Giornata nera per le Borse di tutto il mondo dopo la decisione della Fed di rinviare a tempi migliori il primo rialzo dei tassi dall’attuale minimo storico, compreso fra zero e 0,25%, dove si trovano dal 2008. I mercati pagano un alto prezzo alle preoccupazioni emerse dalla riunione di Washington.
A Milano l’indice FtseMib è caduto in ribasso del 2,6%, le Borse di Parigi e Francoforte hanno perso il 2,8% e il 3,1%.
A Wall Street a metà seduta il Dow Jones scende dello 0,9%, S&P500 -0,6%, Nasdaq -0,5%.
Sul mercato dei titoli di Stato, il Btp a 10 anni ha registrato un calo del rendimento a 1,76%, da 1,90% di ieri. Lo spread con il Bund, il cui rendimento è sceso a 0,66%, è a 109 punti base. L’euro si rafforza: la moneta unica chiude a 1,1382 dollari, ma durante la giornata è arrivata a toccare quota 1,1459. Sul fronte delle materie prime, le quotazioni dell’oro volano fino a 1.137 dollari l’oncia.
In Europa tutti gli indici di settore sono finiti in rosso: peggio di tutti fa l’auto (Stoxx -3,2%) seguita dalle banche (-2,9%). A Francoforte Daimler ha perso il 4,2%, Bmw è scesa del2,8%. Fiat Chrysler arretra del 3,6%. Fra le banche, Deutsche Bank ha perso il 4,4%- A Milano Unicredit -1,8%, Intesa -3,7%, MontePaschi -2,6%.
Pochi i titoli in controtendenza:Telecom Italia chiude la seduta con un progresso dello 0,4%. Continuano sul titolo le indiscrezioni secondo cui Vivendi starebbe comprando azioni per salire dal 15% al 20%.
Tra i titoli minori spicca il balzo di Pierrel +12% dopo la notizia che l’authority americana Fda ha dato il via libera alla commercializzazione in Usa di speciali occhiali con cui è possibile realizzare una diagnosi precoce di alcuni tumori in gola.
Per il resto dominano i ribassi. Soffrono le assicurazioni e i titoli del risparmio gestito.
Generali -2,6%,Azimut -3,9%, Mediolanum -2,6%. Fra i titoli industriali, Prysmian -5,1% ha sofferto per il downgrade di Goldman Sachs a Neutral. Finmeccanica perde il 2,5%, StM -2,6%,Cnh Industrial -3,8%. Fra le utility, Enel ha perso il 3,5%, A2A -2,1%. Non poteva sfuggire alle grinfie dell’Orso il comparto lusso: Ferragamo -3,5%, Moncler -2,9%.