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La Corea frena le Borse ma Leonardo e Generali avanzano

Le Borse europee scendono ma non troppo di fronte alla minaccia nucleare che incombe dalla Corea del Nord. Piazza Affari si difende meglio degli altri listini. L’indice Ftse Mib accusa un calo attorno allo 0,08% poco sopra quota 21.800. Ribassi attorno allo 0,7% per Madrid e Zurigo. Parigi -0,3%, Francoforte 0,5%.

Nonostante le tensioni geopolitiche la fiducia degli investitori nella zona euro è migliorata inaspettatamente a settembre. Infatti, secondo il sondaggio Sentix con base a Francoforte, l’indice nella zona euro è salito a 28,2 punti da 27,7 punti di agosto.

Il timore di una minaccia nucleare dopo gli ultimi test della Corea del Nord ha fatto salire il prezzo dell’oro al massimo da 11 mesi a 1.345,50 dollari l’oncia. Mentre il dollaro è scivolato contro lo yen e il franco svizzero. Torna a scendere il dollaro a 1,189 contro l’euro da 1,186 di venerdì sera. 

Dopo un avvio nel segno della debolezza, il Btp recupera terreno nella prima metà di una seduta importante, perché di rientro degli operatori dopo la pausa estiva Il rendimento del Bund 10 anni scende a 0,36%. Il Btp a 10 anni tratta a 2,05% con lo spread a 168 punti base.

Lo spread Italia/Spagna si contrae a 48 punti base, livello più basso dal mese di marzo. A giugno si era allargato a 73 punti base.

Il petrolio Brent è in calo dell’1,1% a 52,10 dollari il barile. Saipem +0,84%. Cali limitati per Eni -0,23%.

Settori tutti in rosso, peggio le banche: -0,7%. Perdono terreno le banche: Unicredit -0,06%, Intesa -0,2%, Banco Bpm (-1,7%).

Generali +0,9% ha incassato stamattina la promozione di Hsbc. Il broker ha alzato il giudizio a Buy dal precedente Hold. Il target price sale a 17 euro da 15,30 euro. Nel report firmato dall’analista Dhruv Gahlaut si afferma che il dividendo è attraente e le risorse in arrivo dalle dismissioni potrebbero essere superiori al miliardo di euro, l’obiettivo che la compagnia si è data.

La miglior blue chip di giornata è Leonardo che guadagna il 3,15% portandosi a 14,75 euro. 
A riportare interesse sul titolo e sull’intero settore della Difesa è la previsione di un incremento degli investimenti nel settore Difesa a livello globale potrebbe favorire indirettamente anche il gruppo Leonardo.

La sconfitta di Monza non pesa più di tanto su Ferrari +0,1%: il prezzo di riavvicina ai recenti massimi storici segnati a 98,75 euro. Stamattina due broker hanno proiettato il prezzo obiettivo oltre i 100 euro. Fidentiis ha confermato il giudizio Buy portando il prezzo obiettivo a 111,50 euro da 85 euro. Anche Equita ha confermato il Buy, portando il target a 110 euro da 85 euro.

Anche Fiat Chrysler riduce a circa -1,2% le perdite iniziali. In scia Exor a -1,4%.

Pirelli ha presentato domanda di quotazione, prevede lo sbarco in borsa a ottobre con massimo il 40% del capitale, inclusa la greenshoe e promette una cedola pari al 40% dell’utile netto. 

Da rilevare il braccio di ferro su Caltagirone Editore in asta di volatilità con un rialzo del 15,3% su volumi intensi in un mercato fiacco. Il titolo ha iniziato a correre il 31 agosto passando senza interruzioni da poco sotto 1,2 euro agli attuali 1,522 euro grazie all’azione dei fondi Amber in testa, che stanno raccogliendo titoli per far fallire l’Opa lanciata dall’azionista di controllo Francesco Gaetano Caltagirone per il delisting a 1 euro. Il mercato scommette in un fallimento o miglioramento dell’offerta, iniziata il 24 luglio, che dovrebbe chiudersi l’8 settembre salvo proroghe.

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