La Doria, azienda italiana specializzata nella produzione di derivati del pomodoro, sughi pronti, bevande di frutta e legumi conservati e presente anche nella grande distribuzione estera, ha chiuso un accordo con Intesa Sanpaolo per un finanziamento da 10 milioni di euro, con scadenza a 7 anni. La cifra sarà destinata a raggiungimento di specifici target legati alla sostenibilità. L’operazione è gestita dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo guidata da Mauro Micillo: il tasso d’interesse è indicizzato all’Euribor e si caratterizza per un meccanismo di pricing legato appunto alla realizzazione di specifici obiettivi in ambito ESG (Environmental, Social, Governance).
Il finanziamento consente dunque a La Doria di poter contare su una liquidità a supporto del Piano di Investimenti e conferma il forte impegno della società nell’introduzione di un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come leva strategica per la creazione di valore per tutti i suoi stakeholder. Intesa Sanpaolo ha supportato La Doria anche mediante un’operazione di hedging volta a coprire la società dall’esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di interesse legati al finanziamento. La strategia di copertura utilizzata prevede un meccanismo premiante legato al raggiungimento degli stessi target ESG previsti nel finanziamento. L’ESG-linked Interest Rate swap prevede infatti una riduzione del tasso fisso pagato dalla Società sulla base del raggiungimento di tali obiettivi.
“L’accordo con un’eccellenza italiana come La Doria dimostra il nostro continuo supporto al tessuto imprenditoriale italiano – dichiara Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. L’operazione conferma l’impegno del Gruppo nell’ambito della finanza sostenibile, in particolare a sostegno di aziende che intraprendono un percorso virtuoso in chiave ESG. Il canale dell’innovazione di prodotto, inoltre, costituisce uno dei pilastri dell’attività della Divisione in quanto permette di ampliare l’applicazione di strategie anche complesse come quelle di copertura sui tassi e di associarle a sistemi di incentivazione verso politiche ESG di eccellenza”.