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La Cina torna a crescere, il dollaro cala e i fondi puntano su Bund e Btp. Milano inizia bene

FIRSTonline

Segna il passo la Borsa di Tokyo -0,19% per niente esaltata dal compromesso di Washington. Ma la notizia positiva arriva da Pechino: il Pil cinese nel terzo trimestre ha registrato una crescita del 7,8%. L’economia del Drago , dunque, si sta stabilizzando così come voluto dal premier Li Kequiang. E per i mercati, dopo il rischio default Usa, svanisce il pericolo della frenata cinese. In salita la Borsa di Hong Kong +0,80%. 

Contrastata Wall Street. Pesa sull’ indice Dow Jones -0,03% il capitombolo di Ibm (-6%) e di Goldman Sachs -2,6%. La lo Standard & Poor’s + 0,7% segna un nuovo record a 1.733 punti. Nasdaq +0,62%. Il compromesso di Washington dopo una battaglia costata 24 miliardi di dollari non spegne a i dubbi sulla tenuta della finanza pubblica americana sollevati anche dall’agenzia di rating cinese Dagong ha declassato il rating degli Usa ad A- da A, confermando l’outlook negativo.

Le Borse europee chiudono una seduta contrastata all’indomani dell’accordo politico a Washington. La Borsa di Londra scende dello 0,2%, Parigi -0,1%, Francoforte -0,4%, Madrid +0,2%. A Milano l’indice FtseMib è sceso dello 0,4% dopo sei sedute consecutive al rialzo.

Il tapering si allontana? Si fa largo tra gli investitori la convinzione che la Federal Reserve, a causa dei contraccolpi negativi subiti dall’economia dalla chiusura di una parte delle attività del governo, lascerà inalterato ancora per un lungo periodo il piano di stimolo all’economia. Secondo Pimco la Fed non ridurrà gli acquisti di titoli prima del 2014 o addirittura alla prima riunione della banca centrale guidata da Janet Yellen (inizio di marzo). Il Financial Times anticipa l’operazione al meeting di dicembre.

Nel frattempo, complice l’incertezza sulla finanza pubblica, il dollaro perde l’1% contro l’euro, salito a 1,367, da 1,353 della chiusura precedente. E’ il livello più alto da gennaio. Il biglietto verde perde l’1,3% contro il franco svizzero, scambiato 0,9012. Stabile il cambio euro/franco (1,234). L’oro , di riflesso, si muove in forte rialzo e raggiunge quota 1.318 dollari all’oncia (+2,8%). In forte flessione il petrolio, il Wti cede quasi il 2% a 100,4 dollari, minimo da inizio luglio, Brent -1,5% a 109,2 dollari.

CORRE IL BUND , IL 4 NOVEMBRE BTP ITALIA

I capitali escono dai titoli di Stato americani e vanno a cercare protezione nei Bund tedeschi, il cui rendimento scende all’1,87% dall’1,92% di ieri. La forza del Bund tedesco trascina con sé anche il Btp a 10 anni scambiato a un rendimento del 4,19%, il più basso da metà agosto, spread poco mosso a quota 233 (+2 punti base). 

Il ministero dell’Economia e delle finanze ha annunciato che dal 5 all’8 novembre avrà luogo il secondo e ultimo collocamento dell’anno del Btp Italia. E’ prevista una pioggia di prenotazioni del pubblico retail. Lo conferma il fatto che, a differenza della scorsa emissione, quando erano stati venduti in soli due giorni oltre 17 miliardi di titoli, questa volta si potrà assistere a una chiusura anticipata anche a partire dalla metà del secondo giorno d’offerta, il 6 novembre.

LE BANCHE SEGNANO IL PASSO

Nonostante il buon comportamento dei titoli di Stato andamento contrastato per le banche dopo che Moody’s ha ribadito l’outlook negativo sul sistema Italia:. Tra le note positive c’è Unicredit che ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 5,61 euro sui nuovi massimi dal novembre 2011. Ubi Banca +1,3%. Deboli Intesa -0,5%, Mediobanca -0,4%, Banco Popolare -0,1%. MontePaschi -0,1%. Banca Popolare di Milano -1%.  Fra le assicurazioni arretra Generali -0,1%, Fondiaria-Sai +0,5%.

AUTOGRILL AL TOP VOLA NEL REGNO UNITO

Forte rialzo di Autogrill +2,4% (miglior blue chip) che ha acquisito due importanti concessioni in Gran Bretagna. I nuovi contratti permettono alla società di espandersi ulteriormente in nord Europa. Il primo prevede la gestione per i prossimi 10 anni di 8 punti vendita nelle stazioni dell’Eurotunnel da cui ricaverà 105 milioni di sterline. Altri 70 milioni arriveranno dal secondo contratto, con cui viene rafforzata la presenza nell’aeroporto di East Midlands.

Grande recupero per Ferragamo +2,2%. Segna il passo il resto del lusso: : Tod’s +0,1%, Luxottica -0,7%, Yoox +2,2%, Cucinelli -0,5%. 

BARCLAYS: TRE SCENARI PER FIAT , MAGLIA NERA DEL LISTINO

Giornata difficile per gli industriali. Le peggiori performance del principale listino milanese sono state registrate da Stm -1,77% a 6,385 euro) e da Fiat -2,28%, scivolata sotto i 6 euro. Barclays ha alzato il target price da 4 euro a 4,5 euro sul titolo del Lingotto a ha confermato la raccomandazione underweight sukka base di tre possibili scenari sulla questione Chrysler. Il più semplice riguarda una completa fusione tra Fiat e Chrysler, senza alcuna operazione di Ipo, il secondo prevede invece un’Ipo su spinta di Veba, mentre il terzo scenario prevede una fusione completa, ma finanziata in parte con un aumento di capitale. In calo anche Finmeccanica -0,8%. 

GIU’ MEDIASET , PIU’ FACILE L’OPA TELECOM 

Prese di beneficio nei media, dopo i forti rialzi delle ultime sedute. Inverte la marcia Mediaset scesa dello 0,4% nel giorno del lancio di un bond da minimo 300 milioni di euro. In calo anche Rcs -2,73% a 1,57 euro dopo l’ottima performance dell’ultimo periodo. Scendono Enel -1% ed Eni -0,9%. Telecom Italia ha guadagnato lo 0,5%. Il Senato ha approvato una mozione che impegna il governo a varare una norma che modifica i termini dell’Opa obbligatoria. 

SMALL CAP ALLA RIBALTA 

Dividendo straordinario in arrivo per i soci Ima + 1,73%. Il Cda della multinazionale italiana, “considerando il significativo miglioramento della posizione finanziaria del gruppo al 30 giugno scorso”, ha deciso di proporre all’assemblea la distribuzione di una cedola straordinaria di 1,25 euro. Nel primi sei mesi dell’anno l’indebitamento del gruppo ha effettivamente subito una forte diminuzione passando dai 209,6 milioni di un anno prima ai 143,5 milioni di fine semestre. 

Spicca anche il +1,9% di Poltrona Frau alla settima seduta consecutiva di rialzo e sul massimo degli ultimi sei anni (dal dicembre 2007). Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato il 126%. Bene anche Safilo +3,8%, reduce da una settimana molto pesante (-8%). Fra le mid-small cap si segnalano anche Interpump +2,7%, Recordati +3% e Marr +6%. 

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