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La Cina tranquillizza i mercati che aspettano il ritorno del Toro

Il ramoscello d’ulivo lanciato da Xi Jinping agli Usa per una maggior trasparenza delle società cinesi quotate a Wall Street piace ai mercati azionari che preparano una giornata di rialzi – Le trimestrali in arrivo a Piazza Affari

La Cina tranquillizza i mercati che aspettano il ritorno del Toro

Spunta un ramoscello d’ulivo nel confronto tra Usa e Cina. La Consob cinese ha lanciato nel week end un messaggio ai colleghi americani per collaborare ad una maggior trasparenza delle società di Pechino quotate negli Stati Uniti. La China Securities Commission assicura che la stretta sull’attività delle scuole private, che ha dato il via a vendite per 100 miliardi di dollari sulle società cinesi quotate a Wall Street, non avrà un seguito in altri campi. La reazione dei mercati sullo yuan e il rischio di una fuga di capitali, insomma, sembra aver spaventato lo stesso Xi. E così, nonostante i dati Pmi usciti nella notte abbiano confermato la frenata dell’economia del Drago (indice in calo a 50,4 ai minimi dal febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia) le borse d’Oriente hanno cominciato agosto con il segno più.

SHANGHAI SU DEL 2%, VOLANO I PROFITTI DI HSBC

  • L’indice CSI delle Borse di Shanghai e Shenzhen sale di oltre il 2%. Recupera anche Alibaba +1% alla vigilia dei conti.
  • Una nota positiva arriva dalla trimestrale di Hsbc, il colosso bancario con forti interessi ad Hong Kong , ha più che raddoppiato gli utili e annunciato la ripresa della distribuzione dei dividendi.
  • Il Nikkei di Tokyo sale dell’1,8%, in reazione dai minimi degli ultimi sette mesi. 

FUTURE IN ASCESA, PER  BOND E BTP RENDIMENTI AI MINIMI 

  • Guadagni intorno allo 0,5% per Mumbay e Seul. 
  • Il rendimento del Treasury a 10 anni riparte oggi dai minimi di febbraio a 1,22%.  
  • Scenario simile per i bond della zona euro, il BTP decennale riparte da 0,63%, sui minimi da quattro mesi. Bund tedesco -0,46%, minimo da febbraio 
  • Il petrolio parte in discesa di circa l’1%. Non pesano le nuove tensioni per l’attacco ad una petroliera nello stretto di Hormuz.
    L’oro è in lieve ribasso a 1.811 dollari.

AXA: PROFITTI +180%, HEINEKEN TEME L’AUMENTO DEI COSTI 

Si profila un avvio positivo per le Borse europee, a partire da Piazza Affari, galvanizzata dagli ori olimpici.

A favorire la partenza in rialzo degli scambi contribuiscono gli ottimi risultati di bilancio annunciati prima dell’apertura da Axa, che nella prima metà dell’anno ha messo a segno un rialzo dei profitti del 180% a 4 miliardi di euro.  Al contrario il Cda di Heineken, pur annunciando utili superiori alle stime, ha messo in guardia contro i forti aumenti dei costi che avranno grosse ripercussioni sia nella seconda parte dell’anno che nel 2022.

BANCHE UE, SI TORNA AL DIVIDENDO

Per le banche dell’Unione Europea in particolare si avvicina la possibilità di tornare a pagare i dividendi dopo una performance complessivamente positiva negli stress test condotti da parte dell’autorità di vigilanza bancaria. I test sulla resilienza agli shock economici hanno mostrato per le banche del blocco un impatto di 265 miliardi di euro, che le lascia comunque con due terzi dei loro buffer intatti, ha detto l’Autorità bancaria europea.

SU SIENA SI PROFILA DUELLO IN PARLAMENTO

Ma sul fronte bancario la partita societaria più delicata si gioca in Italia sul terreno di Unicredit/Monte Paschi.  dopo la levata di scudi del centrodestra ma anche del Pd, preoccupato dei possibili effetti sul voto a Siena. Ma gli stress test dell’Eba hanno confermato, caso mai ve ne fosse stato bisogno, che la soluzione “stand alone” è impossibile né si vedono altri possibili pretendenti oltre ad Unicredit. Il dossier diventa così un banco di prova sulla credibilità politica dell’Italia, a pochi giorni dall’arrivo dei primi fondi europei (di sicuro non destinati a nuovi salvataggi bancari).  Diverse forze politiche hanno ha chiesto che il ministro Daniele Franco vada a riferire in Parlamento e lo stesso hanno fatto le commissioni Finanze di Camera e Senato: è possibile che l’audizione sia calendarizzata già in settimana.

Anima, partner di Mps nel risparmio gestito, spera di potere proseguire l’accordo di distribuzione con Unicredit se l’operazione con Mps dovesse concludersi positivamente, ha detto l’AD Alessandro Melzi d’Eril nel corso della conference call sui risultati.

Anche Banca Carige con un Cet1 sotto l’8% si colloca tra gli istituti più deboli nell’esercizio condotto dalla Bce sugli istituti minori in parallelo agli stress test Eba.

LEGGI ANCHE: Monte dei Paschi, quante ipocrisie sullo spezzatino

OGGI I CONTI FERRARI, SI RIUNISCE IL CDA GENERALI

 In Piazza Affari ci sarà oggi grande attenzione anche sui conti di Ferrari e sulla conference call della Rossa con gli analisti, prima tappa per presentare la figura del nuovo ceo Benedetto Vigna che entrerà in carica tra un mese. 

DOMANI I CONTI DI STELLANTIS, PARTE L’ECOBONUS 

Domani sarà la volta del cda di Stellantis. In serata verranno resi noti i dati mensili delle immatricolazioni. Da oggi sarà possibile prenotare gli incentivi per i veicoli a basse emissioni. 

TRIMESTRALI: INTESA, ATLANTIA, POSTE IN SETTIMANA

Da seguire anche le trimestrali di Saras, Technogym e Reno De Medici. Domani si prosegue con il cda di Poste. Mercoledì ci saranno invece i conti di Intesa Sanpaolo Atlantia, Bper, Tenaris. Giovedì toccherà ai risultati di Mps e Credem. Venerdì infine sarà la volta di Unipol.    

E’ previsto in giornata anche il delisting di Astaldi, ormai confluita in WeBuild.   

TWITTER COMPRA AFTERPAY PER 29 MILIARDI DI DOLLARI

Continua anche a Wall Street la sfilata delle trimestrali: Oggi tocca, tra gli altri, a General Motors e Kraft. 

Jack Dorsey, numero uno di Twitter, ha annunciato l’acquisto per 29 miliardi di dollari dell’australiana Afterpay che, combinata con Square (controllata da Twitter) , darà via alla società leader del minicredito al consumo. 

OGGI GLI INDICI PMI DELL’EUROZONA

Dopo i numeri positivi del pil l’economia italiana affronta stamane un altro esame: gli indici Pmi sulle intenzioni d’acquisto dei managers d’impresa, l’indicatore più seguito dagli operatori finanziari per avere un’idea dell’andamento della congiuntura a breve. Il test riguarderà sia l’andamento dell’Eurozona che gli Stati Uniti, meno brillanti nelle ultime settimane. Per l’Europa la previsione è per la conferma di un dato robusto (attorno a 62,5 punti) sotto la spinta dei Paesi mediterranei, Italia in testa.

Non è escluso che verso la fine della settimana non arrivi l’anticipo dei fondi europei del Recovery plan, un primo assegno da 25 miliardi.

VENERDÌ  IL DATO DELL’OCCUPAZIONE USA

Settimana tranquilla o quasi sul fronte della politica monetaria. Negli Stati Uniti l’attenzione della Fed sarà concentrata sul dato dell’occupazione di luglio: si prevede un aumento di 859 mila unità, in linea con il dato precedente. La disoccupazione è vista in discesa al 5,7 (dal 5,9%). Secondo il panel degli analisti interpellato dal Wall Street Journal l’inflazione spaventa meno della caduta della produzione per la mancanza di componenti.   

Riunione all’insegna dell’incertezza mercoledì per la Bank of England: almeno due membri del board sono intenzionati a chiedere un taglio degli acquisti sui mercati, anche se sembra difficile che la Boe si muova prima della Fed.

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