La Commissione europea ha avanzato oggi una proposta che prevede la revisione del meccanismo di monitoraggio delle emissioni di gas climalteranti. La modifica è in linea con quanto fissato dal pacchetto legislativo Ue del 2009 su clima ed energia per il periodo 2013-2020.
La proposta, che dovrà ottenere il placet del Consiglio Ue e del Parlamento europeo, ha l’obiettivo di introdurre maggiore trasparenza nei dati forniti in materia di emissioni e di garantire la conformità degli Stati membri agli impegni stabiliti per la lotta ai cambiamenti climatici.
Il nuovo regolamento proposto dalla Commissione Ue rafforza l’attuale meccanismo di monitoraggio e comunicazione dei dati, che si basa prescrizioni del Protocollo di Kyoto. “Migliorando la trasparenza, il coordinamento e la qualità dei dati comunicati, la proposta di oggi contribuisce a verificare meglio i nostri progressi per conseguire gli obiettivi di emissione”, ha dichiarato la commissaria Ue responsabile dell’Azione per il clima, Connie Hedegaard. “Questa proposta aiuterà inoltre a monitorare e a comunicare le emissioni legate alle attività di utilizzo del territorio, variazione della destinazione d’uso del territorio e silvicoltura, all’aviazione e ai trasporti marittimi, per citare solo alcuni settori. Speriamo – ha aggiunto Hedegaard – che queste nuove norme servano da esempio anche nell’ambito dei negoziati internazionali sul clima e diventino un parametro di riferimento per la trasparenza dell’azione sul clima da parte dei paesi sviluppati”.
Gli Stati membri e l’Ue già collaborano per controllare e comunicare le emissioni di gas serra, in base a una decisione adottata nel 2004, e redigono ogni anno gli inventari delle emissioni per conseguire gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto.