Il libro indaga sul fenomeno corruttivo e sulle attività per contrastarlo ma anche sulle attività bilaterali tra ministeri degli Esteri con risultati sorprendenti
La patologia dell’attività economica sotto forma di corruzione è fenomeno purtroppo largamente diffuso in Italia e particolarmente analizzato in questi ultimi anni, anche per un’accresciuta sensibilità collettiva. Un versante di particolare interesse è quello dell’analisi dell’impatto del fenomeno corruttivo nel suo complesso, sia sullo sviluppo economico del Paese, sia sulla capacità di attrazione degli investimenti esteri in Italia.
Il libro “La diplomazia giuridica” (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2018), scritto da Alfredo Maria Durante Mangoni, Ministro Plenipotenziario e da Giovanni Tartaglia Polcini, magistrato e Consigliere giuridico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e impreziosito da un’efficace Prefazione di Paola Severino, si pone un primo obiettivo di illustrare il primato italiano nelle attività di contrasto alla corruzione con modelli normativi che sono studiati con attenzione, se non addirittura additati come modelli di riferimento, all’estero. Ma non solo.
Vi è, poi, un secondo obiettivo legato alla cosiddetta diplomazia giuridica, cui si fa riferimento nel titolo, e che si articola in mirate iniziative bilaterali portate avanti dal nostro Ministero degli Affari Esteri e in particolare dai due autori di questo interessante volume, configurandosi come concreto sostegno all’orientamento alla legalità dell’ambiente socio-economico.
Nella prima parte del libro, oltre ai necessari aspetti metodologici, vengono passati in rassegna alcuni dei momenti e dei documenti più significativi maturati e definiti a livello internazionale (G20, OCSE, Consiglio d’Europa, etc) nell’ottica dell’ambiente socio-economico legalmente orientato. Segue, quindi, una seconda parte con pagine dedicate all’approfondimento di ulteriori criticità relative ad ambiti specifici e all’analisi delle misure di contrasto adottate e proposte nella lotta alla corruzione.
Un libro, in definitiva, che approccia il fenomeno della corruzione in modo originale, mostrando aspetti noti e meno noti della cosiddetta diplomazia giuridica, autentico fiore all’occhiello del Paese e che si propone quale lettura utile e stimolante, non solo per una ristretta cerchia di addetti ai lavori, ma anche per i decisori delle cose economiche.
Dopo la laurea in Giurisprudenza, conseguita a pieni voti nel 1970 presso l’Università Sapienza di Roma con una tesi innovativa sul modello del costo del capitale di Modigliani - Miller, Filippo Cucuccio entra nel Gruppo Banca Nazionale del Lavoro, dove percorre tutti i gradini della carriera manageriale, assumendo incarichi di importanza via via crescente, tra cui si ricordano: Responsabile della Comunicazione, Responsabile della Formazione Professionale e dell’Addestramento Tecnico dell’intero Gruppo BNL, Amministratore Delegato di Società del Gruppo. Parallelamente Filippo Cucuccio matura esperienze in campo giornalistico (è iscritto all’Ordine Nazionale dal 1984) collaborando con le principali testate economiche nazionali e assumendo la direzione di periodici specialistici, quali Parabancaria, Finanza & Mercati, ecc. Attualmente collabora con numerose testate di quotidiani e periodici ed è membro dell’Editorial Board del periodico Tempo Finanziario. Arricchiscono il profilo formativo di Filippo Cucuccio il conseguimento nel 2010, sempre a pieni voti e con lode, di una seconda laurea in Scienze dell’Amministrazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Sapienza di Roma con una tesi in Diritto del Lavoro, nonché un’approfondita conoscenza delle lingue e delle culture francese e inglese, certificata rispettivamente dal DALF, rilasciato dal Centre Saint Louis de France e dal Certificate of Proficiency dell’Università di Cambridge.
Completano, infine, il quadro professionale di Filippo Cucuccio le esperienze di Segretario Coordinatore della Commissione Regionale del Lazio presso l’Associazione Bancaria Italiana (2010/12), l’attuale incarico di Direttore Generale dell’ Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito (dal 2013); nonché le qualificate collaborazioni con le cattedre di Diritto dell’Economia della Facoltà di Economia dell’Università Sapienza di Roma, con la cattedra di Economia Aziendale della Facoltà di Economia dell’Università Tor Vergata di Roma, con la Scuola di Polizia Economica della Guardia di Finanza di Ostia e con la Scuola Superiore della Magistratura.