Al Burj Khalifa, il gigante di vetro e cemento di Dubai, resta poco meno di un anno per restare nel libro del Guinness dei Primati. Il colosso che lo supererà risponde al nome di Sky City Tower, sarà alto 838 metri – 10 in più rispetto all’attuale detentore del record – e ha passaporto cinese, come tutti i grandi numeri da qualche anno a questa parte.
A Changsha, nella Cina centrale, hanno appena iniziato i lavori. E – ed è questa la vera notizia – hanno intenzione di finire entro aprile 2014. Appena 10 mesi per completare un grattacielo da capogiro, quando per il cugino arabo ci sono voluti 5 anni.
Sky City costerà 1,46 miliardi di dollari e avrà 202 piani. Una cattedrale da 1,05 milioni di metri quadri che ospiterà 2000 auto, 30000 inquilini, un centro commerciale, una scuola, un ospedale, uffici, un giardino sul tetto, un parco divertimenti e strutture sportive. E c’è anche spazio per una fattoria biologica e un percorso pedonale di 10 chilometri che porta dal primo al 170esimo piano.
Ma nuova sfida dei cieli non è una comoda passeggiata, quanto piuttosto una vertiginosa corsa. E questo preoccupa sempre di più gli esperti di sicurezza. Il segreto sta tutto nella tecnica edilizia poco convenzionale dei costruttori, il Broad Group. Questo metodo ha già permesso al gruppo di realizzare una torre di 30 piani in 15 giorni nel 2011 e una di 15 piani in soli 6 giorni l’anno precedente.
La tecnica è piuttosto semplice, stando a quanto dice l’azienda. Circa 20.000 operai costruiscono migliaia di blocchi prefabbricati di acciaio e calcestruzzo da 60 metri quadri nel giro di 4 mesi. Gli enormi quadrati vengono trasportati sul posto e messi in posizione per comporre la struttura finale in 2 mesi, al ritmo di 3 piani al giorno. I restanti 4 mesi servono per completare gli interni.
Il gruppo sostiene di aver sperimentato questo sistema già su 30 edifici. Non è dato invece sapere quale sia la vita media degli stessi.
Se tutto va secondo i piani, entro aprile Sky City Tower potrà appropriarsi dell’ambitissimo appellativo dato agli antichi imperatori cinesi: figlio del cielo. Prossimo record permettendo.