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La Fed frena le Borse, ma i tassi saliranno nel 2023

Malgrado la crescita del Pil Usa al 7% e l’inflazione al 3%, la Fed prevede due rialzi dei tassi nel 2023 (per un totale di mezzo punto) e non più nel 2024 – La festa sta per finire, ma senza traumi – Dollaro superstar e petrolio vicino ai massimi – Lunedì giornata di cedole a Piazza Affari

La Fed frena le Borse, ma i tassi saliranno nel 2023

Borse giù, ma non troppo, grazie al recupero nel finale dei mercati Usa. Dollaro e T-bond in rialzo. I mercati finanziari, da Wall Street all’Asia, hanno reagito così ai messaggi in arrivo dalla Fed, giudicati più rigidi del previsto. Ma non troppo, visto che, a fronte di un mercato del lavoro in via di ripresa, Pil in corsa fino a un possibile +7% e inflazione al 3%, la Banca entrale si è limitata a prevedere due rialzi dei tassi per un totale di mezzo punto nel 2023 e non più nel 2024. Si è parlato anche di tapering, ma per ribadire che per ora continueranno gli acquisti per 120 miliardi al mese sui mercati e che i tagli, probabili già l’anno prossimo, saranno comunicati “con largo anticipo”. Insomma, quanto basta per convincere i mercati che la grande festa sta per finire, ma troppo poco per soddisfare i falchi, non solo repubblicani, che accusano la Fed di aver fatto uscire dalla lampada il genio dell’inflazione.

ASIA IN CALO, LA CINA FA ECCEZIONE

Le azioni dell’Asia-Pacifico sono per la gran parte in calo stamattina: Nikkei 225 giapponese -1,1%, KOSPI della Corea del Sud -0,4%.

In Australia, l’ASX 200 cede lo 0,30%. I dati sull’occupazione di maggio sono stati migliori del previsto, con il tasso di disoccupazione sceso al 5,1%.

Fanno eccezione i listini cinesi: Pechino ha già alzato i tassi in funzione antinflazione. L’indice Csi 300 sale dello 0,3%, così come Hong Kong.

SHANGHAI SOSPENDE SUNING, PROPRIETARIA DELL’INTER

Da segnalare la sospensione dalla Borsa dei titoli della più importante società del gruppo Suning: la pressione delle banche sui proprietari dell’Inter si sta facendo insostenibile.   

La produzione industriale cinese è cresciuta dell’8,8% su base annua, peggio del previsto a maggio, mentre il tasso di disoccupazione è stato del 5,2%.

DOLLARO SUPERSTAR, T-BOND A 1,57%

In rosso ieri i mercati Usa: Dow Jones -0,77%, S&P -0,54, Nasdaq -0,24%.

Il dollaro ha registrato la miglior seduta dal 19 marzo 2020: il cross euro dollaro è sceso per qualche istante sotto la soglia di 1,20, non accadeva da due mesi.

Vendite sul mercato obbligazionario statunitense nella prospettiva di un rialzo dei tassi: Il rendimento del Treasury a 10 anni è cresciuto a 1,57% da 1,49%.

Meglio del previsto l’esito del faccia a faccia tra Biden e Putin, giudicato “positivo” da entrambi. Ma Biden ha presentato una lista di obiettivi a rischio di azione degli hackers che provocherebbero un’immediata cyber-reazione americana. E se muore Navalny, il grande oppositore del Cremlino, gli effetti saranno “devastanti”.

IL PETROLIO RESTA VICINO AI MASSIMI

Il greggio corregge in ribasso dello 0,5%, per effetto del rimbalzo del dollaro, ma le quotazioni restano in prossimità dei massimi di periodo grazie al rialzo delle stime di crescita del primo consumatore mondiale di petrolio. WTI a 71,80 dollari, Brent a 74,0 dollari.

L’oro ha chiuso in ribasso del 2,6%, scivolando fino a 1.803 dollari, minimo da cinque settimane. Oggi il metallo giallo rimbalza dello 0,5%, a 1.820 dollari.

Il future sull’Eurostoxx 50 anticipa un avvio poco sotto la parità per i listini europei.

FRANCO (MEF): PIL SU DEL 5%, MA È SOLO UN RIMBALZO

Il sentiment delle borse europee ieri è stato per tutta la giornata improntato alla prudenza, in attesa degli esiti della riunione del Fomc. In questa situazione i listini sono comunque rimasti vicini ai massimi. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco ha detto che la ripresa dell’attività economica e dell’occupazione si sta rafforzando. Dopo i dati del primo trimestre positivi, la crescita ci sarà “anche nel secondo e si consoliderà nel terzo e nel quarto” andando verso il superamento della stima di un +4,5% formulata dal Governo nel Def. Ma “anche una crescita del 5% va interpretata alla luce del fatto che abbiamo perso il 9%: è un rimbalzo, teniamolo a mente”, ha precisato.

MILANO +0,12%, LUNEDÌ UN’ONDATA DI CEDOLE

Milano avanza dello 0,12%, a 25.767 punti. Venerdì 18 giugno sarà l’ultimo giorno disponibile per passare all’incasso prima dello stacco del dividendo di alcune blue chip: Exor, Poste Italiane, Snam, Stm, Telecom e Terna.

Piazza Affari sarà la regina delle borse europee in questa stagione di ripresa economica. Secondo Barclays, infatti, non solo l’azionariato europeo sta sovraperformando quello statunitense, ma i mercati italiani sono quelli con le migliori prospettive di crescita.

Nel resto d’Europa, Francoforte -0,14%; Parigi +0,2%; Amsterdam +0,35%; Madrid -0,33%; Londra +0,18%.

La spagnola Solarpack, attiva nell’energia solare, vola del 43% in scia all’offerta del fondo svedese EQT.

ASSE TRA LVMH E GOOGLE NEL CLOUD

Lvmh ha stabilito un nuovo record storico a 683,50 euro. Ieri il colosso del lusso ha stretto un accordo quinquennale con Google Cloud: gli algoritmi del colosso di Mountain View dovranno accelerare l’innovazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

BTP A 0,74%, ANCHE UNICREDIT ESCLUSA DAGLI EUROBOND

Il secondario italiano ha chiuso poco mosso. Il mercato continua a digerire l’offerta del primo bond Ue a sostegno del Recovery Fund. Tra le banche incaricate del collocamento mancano alcuni nomi importanti, puniti per comportamenti anticoncorrenziali in occasione di altre operazioni. Tra queste Barclays, JP Morgan, Nomura, Unicredit, Citigroup e Bank of America.

Il rendimento del benchmark decennale italiano scambia a 0,74%, invariato dal finale di ieri, quota su cui è rimasto inchiodato per quasi tutta la seduta.

Il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sullo stesso tratto è fermo a 98 punti base, stesso livello della precedente chiusura.

Il Tesoro ha collocato 1,475 miliardi di euro in due Btp a 10 e 30 anni in una nuova operazione Tap.

La Germania ha assegnato 4,085 miliardi di euro nel nuovo Bund decennale con tassi in lieve calo.

Il Portogallo ha emesso in totale 1,25 miliardi in titoli a breve.

ARIA DI DIVIDENDI, CORRE IL GESTITO

A Piazza Affari è stata la seduta dei titoli del risparmio gestito: Azimut +0,7%, Banca Generali +2,4%, FinecoBank +2,3%, Banca Mediolanum +1,7%. La prospettiva è quella di ricchi dividendi se la BCE darà il via libera il prossimo 23 luglio.

Per contro, scivolano in fondo al listino i titoli delle banche: Unicredit -2,03%, Banco Bpm -1,82%, Intesa Sanpaolo -1,47% e Bper -1,39%. Sale solo Mps (+0,08%): la banca intende rafforzare la partnership con Anima holding (+0,99%).

SOTTO TIRO LA SCUDERIA AGNELLI, RIMBALZANO LE UTILITY

Tra i peggiori, da segnalare anche i ribassi per la galassia Agnelli-Elkann: in particolare Ferrari -0,86% ed Exor -0,82%.

Rimbalzano le utility. Italgas +1,56%: Equita sim ha confermato il rating hold e il target price di 6 euro, sottolineando che l’azienda ha confermato l’impegno per la digitalizzazione della rete. Stime 2021 da migliorare leggermente, segnalano gli esperti, con il titolo che tratta su multipli ragionevoli: p/e 2022 a 14 volte e dividend yield 2021 del 5%. Rating accumulate invariato da parte di Banca Akros, con prezzo obiettivo a 6 euro.

In evidenza anche Terna (+1,10%): un consorzio bancario ha collocato un green bond senior non garantito da 500 milioni di euro. Acquisti anche su Enel (+1,65%) ed Hera (+0,93%). Positiva Snam (+0,91%), che ha sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) un contratto di finanziamento da 150 milioni a sostegno di progetti di efficienza energetica.

CORRE TOD’S. NEXI LEADER DEI PAGAMENTI IN EUROPA

Si apprezza Tod’s, +6,48%, dopo aver toccato in seduta nuovi massimi dal 2008.

Spunti su Nexi (+1,52%), che ha completato la fusione con la danese Nets. Il nuovo gruppo, si legge in una nota, “sarà la PayTech leader in Europa per competenze distintive, per la portata della rete di distribuzione, per l’ampiezza dell’offerta e con uno spazio di mercato che si allarga fino a diventare quattro volte più grande di quello italiano”.

AIM, FINNAT SALE IN IMVEST

Sull’Aim schizza al rialzo Imvest (+32,86%): Banca Finnat è salita al 9,75%.

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