“Pazienza e flessibilità” è il nuovo mantra della Fed che, spaventata dai venti di crisi in Cina e nell’Eurozona, torna sui suoi passi, per la gioia di Donald Trump e delle Borse. Di aumento di tassi non si parlerà per un po’, rallenta anche la riduzione del bilancio federale. “Nelle riunioni a venire” la Fed deciderà come gestire la riduzione del suo bilancio (gonfiato negli anni della crisi dagli acquisti di Treasury e bond ipotecari). “Nessuna decisione è stata ancora presa – recita il comunicato – alcuni cambiamenti potrebbero essere necessari”.
POWELL FRENA I TASSI. SU L’ASIA, IN VOLO LO YUAN
La svolta della Banca centrale, ribadita da Jerome Powell nella conferenza stampa dopo la riunione del board, ha messo le ali alle Borse, ora concentrate sugli sviluppi della delicata e complessa trattativa tra Cina e Usa in corso a Washington.
Avanzano stamane i listini asiatici, ai massimi da 4 mesi. Il Nikkei di Tokyo è in rialzo dell’1,1%. L’Hang Seng di Hong Kong dell’1,2%. Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen dell’1,2%. Non meno rilevante il balzo dello yuan: la valuta cinese, in rialzo da sette sedute di fila, sale a 6,70 sul dollaro.
Si assesta l’economa reale, dopo la preoccupante serie di dati negativi: l’indice PMI sulle aspettative dei direttori degli uffici acquisti delle industrie manifatturiere, in gennaio è salito a 49,5 da 49,4 di dicembre: il consensus si aspettava 49,3.
APPLE E BOEING ACCELERANO, FACEBOOK VA IN ORBITA
Robusta l’accelerazione di Wall Street, spinta anche da alcune trimestrali strepitose. L’indice Dow Jones avanza dell’1,77%, S&P 500 +1,55%. Il Nasdaq mette a segno un balzo del 2,2%.
Nel corso della seduta, Apple (+6,83%) ha confermato i guadagni registrati dopo la pubblicazione della trimestrale.
Boeing (+6,25%) ha registrato un forte aumento dei profitti e delle commesse.
La performance più straordinaria è però quella di Facebook: +4,3% nel corso della seduta ma su di un altro 11,5% nel dopo Borsa, quando sono stati annunciati conti ben superiori alle attese, su cui pesavano i timori per gli scandali che hanno segnato gli ultimi mesi del social network. Gli utili sono saliti del 61% a 6,88 miliardi di dollari ( 2,38 dollari per azione), i ricavi sono cresciuti del 30% annuo a 16,91 miliardi di dollari. Gli utenti quotidiani sono saliti a 1,52 miliardi nel dicembre 2018, in rialzo del 9% anno su anno.
LA CITY CORRE, IL PIL ITALIANO NO
Chi temeva la caduta della Borsa di Londra dopo il voto del Parlamento britannico che aumenta il rischio di una hard Brexit è stato clamorosamente smentito: il listino ha preso il volo sulla scia del calo della sterlina e nella speranza che dalla roulette russa di Westminster emerga un finale di buon senso. In Europa emergono nuovi segnali di frenata: viene ridimensionata la crescita del pil tedesco, il premier Giuseppe Conte anticipa quello che in Italia tutti, con l’eccezione del governo, già davano per scontata: la recessione “tecnica” che però non frena la corsa ai titoli del debito italiano.
Milano ha messo a segno un guadagno dello 0,36%, 19.711 punti, soprattutto grazie ai titoli del lusso.
La performance di Lvmh (+6,87%) e delle altre griffe ha dato la carica alla Borsa di Parigi (+0,95%).
In rosso Francoforte (-0,28%) e Madrid (-0,52%). In rally Londra (+1,63%).
CONTE ANTICIPA LA “RECESSIONE TECNICA”
“Mi aspetto una ulteriore contrazione del Pil nel quarto trimestre, ma il dato positivo è che dipende da fattori esterni, [come il rallentamento in] Cina e Germania”, ha detto ieri il premier Conte, parlando in Assolombarda. Il sondaggio tra gli economisti in vista della pubblicazione della stima Istat, in arrivo prevede una flessione dello 0,1% dopo il calo di pari entità segnato nel terzo trimestre, il primo dopo quattordici mesi consecutivi di espansione.
Intanto scende la fiducia tra le imprese industriali e sale tra i consumatori. In gennaio l’indice sulla fiducia dei consumatori è salito a quota 114 dal 113,2 rivisto del mese precedente. Il dato è sopra le attese degli analisti.
Diminuisce invece il clima di fiducia delle imprese manifatturiere riportandosi sul livello più basso da settembre 2016. L’indice è sceso a 102,1 dal 103,4 rivisto di dicembre.
PIOGGIA DI RECORD PER I BTP, SPREAD A 247
Sul mercato delle obbligazioni continua la stagione d’oro del Tesoro: il rendimento del BTP a dieci anni è sui minimi da luglio, a 2,58%, -4 punti base. Lo spread ha segnato in chiusura una flessione a 247 punti base da 250 centesimi martedì sera, dopo un tuffo a 246, nuovo minimo dal 28 dicembre. ll rendimento del Btp 2 anni è sceso a 0,25%, nuovo minimo da inizio maggio, quello dei Bot a 12 mesi a 0,08% il minimo da giugno
Il ministero ha collocato otto miliardi di euro di obbligazioni, tra cui 5,5 miliardi di euro di Btp a cinque e dieci anni piazzandoli al rendimento più basso rispetto ad aprile. il resto sono CCTeu. L’obiettivo dell’asta era 6,5 – 8 miliardi di euro. I tassi di copertura sono risultati leggermente in calo, rispetto alla media delle ultime tre aste. Vivace interesse da parte degli operatori specialisti anche per la riapertura del Bot semestrale proposta nel pomeriggio: rispetto all’offerta e all’assegnazione di 650 milioni la domanda è risultata pari a 1,683 miliardi.
MONCLER VOLA SULL’ONDA DEI RECORD DI LVMH
Lusso in gran spolvero sulla passerella di Piazza Affari al traino di Lvmh. Guida la corsa Moncler (+5,8%) ai massimi da novembre. Il consenso raccolto da Bloomberg è molto ottimista. Sedici analisti su ventiquattro raccomandano l’acquisto. Un solo Sell.
Ne approfitta pure Salvatore Ferragamo +1,53%, anche se i dati del trimestre sono stati deludenti. In evidenza Brunello Cucinelli (+3%). Geox avanza del 2,14% con Kepler che ha promosso il titolo a “hold” da “reduce” in attesa di risultati “deboli ma già incorporati nelle aspettative”.
LEONARDO-FINCANTIERI: IL GOVERNO SMENTISCE
Leonardo -0,5%. Fincantieri +2,5% nonostante la smentita del premier Conte del presunto progetto governativo per la fusione delle due società, entrambe a controllo statale.
Stmicroelectronics +0,43%. Ubs ha alzato il prezzo obiettivo da 13 a 14 euro, confermando la raccomandazione neutral.
Contrastate le banche: l’indice di settore chiude in pratica invariato, in linea con il dato europeo +0,08%. Bene Bper Banca (+0,87%). Unicredit-0,77%.
LA CINA RILNCIA L’AUTO. MAZZATASULLA JUVENTUS
In evidenza le società dell’automotive, dopo il via libera in Cina agli incentivi sull’acquisto di automobili: Ferrari +1,5%, Pirelli +1,2%, Fiat Chrysler +1,1% e Brembo +0,8%.
Utility poco mosse, si prendono una pausa, Terna -0,3%, consolida a ridosso del record storico di ieri.
Juventus -4,3%: secondo brusco ribasso, quasi un segnale del destino prima della secca eliminazione di ieri sera in Coppa Italia.
Brillante Salini Impregilo (+2,16%) in attesa di sviluppi del dossier Astaldi in salita del 9%.