La Fed è pronta a far scattare la riduzione del bilancio dell’istituto “relativamente presto”. Nel comunicato emesso alla fine della riunione del board non emergono indicazioni precise sul prossimo futuro dei tassi: non è escluso un rialzo, il terzo del 2017, a dicembre, previsto però solo dal 35% del panel degli economisti. Ma per giustificare la mossa è necessario che l‘inflazione dia segni di ripresa rispetto agli attuali “livelli moderati”. Questo vuol dire che, per adesso, la Fed sta ancora attuando una politica accomodante che non dovrebbe avere un impatto negativo sul mercato azionario: le Borse possono concentrarsi senza pressioni esterne sui dati economici e sulle trimestrali delle società.
L’EURO SALE A 1,1730. L’ASIA AI MASSIMI DAL 2007§
Gli effetti sui mercati non si sono fatti attendere. Torna a correre l’euro, trattato stamane a 1,1730 sul dollaro ai massimi da due anni e mezzo. La valuta Usa arretra, seppur di meno, nei confronti dello yen (110,9) e del renmimbi cinese (-0,2%). Continua l’ascesa dei mercati asiatici, sostenuti dalla politica espansiva della banca centrale Usa e dagli ottimi conti aziendali. Stamattina l’indice Morgan Stanley Capital Index Asia Pacifico, segna nuovi massimi dal 2007.
A Taiwan (+0,9%, ma+13,6% da inizio anno) brilla Hon Hai, la capogruppo di Foxconn che ha annunciato un investimento da 20 miliardi di dollari per un nuovo stabilimento in Wisconsin. A Seoul brilla Samsung (+1,6%) sostenuta dai record della divisione chip, ormai leader mondiale. L’indice della Borsa coreana, nonostante la minaccia dei vicini del Nord, nel 2017 ha finora messo a segno un rialzo del 22,4%. Sale anche Tokyo (+0,3%). In grande evidenza Nintendo (+7,5%) dopo i primi dati di vendita della console Switch. Hong Kong +0,5%, Sidney+0,3%.
FACEBOOK SUPERSTAR: GLI UTENTI SUPERANO I DUE MILIARDI
Wall Street ha assorbito senza tensioni i messaggi in arrivo dalla Fed. L’indice Dow Jones (+0,45%) ha messo a segno un nuovo record 21.711,01 punti. Nasdaq +0,16%. Ancor meno mosso l’S&P500 (+0,03%).
Brillanti i conti di Facebook, annunciati dopo la chiusura della seduta. Il re dei social network ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con utili in rialzo del 71% a 3,9 miliardi dollari, pari a 1,32 dollari per azione che hanno nettamente superato gli 1,13 dollari stimati dagli analisti. Anche i ricavi hanno battuto le previsioni, in aumento del 45% a 9,32 miliardi. Il gruppo guidato Mark Zuckerberg ha superato per la prima volta la soglia dei due miliardi di utenti mensili, facendo segnare 2,01 miliardi contro gli 1,98 miliardi stimati alla vigilia. Le entrate da pubblicità nel segmento mobile hanno raggiunto quota 8 miliardi, anch’esse oltre le attese e pari all’87% del totale rispetto all’85% dei tre mesi immediatamente precedenti e all’84% di un anno fa.mIl titolo di Facebook ha guadagnato nel dopo mercato oltre l’1%. Da inizio anno le azioni sono in rialzo di oltre il 40 per cento.
BOEING SUPERSTAR, PETROLIO OLTRE I 50 DOLLARI
La seduta era stata dominata dai conti lusinghieri di alcuni colossi. At&t, +5% dopo i risultati, ha tonificato il settore tlc. La miglior blue chip è stata però Boeing (+9,9%). Il gruppo ha annunciato di aver generato un flusso di cassa di 4,5 miliardi di dollari, più del doppio delle stime. Una parte dei profitti, 3,4 miliardi saranno destinati al riacquisto di titoli (buyback) e al pagamento di dividendi. Il forte aumento della produttività ha bilanciato il calo del fatturato (-8,1% a 22,7 miliardi di dollari). Continua invece la frenata dei conti di Detroit: dopo Gm anche Ford (-1,86%) ha confermato il momento difficile del mercato.
Il petrolio Brent in salita dell’1%, a 50,7 dollari il barile dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte di greggio negli Stati Uniti. La quotazione è così tornata su livelli che non vedeva da inizio giugno. Il Dipartimento per l’energia ha comunicato che la settimana scorsa le riserve strategiche sono scese di 7 milioni di barili, più del doppio delle aspettative. In calo anche gli stoccaggi di benzina e di distillati. La produzione petrolifera degli Stati Uniti è scesa leggermente la settimana scorsa, a 9,41 milioni di barili al giorno. Nel listino italiano avanzano Eni (+0,8%) alla vigilia della trimestrale, Saipem (+2%) e Tenaris (+0,1%).
LISTINI SU ANCHE IN EUROPA. OGGI L’ASTA BOT A 6 MESI
Seduta positiva per le principali piazze europee, in attesa degli esiti della riunione del Fomc. Piazza Affari in cima ai listini europei, in rialzo dello 0,56%, per una chiusura a 21.577 punti. Parigi segna +0,56%, seguono Madrid (+0,41%), Francoforte (+0,33%) e Londra (+0,24%). In Italia a luglio 2017 l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato leggermente passando da 106,4 a 106,7 punti. Invece, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese ha registrato una diminuzione, spostandosi da 106,3 a 105,5 punti.
Seduta in modesto rialzo per il mercato del debito, dopo i pesanti realizzi di martedì: la performance italiana è stata migliore di quella spagnola. Rispetto alla chiusura di ieri sera a 157 e a un’apertura a 156 punti base, la forbice tra decennali Btp e Bund termina la sessione a riportandosi a 157 centesimi. Particolarmente significativa è la tenuta dei titoli italiani in ragione del calendario delle aste. Dopo i 3,25 miliardi di Ctz e Btp indicizzati, il Tesoro si appresta a collocare stamane 6,5 miliardi di Bot a sei mesi. Domani toccherà ai titoli a medio lungo fino a 7,75 miliardi con il debutto del nuovo Btp a cinque anni.
Sul mercato grigio di Mts a fine seduta il Bot 31 gennaio 2018 in asta oggi paga -0,345%, da confrontare con il minimo storico di -0,372% del collocamento di fine giugno. Sempre sul grey market, il nuovo Btp a cinque anni in asta domani – il titolo agosto 2022 cedola 0,90% — gira al rendimento di 0,929% contro 0,799% dell’attuale benchmark aprile 2022 1,20% e 0,81% del collocamento di fine giugno (minimo da dicembre 2016) sempre sull’aprile 2022.
Il nuovo bond della Grecia, un quinquennale da 3 miliardi di euro è finito in prevalenza d investitori statunitensi e anglosassoni con un forte interesse da parte dei fondi speculativi. In particolare i titoli sono finiti l 44% in Usa, al 26% in Irlanda e Regno Unito.
AUTO, LA “ROSSA” ACCELERA OLTRE I 90 EURO
La seduta è stata dominata dai dati del secondo trimestre in arrivo dalla Corporate Italia. Ferrari conferma il vizio dell’accelerazione in apertura anche sul fronte dei conti. Manca ancora una settimana alla riunione del board del 2agosto che dovrà approvare i conti dl trimestre, ma la “Rossa” ha già preso il volo. Il titolo ha aggiornato il massimo storico balzando in chiusura del 4,2% a quota 90,10 euro .
Sale anche Fiat Chrysler (+1%) in attesa del consiglio di oggi. Kepler Cheuvreux si aspetta nei tre mesi un utile netto di 835 milioni di euro (contro 321 nel secondo trimestre 2016). Contrastata Cnh Industrial dopo l’annuncio dei risultati trimestrali. Il titolo prima è sceso nettamente (-3%) per poi tornare sopra la parità (+0,6% in chiusura).L’utile operativo delle attività industriali sale del 6,2% a 481 milioni di dollari, i ricavi del 3,2% a 6,655 miliardi. Il debito netto industriale a fine giugno è pari a 2,1 miliardi di dollari, in linea con fine marzo. Nei primi mesi del 2017 il mercato si è mostrato migliore del previsto e il gruppo ha portato il target sui ricavi delle attività industriali a 24 miliardi, il risultato per azione adjusted a 41 cents, mentre l’obiettivo sul debito resta stabile a 1,4-1,6 miliardi.
TONICA STM, GIANNI LETTA AMBASCIATORE DI BERLUSCONI IN TELECOM
Tonica Stm, in rialzo del 2% dopo che i buoni risultati trimestrali e la guidance hanno rafforzato le prospettive positive sulla società. Il gruppo che produce chip ha archiviato il secondo trimestre dell’anno con ricavi in crescita del 12,9% a 1,92 miliardi di dollari, +5,6% sul trimestre precedente. L’utile netto è stato pari a 151 milioni ovvero 0,17 dollari per azione dai 23 milioni di un anno prima. Il management ha dichiarato che il gruppo è ben posizionato per centrare gli obiettivo di fine anno.
Continua la ripresa di Telecom Italia (+0,9%). Grazie ai rialzi delle ultime tre sedute la quotazione è tornata su livelli che non vedeva da maggio . A sostenere il rialzo hanno contribuito ieri I risultati del trimestre di Tim Brasile molto migliori delle aspettative: la società carioca (utili triplicati) ha imboccato la via del risanamento, il che rende più probabile una cessione. Ieri, vigilia del cda sui conti della capogruppo, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio di Silvio Berlusconi Gianni Letta ha fatto visita è stato visto uscire dalla sede romana di Telecom Italia dove ha incontrato il vice presidente Giuseppe Recchi e il presidente Arnaud de Puyfontaine.
FINCANTIERI, LES ECHOS PERPLESSO SUL “COLPO DI POKER” DI MACRON
“Il colpo di poker del ministro Le Maire – scrive stamane Les Echos – rischia di danneggiare in maniera sensibile e durevole le relazioni franco-italiane”. Non tutti a Parigi hanno apprezzato l’ultimatum del governo francese sui cantieri navali di Saint Nazaire: o “gli amici italiani” di Fincantieri accettano la coabitazione al 50% in Stx con azionisti locali oppure lo Stato eserciterà la prelazione. Una posizione inaccettabile che ha suscitato la ferma reazione italiana. Intanto il titolo Fincantieri (-8,7%) ha subito una pesante battuta d’arresto tornando sotto quota 1 euro dal massimo storico di 1,10 nonostante i buoni risultati del semestre: utile netto di 11 milioni in crescita rispetto ai 5 milioni dello stesso semestre del 2016 e un Ebitda di 146 milioni (da 113 milioni).
LVMH TRAINA IL LUSSO. BENE ENEL E CAMPARI
Da Parigi arriva invece una nota positiva pe i conti del lusso. Lvmh, la prima potenza mondiale del settore, ha archiviato il semestre con vendite per 19,7 miliardi di euro, in progresso del 15%. L’utile netto e’ stato di 2,1 miliardi, in crescita del 24%. “Lvmh ha registrato un semestre eccellente – ha commentato il presidente, Bernard Arnault – In un contesto che rimane incerto guardiamo alla seconda parte dell’anno con prudenza”.
Conti brillanti anche per Moncler (-0,33%). Nei primi sei mesi del 2017 Moncler ha realizzato ricavi pari a 407,6 milioni di euro in aumento del 17% a tassi di cambio costanti. “Dalla quotazione a oggi e’ il quattordicesimo trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra – ha commentato il presidente e ad, Remo Ruffini, anche nel secondo trimestre 2017 il fatturato è cresciuto del 20% con il positivo contributo di tutte le regioni e di tutti i canali”.
Poco mossi i titoli bancari. Unicredit -0,4% dopo aver denunciato l’incursione degli hackers sul sistema informatico. Ubi Banca, a 4,04 euro, ha lasciato sul terreno l’1%. Variazioni inferiori nel resto del comparto. Intesa +0,6%.
Sale Enel (+1,2%). Equita Sim ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 4,7 euro sul titolo. Secondo gli esperti i conti del primo semestre della controllata Endesa sono “meno deboli del previsto.
Prelios +0,3%, a 0,1042 euro, sotto il prezzo dell’Opa di 0,105 euro che Davidson Kempner, gestore di Burlington Loan Management, dovrà lanciare dopo l’accordo per l’acquisizione del 44,86% della società da Intesa Sanpaolo, UniCredit, Pirelli e Fenice.
Campari +1,6%. CRIF Ratings ha confermato il giudizio “BBB-/Stabile” dopo la cessione dei marchi Carolans e Irish Mist a Heaven Hill Brands e si aspetta “una soddisfacente generazione di cassa” per l’esercizio in corso.