Due notizie particolarmente attese movimentano la serata sul fronte internazionale e italiano: prima di tutto, come previsto, la prima riunione ufficiale della Federal Reserve guidata dal nuovo presidente Jerome Powell ha portato all’atteso rialzo dei tassi di interesse. Il costo del denaro sale su decisione della banca centrale americana di un quarto di punto, dello 0,25%, portandolo in una forchetta fra l’1,50% e l’1,75%.
Si tratta dunque della prima stretta di un anno che ne preannuncia anche altre e della prima dell’era Jerome Powell: il tutto mentre in Italia, poco dopo, è arrivato il pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso dei soci della Banca Popolare di Sondrio in merito alla riforma del credito mutualistico. I giudici hanno dunque “salvato” la riforma delle banche popolari varata dall’ultimo Governo, ritenendo “infondate” le obiezioni impugnate da alcuni investitori sul diritto di recesso limitato, sull’utilizzo del decreto legge e sul ruolo normativo della Banca d’Italia.
In particolare le obiezioni erano relative alle limitazioni al rimborso dell’investimento in capitale dei soci in seguito della trasformazione delle banche in spa, stabilita forzosamente dal decreto. “Le questioni sono state ritenute infondate”, si legge in una nota stampa della Consulta. La Corte “ha innanzitutto confermato che sussistevano i presupposti di necessità e urgenza per il decreto legge”. Inoltre ha stabilito che “non lede il diritto di proprietà” quel passaggio della legge che, “attuando le direttive europee sui requisiti prudenziali, prevede la possibilità per le banche di introdurre limitazioni al rimborso in caso di recesso del socio”.
A questo punto è probabile che le due popolari di Sondrio e di Bari, le ultime due banche cooperative con attivo superiore agli 8 miliardi coinvolte nella riforma su un totale di 10 istituti, dovranno al più presto provvedere alla trasformazione in spa, congelata alla fine del 2016 in attesa del ricorso.
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Buongiorno, ringraziando la Consulta dell'ennesimo regalo fatto alle banche ... adesso, per cortesia, ci volete "esporre" su come gli azionisti, nel rispetto del diritto, ne escono da questo "esproprio" autorizzato.... Grazie