1,9%. Ha accelerato nel finale Monte Paschi e guadagna il 2,6%. Fra le  peggiori blue chip c’è Fondiaria Sai -3,5%. Pesante anche Telecom Italia che ha perso il 2,2%.

Frenano le utility e le società dell’energia: Enel -1,2%, Snam-0,5%, Enel Green Power -1,2%. Chiusura negativa anche per A2A -0,6%. Nel comparto del lusso, Tod’s è finita in rialzo dell’1%. Yoox +3,7%. La società, he ha di recente rinnovato i contratti con Emilio Pucci (Lvmh) e Moschino (Aeffe) dovrebbe prendersi in carico la vendita online di Kartell.

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Categories: Finanza e Mercati