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La Fed non cambia rotta, accordo sul piano Biden, la Cina rassicura

Pixabay

Solo un “aggiustamento strutturale”, mica un cambio di rotta. Dopo quattro giorni di rovesci in Borsa, la Cina corre ai ripari. Probabilmente nemmeno l’onnipotente presidente Xi si aspettava una reazione così robusta dei mercati che, dopo le misure contro le scuole private quotate a Wall Street, hanno scatenato le vendite contro lo yuan. E così, accanto agli editoriali che predicano di mantenere la calma, è scattata una serie di interventi. In una riunione d’emergenza convocata dalla Commissione di Regolazione dei Titoli, il vicepresidente della Consob cinese, Hang Xinghai, secondo quanto riferito in queste ore da varie fonti giornalistiche, ha spiegato ai banchieri che i provvedimenti riguardanti le scuole private non devono avere ripercussioni negative su altri settori. Il governo intanto ha fatto sapere agli intermediari finanziari di non avere alcuna intenzione di proibire la quotazione delle aziende cinesi sul Nasdaq, come temuto.

Infine, ciliegina sulla torta, la Banca centrale ha ripreso stanotte a immettere liquidità nel sistema dopo mesi di drenaggio. Insomma, un bel cerotto sui danni della crisi di luglio.

Intanto, la Fed di è limitata ad un comunicato fotocopia: la politica monetaria per ora non cambia. Appuntamento a fine estate.

HONG KONG +2,5%, SALE SHANGHAI

In forte ripresa stamane i listini cinesi: l’Hang Seng di Hong Kong è in rialzo del 2,5%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen dell’1,5%.

Anche lo Yuan, la valuta locale, è in forte recupero: +0,70% contro il dollaro Usa.

Nel listino di Hong Kong, Tencent guadagna l’8%, Alibaba il 5%, Meitun il 7%.

Salgono anche in Asia Pacifico un po’ tutte le banche, dopo che le autorità di Singapore hanno dato il via libera al pagamento del dividendo. Il Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in rialzo dello 0,7%. Nissan guadagna il 7% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni sul 2021 e aver rassicurato Renault sul mantenimento dell’alleanza.

PIL USA, VISTO UN AUMENTO DELL’8,4%, OK AL PIANO BIDEN

Contrastati stamane i future di Wall Street. La seduta di ieri si è chiusa con un calo dello 0,36% del Dow Jones e un rialzo dello 0,7% del Nasdaq. S&P 500 quasi invariato: -0,02%.

La Federal Reserve ha deciso di mantenere fermi (allo 0-0,25%) i tassi d’interesse e di procedere con gli acquisti di titoli.

Oggi si conosceranno i dati sul Pil nel secondo trimestre: gli analisti si attendono una crescita annuale dell’8,4%.

È stato trovato un accordo sul piano d’investimento nelle infrastrutture da mille miliardi di dollari voluto da Biden. Il Senato ha approvato l’avvio del dibattito sulla legge, che inietterà la più forte dose di finanziamento in lavori pubblici (550 miliardi) da oltre un decennio

FRENA FACEBOOK, UNA BAND COREANA SPINGE MC DONALD’S

Nell’after hours Facebook ha perso il 4%. La società ha avvertito che nella seconda parte dell’anno i tassi di crescita non saranno quelli del secondo trimestre, chiuso con una crescita dei ricavi del 36% a 29,1 miliardi (contro 27,82).

Sempre nell’after hours, c’è stato il forte calo di PayPal (-7%). La società dei pagamenti ha comunicato per il secondo trimestre un calo del risultato netto del 23%, a 1,18 miliardi di dollari. Ricavi pari a 6,24 miliardi di dollari, di poco sotto le attese.

Uber ha perso il 4%: CNBC ha scritto che il socio di riferimento Softbank ha iniziato a vendere una parte della sua quota, in quanto deve raccogliere le risorse necessarie a far fronte alla colossale minusvalenza apertasi in un’altra sua partecipata, anch’essa attiva nell’ambito della mobilità condivisa, la cinese Didi.

Avanza Mc Donald’s: ha grande successo il menu ispirato a una band coreana.

Il petrolio WTI tratta a 72,7 dollari il barile, +0,4%. Oro a 1.815 dollari, +0,5%.

Euro dollaro in apprezzamento per il quarto giorno consecutivo a 1,185.

SALE LA FIDUCIA, MILANO IN RIPRESA

Sotto la spinta delle trimestrali e del clima di fiducia dei consumatori (su in Italia, stabile in Germania) tutti i listini del Vecchio Continente hanno vissuto una seduta con il segno più, anche grazie alla forza del dollaro sulla moneta unica.

Milano archivia la seduta con un rialzo dello 0,7% a 25.261 punti.

La fiducia delle imprese e dei consumatori sale ancora a luglio in Italia. Secondo i dati diffusi da Istat, l’indice di fiducia relativo alla manifattura sale a 115,7 da 114,8 di giugno, sopra il consensus Reuters che era per un indice a 115,4. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che comprende commercio, costruzioni e servizi, si porta a 116,3 da 112,8 del mese precedente. L’Istat segnala che l’indice del clima di fiducia delle imprese ha raggiunto “il valore più elevato di tutta la serie storica (l’indice è calcolato da marzo 2005)”.

IL LUSSO TRASCINA PARIGI, HERMES AL TOP

La Borsa migliore è Parigi (+1,18%) sotto la spinta dei titoli del lusso che rappresentano ormai il 16% dell’intera capitalizzazione.

Prende velocità Lvmh (+2,18%), presto imitata da Kering (+4%), anch’essa sostenuta da conti record. Hermès stabilisce un nuovo primato assoluto.

In grande evidenza anche Renault (+4,5%), sostenuta dalla ripresa di Nissan, e Cap Gemini (+3,8% dopo i risultati).

Poco mossa Francoforte, in rialzo dello 0,16%. Stabile sui livelli del mese scorso la fiducia dei consumatori tedeschi rilevata dall’istituto di ricerca GFK. Deutsche Bank ha chiuso in ribasso dell’1%. Siemens Energy +3,3%.

LONDRA ABOLISCE LA QUARANTENA. CORRE EASYJET

Londra avanza dello 0,29%, Madrid +0,40%. Balzo di Barclays (+5,9%) dopo aver ripristinato il dividendo e battuto le attese di utile per il primo semestre.

In rialzo le compagnie aeree, da EasyJet a Iag dopo che il Regno Unito ha annunciato di voler ritirare l’obbligo di quarantena per i viaggiatori in arrivo da Ue e Stati Uniti che abbiano completato il ciclo vaccinale.

Stabile a 106 punti lo spread tra Btp e Bund. In frazionale calo invece il rendimento del Btp decennale che si attesta a 0,62% (contro 0,63 della vigilia).

OGGI L’ASTA BTP, VOLA IL 5 ANNI DELLA GRECIA

Mercati tranquilli in attesa delle dichiarazioni del vertice della Fed. Il rendimento a 5 anni della Grecia ha toccato il minimo storico.

Il Tesoro ha assegnato i 7 miliardi offerti nel Bot a 6 mesi con rendimenti in calo al nuovo minimo storico, mentre gli investitori si preparano all’appuntamento clou di oggi: saranno offerti 8,75 miliardi di euro nel nuovo Btp a 5 anni, in quello a 10 anni e nel CCteu.

LA MELA SPINGE STM, CORRE L’UTILE PRYSMIAN

Il pieno di utili di Apple ha avuto un’ovvia eco in Stm (+2,08%) che vanta la Mela tra i suoi migliori clienti.

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In terreno positivo anche Pysmian (+0,37%): l’utile netto dei primi sei mesi, 162 milioni, è in forte rialzo rispetto a 78 milioni del corrispondente periodo del 2020. I ricavi di gruppo sono ammontati a 6,034 miliardi, in crescita rispetto al consenso di 5.81 miliardi.

Avanza anche Recordati (+1,96%) davanti a Leonardo (+1,3%) e alle utilities: A2a + 2,1%, Hera +1,42% ed Enel +1,17%.

I DAY TRADERS ADOTTANO CARIGE (+27%)

Tra i bancari effetto day traders su Banca Carige, che strappa nel secondo giorno di negoziazioni dopo la sospensione di poco più di due anni e mezzo. Le azioni hanno trattato brevemente in avvio di seduta per entrare in asta di volatilità dopo un rialzo del 26,62% a 0,80 euro.

l resto delle banche si muove in territorio positivo. Fra le big, Unicredit è in rialzo dello 0,9% a due giorni dalla trimestrale; Intesa sale dello 0,8%. Bper +0,75%.

TIM IN ALTALENA, TONFO DI MONCLER

Volatile Tim, in balia dei risultati semestrali in linea con le attese. Il titolo è arrivato a guadagnare fino al 2,4%, poi ridotto a +0,2%. I risultati del secondo trimestre sono coerenti con la guidance rivista e con le deboli attese, nostre e di consensus”, scrive Equita.

Il ribasso peggiore è stato quello di Moncler (-2,65%). Ieri, a mercati chiusi, la società ha reso noti i ricavi del secondo trimestre, più che raddoppiati su anno e sopra i livelli pre-pandemici del 2019 del 5%. “Il titolo era ai massimi e scontava già le buone notizie”, dice Luca Solca di Bernstein, secondo cui il calo è dovuto a normali prese di profitto.

MEDIUM CAP: EQUITA FA BRILLARE DANIELI

Da segnalare Danieli, che ha chiuso la seduta con un rialzo del 3,93%, a quota 23,80 euro e vicina ai massimi dell’anno sopra quota 24 euro, dopo che il titolo è finito sotto la lente degli analisti. Equita sim ha infatti alzato da 23,7 a 28,7 euro il prezzo obiettivo confermando la raccomandazione buy. Sulle azioni di risparmio il target price è passato invece da 15,2 a 18,5 euro.

Continua tra le medium cap la corsa di Biesse (+4,85%) e di Falck Renewables (+2,49%).

AIM, ESORDIO BOOM PER LA COMPAGNIA DEI CARAIBI

All’Aim la Compagnia dei Caraibi ha messo a segno al debutto un rialzo del 24,64%.

Categories: Finanza e Mercati