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La Fed e il M&A animano i mercati: nuovi record per Dow e S&P. Milano apre in rosso

Dalla Fed assicurazioni che il Quantitative easing proseguirà almeno per tutto il 2014 e oggi comincia la nuova rotta della Bank of Japan – Ma anche il merger and acquisition batte un colpo: tiene banco l’ipotesi di una offerta di Verizon e AT&T su Vodafone – A Piazza Affari soffrono Mps e Mediolanun mentre Telecom recupera – Milano apre in rosso.

La Fed e il M&A animano i mercati: nuovi record per Dow e S&P. Milano apre in rosso

IL TORO USA DA’ LA CARICA AI LISTINI. VOLA TOKYO
PER UN GIORNO PIAZZA AFFARI SNOBBA LA POLITICA

L’energia di Wall Street dà la carica ai mercati. Anche a Piazza Affari, nonostante dalla cronaca politica non arrivino segnali degni di nota.

A favorire la scossa è l’azione delle banche centrali. In attesa che scenda in campo domani Mario Draghi, ieri sono arrivato segnali forti dagli States. Sia il governatore della Fed di Atlanta Dennis Lockart che quello di Chicago, Charles Evans, hanno ribadito che il quantitative easing durerà almeno per tutto il 2014.

Stamane, poi, ha preso il via il meeting della Bank of Japan, il primo sotto la direzione di Haruhiko Kuroda, il neo governatore che promette guerra alla deflazione con ogni mezzo.

Ma si profila anche una stagione ruggente per gli M&A. Ieri ha preso corpo un rumor autorevole, rlanciato da Alphaville, il blog finanziario ospitato dal Financial Times: è in arrivo un’offerta di Verizon Communications e AT&T su Vodafone che a Londra ha guadagnato il 2,8%. Sull’onda della notizia il settore tlc ha guagagnato in Europa il 2,2%. Anche Telecom Italia ha segnato un rialzo del 2,8%. Insomma, la ricetta antidepressione è più affari e meno politica.

TOKYO IN VOLO. E LA SANITA’ USA DA’ VITAMINE AL TORO

L’indice Nikkei +2,4% ha salutato con un robusto rialzo l’arrivo di Kuroda, grazie anche alle buone notizie in arrivo dagli Stati Uniti.

Nuovo record assoluto sia per l’indice S&P 500 +0,5% a quota 1570,25 che per il Dow Jones +0,6% a 14.662. Sale anche il Nasdaq +0,5%.

Il motore Usa viaggia comunque a pieno regime, ma senza strappi grazie a due fattori: i buoni dati in arrivo dall’economia, vedi gli ordini alle fabbriche americane, saliti a febbraio del 3%; le costanti rassicurazioni in arrivo dalla banca centrale. Ieri sera il governatore della Fed di Atlanta Dennis Lockart e quello di Chicago, Charles Evans, ha ribadito he il quantitative easing durerà almeno per tutto il 2014 Wall Street ha accelerato al rialzo con l’indice S&P500 che sale dello 0,6% a quota 1.572, oltre il record storico segnato giovedì scorso. L’indice Dow Jones sale dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,7 %. Ma l’ottimismo di ieri è stato giustificato dal settore salute, Fra i titoli più brillanti figurano Humana +7,2% e UnitedHealth+7%, che beneficiano della decisione del governo Usa di aumentare il contribuito alle organizzazioni sanitarie che lavorano con il servizio pubblico americano Medicaid. La decisione è arrivata a sorpresa, dato che le previsioni erano di una riduzione dei contributi pubblici.

SI DISINNESCA LA MINA CIPRO, MILANO E MADRID RESPIRANO

Il tracollo dei listini del Sud Europa, su cui grava l’incertezza politica italiana, per fortuna non c’è stato. Merito anche del via libera ai 10 miliardi di prestiti per Cipro ove, tra polemiche e dimissioni, sta per prendere forma il nuovo piano economico.

Ne guadagna il debito sovrano: lo spread 10 anni Btp/Bund in calo di 8 punti base a 338 punti base, il rendimento del Btp 10 anni è al 4,68%, abbondantemente sotto la soglia critica del 5%. Lo spread Italia/Spagna staziona intorno ai 30 punti base a nostro favore.

A Piazza Affari +1,4% volano i titoli del lusso e dell’energia.

Nel resto d’Europa, si rafforza Madrid, in progresso dell’1,65%, mentre Parigi avanza dell’1,98%, Francoforte dell’1,91% e Londra dell’1,23%

In Europa i titoli migliori della giornata sono state le assicurazioni. Generali è salita del 2,8%.

LA CONSOB INGESSA MPS, STM SUPERSTAR

Giornata di passione per MontePaschi finita in ribasso del 2,8% dopo i dati del bilancio 2012 annunciati giovedì sera. Il titolo è però riuscito ad evitare il peggio, dopo aver ceduto anche il 10%, grazie al divieto posto dalla Consob sulle vendite allo scoperto. Exane ha tagliato il target price a 0,1 euro, e Deutsche Bank a 0,15 euro.

Finale da brivido anche per Mediolanum -2,2% dopo la notizia di un accertamento fiscale da 340 milioni di euro arrivata a Borsa aperta.

A fine giornata tra le banche solo Unicredit e Intesa, che hanno guadagnato rispettivamente l’1,5% e il 2%, chiudono in terreno positivo.

Chiusure negative invece per BancoPopolare -0,9%, Ubi -1,8% e Mediobanca -3%. In calo anche Bpm -1,11%, penalizzata, secondo gli analisti di Intermonte, dall’opposizione annunciata dalla Fiba-Cisl al progetto di trasformazione in Spa, che potrebbe determinare un “incerto esito dell’assemblea” del prossimo 22 giugno, chiamata proprio ad esprimersi sul progetto.

Fra i titoli industriali ha brillato StM, in rialzo del 3% grazie a un articolo della rivista americana Barron’s che illustra le forti prospettive di crescita del gruppo italo-francese.

Enel ha guadagnato il 2% dopo un avvio in ribasso: il titolo reagisce alla notizia che la controllata del Sud America, Enersis, ha portato a termine con successo l’aumento di capitale.

Forte rialzo di Eni +2,6%. Marcia indietro di Saipem -2,2%.

Fiat ha perso l’1,3%. Le vendite di Chrysler negli Usa non hanno favorito il titolo del Lingotto, che ha lasciato sul campo l’1,3% a 4,09 euro, muovendosi in controtendenza con i rivali in Europa. Cauta Fiat Industrial (+0,17%). Secondo gli analisti di Mediobanca, sarebbe diventata più credibile l’ipotesi che il gruppo del Lingotto possa cedere il marchio Alfa Romeo a Volkswagen per completare l’acquisizione di Chrysler.

Finmeccanica +0,7%. Per la presidenza si fa strada la candidatura del diplomatico Giampiero Massolo.

Prysmian è salita del 3,6%. Goldman Sachs ha alzato il target price a 24 euro da 22,5 euro.

In rialzo Ferragamo +3% e Campari +1,1%

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