“Non stiamo entrando in recessione. Anzi, penso che non ci entreremo”. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha alternato messaggi rassicuranti come questo con l’annuncio di nuovi interventi per frenare, se del caso, l’inflazione, specie quella dei salari. Il “mix” un po’ confuso piace a Wall Street, che ieri ha messo a segno un rialzo formidabile, a partire dal Nasdaq, su del 4,06% nel giorno in cui i tassi avanzano di altri 75 punti con la prospettiva di un altro ritocco all’insù il prossimo 20 settembre. Difficile interpretare la consistenza di questo rally. C’entra la forza dell’economia che, ha sottolineato il presidente, ha arruolato 2,7 milioni di lavoratori nel 2022: oggi le statistiche dovrebbero confermare che il Pil Usa nel secondo trimestre è salito dello 0,5%, smentendo l’arrivo della recessione. Il Congresso, poi, ha dato il via libera ad una legge che assicura aiuti eccezionali all’industria dei chip. Ma non è escluso che, prima di iniziare la discesa, i tassi possano salire di altri cento punti. Un boom anomalo, insomma, che lascia più di un dubbio. Ma che, almeno oggi, sembra in grado di trasmettere un po’ ottimismo al resto dei mercati.
I futures sulle borse europee anticipano un avvio in rialzo: Eurostoxx 50 +0,5%. Nel finale di stamattina le borse dell’Asia-Pacifico sono in prevalente rialzo. Giappone +0,2%, Cina +0,6%, Corea del Sud +0,7%, India +1,2%. In controtendenza Hong Kong, -0,6.
Accordo sul clima al senato Usa
Poco mossi i future Usa dopo una seduta memorabile: Dow Jones +1,37, S&P +2,62%, Nasdaq +4,06%.
La mossa della Fed è arrivata assieme ai risultati, più che positivi, di alcuni big: Microsoft +6,7% dopo aver previsto una crescita a doppia cifra dei ricavi in quest’anno fiscale grazie alla domanda di servizi di cloud computing; Alphabet (+7,7%) ha registrato vendite migliori del previsto in un mercato pubblicitario in rallentamento.
Il senatore democratico Joe Manchin, spesso in contrasto con i provvedimenti dell’amministrazione Biden, ha trovato un accordo con il leader dem al Senato Chuck Schumer per sostenere il pacchetto di misure che punta a investire 370 miliardi di dollari contro il cambiamento climatico e 288 miliardi per abbassare i costi dei farmaci, a fronte di un importante aumento delle tasse per i più ricchi.
Rallenta lo spread a 236, Unicredit superstar
Poco mosso stamane il mercato obbligazionario: il rendimento del Treasury decennale scende al 2,79%, il Bund decennale tedesco allo 0,95%. In frenata anche il BTP decennale, a 3,31%. Si abbassa anche lo spread, a 236 punti base dopo aver sfiorato ieri un picco di poco inferiore ai 250 punti dopo la revisione al ribasso dell’outlook da parte di Standard & Poor’s.
Le trimestrali hanno caratterizzato anche l’andamento dei listini europei. In grande evidenza a Milano Unicredit, che ha chiuso il suo miglior semestre degli ultimi dieci anni, battendo le stime degli analisti con un utile netto di oltre 2 miliardi, quasi raddoppiato.
Gas naturale alle stelle: Mosca taglia ancora
Il gas naturale europeo ha chiuso ieri sera in rialzo del 2,6%, a 205 euro per mwh, dopo aver toccato i massimi da quattro mesi a 228 euro. A causa della chiusura di un’altra turbina, il gestore tedesco Gascade ha annunciato che i rifornimenti di gas attraverso il gasdotto Nord Stream sono scesi al 20%.
Il petrolio Brent e WTI sale dello 0,7% in apertura di seduta dopo le rassicurazioni di Powell sullo stato di salute dell’economia Usa. Oro in lieve rialzo a 1.736 dollari l’oncia. Bitcoin +1,2% a 23.044 dollari: ieri la regina delle criptovalute ha messo a segno la miglior seduta da un mese (+8,5%) grazie alla risalita della voglia di rischio.
L’agenda di Piazza Affari. Ebit record per Poste, attesa per Stellantis
Le trimestrali promettono di dominare la seduta.
Poste: l’Ebit nel primo semestre ha raggiunto un livello record, dice una nota della società. I ricavi nel periodo sono cresciuti del 3,2% a 5,9 miliardi.
Moncler ha chiuso il primo semestre con ricavi per 918,4 milioni di euro, in rialzo del 46% a cambi costanti, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Bper: Fitch ha rivisto al rialzo l’outlook del rating della banca a “positivo” da “stabile”.
Ovs ha comunicato l’acquisizione del marchio Les Copains, senza fornire dettagli sul controvalore dell’operazione.
Orsero ha sottoscritto accordi di esclusiva volti all’acquisizione dell’80% di Blampin Groupe e del 100% di Capexo, entrambe in Francia.
Attesa per i conti di Stellantis, che da inizio ano accusa un ribasso del 25% circa nonostante fondamentali solidi. In seguito a un incontro con l’Ad di Comau Pietro Gorlier, i sindacati metalmeccanici hanno detto in una nota che lo spin-off della società, specializzata nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale, rimane l’obiettivo di Stellantis nel breve-medio termine, ma al momento non è prioritario.