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La Commissione europea prende le difese di Repsol sul piano di nazionalizzazione di Ytf

FIRSTonline

L’Argentina non ha ancora notificato alla Repsol alcun messaggio ufficiale relativamente al piano di nazionalizzazione della maggioranza di YPF, attualmente sotto il controllo di Repsol con il 57,4%, che si starebbe delineando in queste ore.

Intanto, però, la Commissione europea prende le parti del colosso spagnolo:

“Dobbiamo difendere gli investimenti all’estero dei nostri paesi membri”.

Un portavoce di Barroso fa sapere che “al momento non c’è alcun contatto diretto tra il presidente della Commissione europea e le autorità argentine, ma la Commissione, attraverso al delegazione Ue in Argentina, ha espresso le proprie preoccupazioni” per quanto si sta profilando, preoccupazioni espresse anche “ad alcuni paesi membri del Mercosur”, con cui la Commissione Ue “sta discutendo”.

L’organismo comunitario auspica quindi “una soluzione che non alteri i rapporti economici tra Ue e Argentina, ricordando comunque che il Trattato di Lisbona ha dato alla Commissione Ue “strumenti per fare pressione” sui governi di paesi extra-Ue e “competenze in materia di investimenti all’estero”.

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