I dati negativi sul mercato del lavoro Usa annunciati venerdì (disoccupazione al 6,1%, solo 266 mila nuovi posti di lavoro contro i 970 mila previsti) hanno convinto gli operatori che la Fed non ridurrà gli acquisti sul mercato per un bel po’, almeno fino a dicembre. Di qui, un avvio di settimana in Asia all’insegna del Toro. Intanto, salgono i prezzi del petrolio e dei suoi derivati sull’onda del cyber attentato che ha mandato in tilt la rete di distribuzione di buona parte degli Stati Uniti. L’indice Asia Pacific sale stamane dello 0,35%. In rialzo anche i future sulle Borse Usa.
COREA E AUSTRALIA AI MASSIMI
A guidare la corsa sono l’indice coreano Kospi (+1,5%) e l’Australia, ai massimi da 14 mesi. Bene anche il Giappone e l’India, entrambi su di mezzo punto.
LA CINA DÀ OSSIGENO AL LISTINO DI HONG KONG
In lieve calo l’Hang Seng di Hong Kong e il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen. Le autorità cinesi hanno approvato un provvedimento per ridare ossigeno al listino di Hong Kong, in difficoltà dopo la rottura con gli Usa. Il Financial Times riferisce che è allo studio un provvedimento per agevolare gli investimenti di privati residenti in alcune delle città più ricche in fondi, ETF e altri strumenti finanziari accessibili solo ai residenti a Hong Kong,
Recupera posizioni il T bond decennale, a 1,5983%, dopo lo scivolone di venerdì a 1,4690%. Bund a -0,21%.
Impennata dei prezzi del petrolio WTI a 65,66 dollari (+1,17%). Brent poco sotto i 70 dollari.
UN CYBER ATTENTATO METTE FUORI GIOCO L’OLEODOTTO USA
Venerdì sera un cyber attentato attribuito alla gang criminale denominata DarkSide ha messo fuori gioco la Colonial Pipeline, l’oleodotto (8.850 chilometri, dal Texas al New Jersey) che distribuisce il 45% della benzina e del diesel destinato al mercato della costa orientale, compresi New York, Washington e aeroporto di Atlantia (il più importante degli Usa, dove viaggiano 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno).
LA BORSA MIGLIORE? IL BRASILE VITTIMA DEL COVID
L’apparente paradosso del rialzo dei mercati a fronte di un dato negativo sul fronte economico non è il solo a caratterizzare la congiuntura. La Borsa più tonica del pianeta nella scorsa settimana è stata quella del Brasile, pur sconvolto dalla pandemia. L’indice Bovespa della Borsa di San Paolo ha chiuso con un rialzo superiore al 5% (in euro) dopo l’annuncio che gli Usa sono disponibili a rinunciare ai brevetti sul Covid-19. In Europa si è distinta Madrid con un +2,80%. A Milano il FtseMib si ferma a +1,80%.
Si profila un’apertura positiva anche per i listini europei. A ridimensionare le paure per l’inflazione contribuiscono le dichiarazioni del direttore finanziario di Volkswagen: nei prossimi mesi, dice, non ci dovrebbero essere incrementi salariali di grande portata.
TEST SUI PREZZI AL CONSUMO USA
L’appuntamento macro più importante della settimana riguarda proprio l’inflazione. Mercoledì l’istituto americano del Lavoro pubblicherà il dato sull’andamento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, destinato ad alimentare il dibattito sull’atteggiamento “morbido” della Fed sui prezzi. Occhio anche all’inflazione cinese: mercoledì usciranno le statistiche sull’impatto delle materie prime sui prezzi alla produzione, stimati in ascesa del 6,5%, massimo dal 2017.
Sempre mercoledì saranno annunciati i dati sulla crescita mensile del Pil Usa: è previsto un incremento dell’1,3%, in accelerazione rispetto a febbraio (+0,4). Ma il dato del trimestre segna comunque rosso.
ITALIA, SOTTO ESAME LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Per l’Italia i segnali di ripresa potranno essere confermati domani, quando l’Istituto nazionale di statistica diffonderà la sua ultima istantanea su produzione industriale e andamento dell’economia nazionale tra marzo e aprile del 2021.
RIFLETTORI SU LONDRA, I CONTI DI WALT DISNEY E AIRBNB
Da seguire oggi la reazione dei mercati alle elezioni inglesi. Boris Johnson trionfatore in Inghilterra (ma Londra resta nelle mani di Saddiq Kahn e Manchester si conferma laburista) si trova alle prese con la probabile richiesta di referendum degli indipendentisti scozzesi, che hanno mancato di un soffio la maggioranza assoluta ma contano sull’alleanza con i Verdi.
Settimana ricca di appuntamenti societari. Volge al termine la campagna dei conti Usa: alla ribalta solo Walt Disney e Airbnb, test sulla velocità della ripresa del turismo.
Sotti i riflettori in Asia Alibaba e i conti dell’auto: comincia martedì Nissan, seguono Toyota e Honda.
PIOGGIA DI TRIMESTRALI A PIAZZA AFFARI, ASSEMBLEA DI LEONARDO
Pioggia di conti a Milano sulle società dell’MTA, dello STAR e dell’AIM Italia. Saranno 21 le aziende che il 10 maggio staccheranno il dividendo: di queste, 5 sono dell’AIM Italia. In particolare, il dividendo staccato da Conafi garantisce un rendimento nell’ordine del 7%. Di rilievo anche la remunerazione in due tranches di Equita, al 6,60%.
Da seguire Avio (2,04% il dividendo) leader della presenza italiana nell’industria spaziale. Da seguire l’assemblea di Leonardo.
GIORNATA DI PASSIONE IN VISTA PER LA JUVENTUS
Si profila una nuova giornata di passione per il titolo Juventus dopo l’ennesima frana della squadra che ha compromesso l’accesso alle competizioni europee con una perdita secca di 50 milioni.
DOGECOIN IN ROTTA DOPO LO SHOW DI ELON MUSK
Assai meglio delle tribolazioni bianconere lo spettacolo assicurato ventiquattr’ore prima da Elon Musk che, primo personaggio della finanza invitato al Saturday Night Show, si è preso in giro, ha scherzato sul nome del figlio (X A-12 ma “si pronuncia gatto che corre sulla tastiera”) e poi ha ammesso in diretta di essere affetto della sindrome di Asperger. Vestito tutto di nero, disinvolto come un divo di Hollywood, ha chiamato sul palco la madre, Maye, bellissima ex modella canadese e guru nutrizionista. “Sono eccitata all’idea del regalo della mamma”, ha scherzato lei. “Spero solo che non sia un Dogecoin… “. E lui ha risposto secco: “Ma certo che lo è, di sicuro”. Poi, non si sa se per scherzo o no, ha definito il Doge “una truffa”.
La moneta virtuale ha guadagnato posizioni fino ad un valore di 90 miliardi di dollari per poi scendere a 72 miliardi prima della fine dello show. “Sono consapevole – ha aggiunto Musk – che a volte pubblico cose strane: a chiunque abbia offeso, voglio solo ricordare che ho reinventato le auto elettriche e mando le persone su Marte”. Durante lo show è esploso il razzo cinese. “Musk ha accettato di essere nostro ospite – hanno commentato alla Cbs – perché aveva bisogno di un alibi”.