Nel nostro Paese la crisi non risparmia nemmeno il settore dei giochi. L’anno scorso la spesa netta degli italiani che si sono dedicati ad attività quali lotterie, gratta e vinci o videopoker è calata del 3,5% rispetto al 2011, a quota 17,1 miliardi di euro.
Il numero di giocatori ha registrato invece una flessione del 5%, passando dai 24,7 milioni del 2011 ai 23,5 milioni del 2012. L’andamento delle giocate è peraltro in controtendenza rispetto all’estero: allargando lo sguardo all’Europa intera, infatti, il dato è cresciuto del 5,4%, con un picco del +20,5% in Danimarca.
I numeri sono stati diffusi da Gtech, ex Lottomatica, che ha presentato oggi il bilancio sociale. La società ha sottolineato inoltre che, grazie alla regolamentazione del settore, l’impatto del gioco illegale negli ultimi 10 anni si è considerevolmente ridotto, passando dal 57% del 2003 all’8% del 2012.
Tuttavia “vi sono ancora sacche di gioco illegali” e Confindustria “stima che sul territorio italiano ci siano oltre quattromila punti scommesse illegali”, scrive Gtech, precisando che il recupero integrale del gioco illegale esistente “porterebbe all’erario un miliardo di euro aggiuntivo”. Nel 2012 il contributo del gruppo alle casse italiane ha raggiunto i 3,6 miliardi di euro, il 44% delle entrate erariali da giochi (8,1 miliardi di euro).
All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Gtech viaggia appena sopra la parità.