Dal 18 settembre a Catanzaro il movimento artistico caro agli ambientalisti darà vita alla 2^ edizione di “ Arte e Città “. Opere con plastica riciclata.
Il risveglio di una comunità, dopo la tristezza dell’epidemia, può essere una galleria d’arte a cielo aperto ? Si ed anche per molti mesi.Il segnale di una ritrovata convivenza sostenibile, pulita, colorata. La città di Catanzaro ha annunciato tutto questo alla vigilia della seconda edizione di “Arte e Città”. Qualcosa di più di un evento artistico a valenza ambientale. Sebbene non ancora connesso ai circuiti d’arte urbana, sicuramente lo merita per l’impegno e il senso civico di chi lo promuove.
La prima edizione di “Arte e Città”, l’anno scorso ha avuto successo di critica e l’attenzione dei media. Ma quest’anno, a partire dal 18 settembre , il contesto è assai diverso. I problemi sociali ed economici per il Covid 19 non hanno risparmiato Catanzaro e la Calabria. Se la città capoluogo punta su arte eambiente fino a gennaio prossimo, vuol dire che c’è davvero voglia di lasciarsi alle spalle i mesi angoscianti della pandemia. La gente è piena di buona volontà e ha bisogno più di ieri di azioni incoraggianti. D’altra parte è anche stanca di una rappresentazione socio-economica ripetitiva fatta di malaffare e illegalità è depressione. Cosa c’è di più originale, allora, in questo periodo che prendere in prestito la fantasia e l’estro di creativi ed artistiper risollevare il morale ? Si fa avanti la Camera di Commercio con il Comune, PromoCatanzaro, la Fondazione Rocco Guglielmo che installeranno nel centro storico 36 opere di Cracking Art.
Coccodrilli, gatti, cani colorati, di diverse dimensioni realizzaticon la tecnica del recupero dei materiali. Prevalentemente plastica, come si è specializzato il movimento Cracking noto in tutto il mondo e molto caro agli ambientalisti. Lungo le strade e le piazze , si vedranno,opere con uno spiccato senso dell’ambiente.
È una “ iniziativa d’impatto” , abbiamo sentito, in una straordinaria Regione flagellata, tuttavia, da ritardi nelle struttureecologiche, spesso anche da una politica sprecona. Per quattro mesi il potere seduttivo e riflessivo di un’arte gioiosa e green può fare la differenza.
La scelta di quest’anno non è stata casuale , ha spiegato Francesco Chirillo, presidente di PromoCatanzaro, dato che “l’emergenza sanitaria ci ha costretti ad un periodo di difficoltà non solo economica, ma anche sociale e psicologica. Mi piacerebbe che i colori e le forme proprie della Cracking Art possano essere un messaggio di gioia, di entusiasmo, di fiducia nel futuro per tutti i visitatori, i curiosi o i semplici passanti”.
La mostra resterà fino alla fine di gennaio prossimo,fondendosi con le manifestazioni natalizie alle quali imprimerà un valore di sostenibilità ambientale. Anche in pieno inverno mostrare la rigenerazione della plastica in modo artistico e accattivante avrà valore comunicativo per una particolare sensibilità nei confronti della natura. “ La nostra materia elettiva è la plastica , contenitore di tutto il vissuto del pianeta, naturale, artificiale, antica, futuribile “ dice il manifesto della Cracking Art del 2001. “Noi cerchiamo in lei le arcaiche origini antropologiche, vegetali, animali, per costruire una nuova iconografia”. La Calabria ha condiviso la mission .