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La Fed ma anche i segnali incoraggianti di Grecia e Spagna danno sprint alle Borse

FIRSTonline

Il Bundestag ha raccolto l’idea di Mario Draghi di un intervento del presidente della Bce nel Parlamento tedesco per spiegare il piano antispread varato lo scorso 6 settembre. Il presidente del parlamento federale tedesco, Norbert Lammert, si è impegnato a trovare una forma adeguata all’incontro con “i parlamentari competenti e particolarmente interessati”. Oggi Draghi ha poi precisato che l’attivazione del piano anti-spread richiede ”strette ed efficaci condizioni”. Entro ottobre il fondo Esm sarà operativo, con il primo versamento da 32 miliardi. La prima riunione si svolgerà l’8 ottobre.

Intanto il bazooka sganciato da Ben Bernanke ha portato l’euforia su Borse, spread, petrolio ed euro. Milano balza del 2,34%, Francoforte +1,39%, Parigi +2,27%, Londra +1,64%. Lo spread Btp-bund scende a 331 punti e rendimento al 5,01%. L’euro continua a rafforzarsi sul dollaro a quota 1,3135 mentre il petrolio Wti a New York quota a 99,12, dopo essere schizzato per la prima volta da maggio oltre 100 dollari, complici le tensioni in Medio oriente e in Nord Africa. L’oro, sui timori inflazionistici, viaggia in rialzo a 1.776 dollari l’oncia.

A Wall Street il Dow Jones sale dello 0,40% e il Nasdaq dell’1,15%. Negli Usa alla fiducia delle Borse si è aggiunta quella dei consumatori americani: l’indice dell’ìUniversità del Michigan è salito a settembre a 79,2 da 74,3 di agosto battendo le attese degli analisti. Ma che di una scossa ce ne fosse bisogno lo confermano i dati macro diffusi oggi che riescono a non incidere sugli umori dei mercati proprio grazie al bazooka di Bernanke. La produzione industriale americana è calata in agosto dell’1,2%, il calo maggiore da oltre tre anni, dal marzo 2009. Le scorte aziendali di luglio sono salite dello 0,8% mentre le vendite sono aumentate dello 0,9%.

In Europa rimangono sullo sfondo le nuove tensioni greche dove si è parlato della necessità, smentita da Atene, di un terzo pacchetto di aiuti. Il tre irriducibili, Olanda, Germania e Austria, hanno già sbarrato a nuovi aiuti concedendo però più tempo alla Grecia per centrare i propri obbiettivi di risanamento. Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo che si è riunito oggi a Cipro, ha riferito che si discuterà del rapporto della Troika l’8 di ottobre, nella riunione di Lussemburgo, mentre decisioni verranno prese nella ”seconda metà di ottobre”.

Intanto è stato smentita l’esistenza di un negoziato tra Bce e Fmi per un piano di aiuti alla Spagna da 300 miliardi di euro, come invece riferito dal quotidiano olandese Financieele Dagblad. L’Eurogruppo si attende per fine settembre un piano di riforme da parte della Spagna ed “eventuali misure addizionali se necessarie”. Ma non si tratta di un pressing sulla Spagna perché chieda l’aiuto antispread. L’Eurogruppo ha infatti apprezzato i progressi fatti da Madrid, così come da Roma. L’Italia e la Spagna “hanno preso azioni molto determinate. Non c’é spazio per compiacimento, ma rispetto a sei mesi fa si sta andando nella buona direzione”, ha commentato al termine della riunione il commissario Ue Olli Rehn.

A Piazza Affari oggi la Consob ha comunicato che oggi è scaduto il divieto di vendite allo scoperto di titoli bancari e assicurativi adottato il 23 luglio 2012 e prorogato il 27 luglio. Sul listino positive le banche: +1,50% Intesa, Unicredit +1,62%, Ubi +2,71%, Banco +1,45%. Chiude in negativo invece Mps – 0,48% dopo una mattinata sugli scudi. In cima al Ftse Mib svettano Mediaset +6,15&, Stm +6,11%dopo la notizia che a dicembre arriverà il nuovo piano strategico del gruppo che si concentrerà sui due pilastri, ovvero digitale e analogico. Oggi Georges Penalver, membro del cda France Telecom/Orange, è stato inoltre nominato vicepresidente esecutivo, membro del Corporate Strategic Committee e Corporate Strategy Officer. Mediolanum +5,92%, Prysmian +5,17%. Fiat Industrial +5%. Eni sale del 4,18%%, complici i rialzi del petrolio, dopo il primo alleggerimento della Cdp nel capitale. La Cassa ha collocato ieri una prima quota eccedente il 30%, pari all’1,7 per cento. Tra i possibili compratori i fondi sovrani del Qatar, Abu Dhabi e Kuwait.

Telecom Italia -1,20%, che ha annunciato un accordo con Fastweb per le reti di nuova generazione, Lottomatica -0,83%, Diasorin -0,56%.

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