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La discesa del Pil Usa non spaventa le Borse i bond vanno ai minimi storici. Lieve rialzo a Milano

Chiudono la settimana sui massimi le Borse asiatiche. Fa parziale eccezione Tokyo -0,2%, in lieve ritirata dopo la serie di sei sedute consecutive al rialzo. L’inflazione torna a salire nel Sol Levante: +3,2%, il dato più alto dal 1991. A Wall Street non cambia il copione degli ultimi giorni: il T bond Usa decennale veleggia sui minimi da giugno (2,466%) in attesa di misure espansive della Bce. E i bassi rendimenti sostengono i listini azionari e le obbligazioni high yield. Le Borse americane chiudono così in rialzo: l’indice Dow Jones è salito dello 0,39%, il Nasdaq dello 0,54%. L’S&P 500 +0,5% segna un nuovo record a quota 1920.

Sul mercato non ha pesato la revisione al ribasso del pil del primo trimestre, sceso dell’1%, bel oltre le previsioni che indicavano una flessione dello 0,5%, dovuta principalmente al pesante maltempo di quest’inverno. Wall Street ha dato più peso ai dati positivi: l’aumento dei consumi (+3,1% nel trimestre) e il calo oltre le previsioni delle richieste di sussidi di disoccupazione (300mila da 326mila). Continua l’ascesa di Twitter: + 2% dopo il +10,7% registrato mercoledì sull’onda delle promozioni di Nomura e Cantor Fitzgerald. Sul fronte dei consumi da rilevare l’ottima trimestrale di Abercrombie & Fitch (+5%).

Giornata quasi piatta in Europa, complice la giornata festiva in Germania e Lussemburgo, chiude per la festività dell’Ascensione: Parigi -0,02% , Londra è salita dello 0,2di % al pari Madrid. Il Wall Street journal rivela che il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto a Bnp Paribas di pagare oltre 10 miliardi di dollari per la violazione delle sanzioni americane nei confronti di Iran, Sudan e Cuba. E’ in corso un negoziato per raggiungere un accordo che potrebbe chiudersi con una sanzione molto inferiore. Il calo più consistente si è registrato a Milano, dove l’indice FtseMib è sceso dello 0,3%.

ASTE RECORD PER IL TESORO, LA RACCOLTA 2014 E’ GIA’ A META’

Nonostante le prese di beneficio sul mercato azionario, continua la luna di miele tra gli investitori e l’Italia. Ieri, infatti, il Tesoro ha collocato tutti i 5,75 miliardi di Btp a medio-lungo termine con rendimenti scesi a nuovi minimi storici, e 1,75 miliardi di Ccteu al tasso lordo dell’1,38%. Nel dettaglio, i Btp quinquennali sono stati venduti per 2,75 miliardi al tasso dell’1,62%, mentre i 3 miliardi di bond decennali sono stati collocati al 3,01%, ai valori d’asta minimi di sempre.

Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 167 punti base dai 165 centesimi dell’apertura e il rendimento del decennale domestico al 2,97%, mentre il differenziale tra il Bonos e l’equivalente tedesco ha chiuso a 158 punti base, con un tasso del primo al 2,88%. Con le aste di ieri (e in attesa delle riaperture dei Bot d il Tesoro ha coperto circa il 50% delle esigenze di finanziamento di quest’anno. “Rispetto all’anno scorso c’è da sottolineare un cambio radicale nella struttura d’offerta dei Btp” rileva Chiara Manenti di Intesa. “Dall’inizio del 2014 l’offerta a lungo, dal 7 al 30 anni, rappresenta il 110% di quella a breve, 3-5 anni, contro il 90% dell 2013, e questo ovviamente va nella direzione di un allungamento della durata media del debito italiano”.

ENEL E FIAT PUNITE DAGLI ANALISTI

In una giornata di scambi sottili pesano le pagelle negative di alcune blue chips. Spicca al proposito il ribasso di Fiat, che ha perso l’1,2%: il broker americano Sanford Bernstein ha abbassato il giudizio a Underperfom da Market Perform. Più forte il calo di Enel (-1,7%) dopo la bocciatura di Citigroup, che ha abbassato il giudizio a Sell da Neutral. Alcuni obiettivi del piano, secondo gli analisti, sono di difficile realizzazione viste le tendenze del mercato.

Scende anche Mediaset (-1,26%) dopo il giudizio negativo di Bernstein .che ha rivisto al ribasso le previsioni sull’utile per azione di quest’anno da 0,03 a 0,01 euro e quelle sull’eps dell’anno prossimo da 0,1 a 0,09 euro. Premiata invece Telecom Italia (+0,9%), sostenuta dalla raccomandazione Buy di Deutsche Bank. I titoli industriali si sono mossi in ordine sparso: Finmeccanica -1,2%, AnsaldoSts +0,7%, StM +1,1%, Prysmian -0,5%. Lieve flessione per Eni (-0,3%). Saipem ha guadagnato lo 0,2% nonostante Bank of America abbia confermato la raccomandazione negativa Underperform a causa dell’incertezza sui margini. Tra le utilities, Iren è salita del 2,03% a 1,155 euro: dopo il recente calo in Borsa il dividendo (0,0523 euro, con stacco cedola il prossimo 23 giugno) è di tutto rispetto.

BANCHE DEBOLI, MA VICENZA FA VOLARE POP. ETRURIA

Giornata di cali per il settore del credito. Soffre in particolare MontePaschi che ha perso il 2,5% ma i cali sono diffusi un pi’ in tutto il comparto, con l’eccezione di Intesa invariata. Chiudono in ribasso Bpm -1,07%, Banco Popolare -0,51%, Bper -0,98%, Ubi Banca -0,38%. Unicredit perde lo lo 0,6%. Vola la Banca Popolare dell’ Etruria che salita del 19,53% avvicinandosi al prezzo dell’Opa (1 euro) annunciato dalla Banca Popolare di Vicenza.

RIMBALZA YOOX, ATLANTIA DECOLLA GRAZIE A ETIHAD

In terreno positivo Atlantia +1,2% sulla scia dell’accordo in dirittura d’arrivo per Alitalia con Etihad . A favore del titolo depongono alcue le notizie in arrivo da Parigi. La commissione d’inchiesta del Senato francese, incaricata di verificare la regolarità del contratto tra lo Stato ed Ecomouv (consorzio partecipato al 70% dalla società dei Benetton ) per la riscossione dell’ecotassa sui mezzi pesanti, non ha riscontrato irregolarità. In base al contratto, Ecomouv, ora sospeso, avrebbe dovuto generare un cash flow di circa 90 milioni di euro annui per i prossimi 12 anni.

Autogrill è scesa del 2%. Il miglior titolo della giornata è stato Yoox +2,6%. In evidenza anche L’Espresso +3,31%. Continua intanto la marcia de La Doria +7,2% e nuovo record. Da gennaio il rialzo è del 70%. Il 2013 si era chiuso con un balzo del 129%. La società alimentare capitalizza in borsa circa 200 milioni e, secondo le stime del consenso, vale circa 11,7 volte gli utili stimati nel 2014.

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