Via libera dalla Germania al fondo salva-Stati Esm. La Corte costituzionale tedesca ha approvato la ratifica da parte di Berlino del meccanismo di salvataggio della zona euro. Gli otto giudici della Corte hanno tuttavia posto delle condizioni: qualsiasi incremento della partecipazione finanziaria della Germania al capitale dell’Esm, per un tetto massimo di 190 milioni di euro, dovrà essere sottoposto al voto del Parlamento.
Le Borse europee, dopo uno smarrimento iniziale, hanno subito allungato il passo, tanto che adesso Milano vanta un progresso dell’1,3%, Madrid l’1,3%, Parigi lo 0,66% e Francoforte l’1,1%. Anche l’euro sta conquistando posizioni sul dollaro, fino a un cambio di 1,2885 biglietti verdi. Intanto lo spread italiano scende a 339, contro i 353 della chiusura di ieri.
Stamane le Borse asiatiche hanno preso la direzione del rialzo: Tokyo +1,50%, Hong Kong +0,84%.
La Cina centrerà il target di crescita del pil del 7,5% nel 2012, nonostante le pressioni che la sua economia deve affrontare. Parole pronunciate dal premier Wen Jiabao nell’ intervento al Forum economico mondiale di Tianjin.
In rialzo anche Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,31%, l’indice S&P500 guadagna lo 0,52%. Il Nasdaq avanza solo dello 0,02%, alla vigilia della conferenza stampa di Apple dedicata al lancio di iPhone 5. Ad agitare la vigilia ci ha pensato il New York Times con una nuova inchiesta sulla fabbrica cinese in cui nascono i prodotti Apple: salari e condizioni di lavoro degli operai, dopo le critiche, sono migliorati. Ma solo perché i dipendenti sono stati sostituiti da studenti stagisti in condizioni ben più precarie. Da rilevare il balzo a Seul delle quotazioni della nemica Samsung +2,6%, che è anche tra i maggiori fornitori di Apple.
Non ha avuto per ora alcun impatto il monito di Moody’s: se al Congresso non si troverà un accordo per ridurre il budget federale, gli Stati Uniti rischiano di perdere la tripla A e di scivolare a Aa1.
Anche le Borse europee hanno puntato ieri, nel finale, sul Toro. Fa ben sperare la scelta della Corte costituzionale tedesca di respingere l’ipotesi di un rinvio della sentenza, come chiesto da un deputato antieuropeista.
I giudici supremi sono chiamati a prendere posizione sulla compatibilità del fondo salva-Stati europeo Ems con la legge fondamentale della Germania. Tutti i sondaggi fra gli esperti di diritto dicono che la Corte dovrebbe approvare il fondo, ma potrebbe porre delle condizioni. Inoltre stamane gli olandesi andranno alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, un altro appuntamento pieno di incognite per la zona euro.
Ieri intanto il primo ministro greco Antonio Samaras ha rassicurato la Banca centrale europea sull’impegno del proprio governo a rilanciare il programma di riforme, secondo quanto riferito dalla stessa Bce dopo l’incontro del premier con Mario Draghi e altri alti funzionari della banca centrale.
Piazza Affari ha accelerato nel finale e ha chiuso con l’indice FtseMib in rialzo dello 0,8%. Positive anche le Borse di Parigi (+0,8%) e Francoforte (+1,3%). Londra ha chiuso in parità. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali ha terminato ieri la seduta sui minimi, in area 351 punti base contro i 366 della chiusura di ieri. Venerdì lo spread era scivolato fino a 349 punti base, minimo dallo scorso 4 aprile, con un rendimento sul benchmark decennale di nuovo in vista di quota 5%.
Pioggia di offerte di corporate bond, come previsto. Oltre 20 miliardi offerti da: Intesa (1,25 miliardi, all’80% assorbiti dall’estero), Snam e le spagnole Iberdrola e Gas Natural. Enel +2,1% ha deliberato l’emissione entro il 31 dicembre 2013 di uno o piu’ prestiti obbligazionari, per un importo complessivo massimo pari al controvalore di 5 miliardi di euro, “al fine di ottimizzare il profilo delle relative scadenze a medio e lungo termine”.
Forte del clima positivo sui mercati del debito, il Tesoro alza la posta: oggi andranno 9 miliardi di Bot a 12 mesi, più 3 miliardi di Bot a tre mesi la cui ultima emissione risale allo scorso maggio: ben 12 miliardi di offerta complessiva contro i soli 8,25 miliardi in scadenza.
A Milano quasi tutte le banche hanno recuperato il ribasso della mattina e hanno chiuso con buoni rialzi. Intesa è salita dello 0,9%, Unicredit ha guadagnato l’1,2%, Banco Popolare è avanzata dell’1,7%, Ubi +2,7%. Chiusura negativa per MontePaschi -1,5% e Mediobanca –0,1%. Fra le assicurazioni, Generali ha guadagnato il 2,1%. Dopo l’annuncio dell’esito finale dell’aumento di capitale, Fondiaria–Sai è caduta in ribasso del 5%, Unipol è scesa del 2,5%. Milano Assicurazioni ha perso il 2,1%.
Giornata nera in tutta Europa per il settore lusso, trascinato al ribasso da Burberry che a Londra è precipitata in caduta del 20% dopo avere annunciato il secondo profit warning in due mesi. La Ceo Angela Ahrendts ha annunciato che l’utile dell’esercizio che chiuderà a marzo 2013 sarà al livello più basso della forchetta di stime precedentemente annunciata, che va da 407 milioni di sterline a 454 milioni. La media degli utili previsti dagli analisti era di 430 milioni. Burberry parla di generale rallentamento del settore a livello globale.
A Milano Ferragamo è scesa del 5%, Tod’s -3,5%,Luxottica -1,7%. A Parigi Lvmh, il colosso mondiale del lusso, ha perso il 3,3%, Swatch -2,1%, a Francoforte Hugo Boss -8%. Al contrario, forte recupero nel finale anche dei titoli industriali: Fiat +1,6%. Alla convention dei dealers di Chrysler Sergio Marchionne ha confermato l’arrivo dell’Alfa Romeo in Usa nel 2014.
Chiusura negativa per Fiat Industrial, scesa dello 0,9%, dopo che Morgan Stanley ha abbassato la raccomandazione a equal weight da overweight. Finmeccanica +0,9%, StM +3,8%, trascinata dall’effetto Apple (di cui è fornitrice di memorie mems). Fra le mid cap, Rcs ha segnato un altro maxi-rialzo del 17%.
Del piano industriale per il rilancio del gruppo Rcs Mediagroup “ne parleremo dopo l’assemblea del 16 ottobre” dopo le misure necessarie “ per affrontare la sottocapitalizzazione della società”. E’ quanto ha affermato il presidente del Cda di Rcs, Angelo Provasoli, all’uscita dalla sede del gruppo dove si è tenuto un Cda straordinario sulle stock option, durato circa due ore. A chi gli chiedeva, a fronte dei forti movimenti del titolo che hanno spinto Consob ad accendere un faro, se la societa’ e’ scalabile, Provasoli ha risposto: “Mi pare sia concretamente improbabile. Io starei sereno”.